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Giovanni Trapattoni: “La Maremma? Un amore a prima vista, che dura da cinquanta anni”

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È stato un amore a prima vista quello che Giovanni Trapattoni, conosciutissimo e apprezzato calciatore prima e allenatore poi, ha iniziato a provare cinquant’anni fa per la Maremma e per Talamone in particolare, piccolo borgo di pescatori collocato nel territorio del comune di Orbetello, eletto a buen retiro praticamente da sempre…

Giovanni Trapattoni: “Il mio incontro con Talamone è avvenuto per caso durante il viaggio di ritorno da Roma per Milano, subito dopo le mie nozze. La baia, il castello diroccato che rivelava ancora i postumi dei bombardamenti della guerra, le atmosfere… Mi piacque così tanto che mi ripromisi di ritornarci in vacanza. Poi una vacanza tirò l’altra e… ci comprai casa”

di Dianora Tinti

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Veramente un’emozione intervistare Giovanni Trapattoni, l’allenatore italiano più vittorioso a livello di club, nonché uno dei più titolati al mondo. L’ho incontrato a Talamone dove ha il suo buen retiro da oltre cinquant’anni ed è stato un incontro di quelli che “lasciano qualcosa”. Questo signore di 77 anni che ha girato il mondo, ha fatto la storia del calcio non soltanto italiano, e che nel 2013 è stato inserito dall’emittente televisiva statunitense ESPN fra i venti allenatori più grandi di tutti i tempi, mi ha veramente colpito per la sua semplicità e modestia, mettendomi subito a mio agio.
Prima dell’intervista vera e propria comincia lui a parlare. Mi racconta dell’amore a prima vista per la Maremma e per Talamone che, mezzo secolo fa, non era certamente il borgo turistico di oggi. Così io vado avanti a chiedere, come se fosse una chiacchierata tra amici e davanti non avessi il personaggio famoso che è…

Vuole raccontarci di questo coup de foudre?
Certo! Finita la cerimonia del mio matrimonio a Roma, io e mia moglie partimmo per Milano per poi proseguire fino in Spagna per il nostro viaggio di nozze. Era già sera, i festeggiamenti erano durati molto, noi eravamo abbastanza stanchi, e l’Aurelia a quei tempi era una piccola strada, fra l’altro incorniciata da pini che la rendevano molto pericolosa. Decidemmo così di fermarci a dormire lungo il tragitto ed entrammo a Porto Ercole dove infatti pernottammo. La mattina dopo alle 7,30 sentimmo bussare alla porta. Vi potete immaginare: prima notte di nozze, eravamo ancora addormentati. Chi poteva essere a quell’ora? Comunque aprimmo e ci trovammo di fronte un albergatore di Talamone che, avendo saputo che eravamo là, ci veniva ad invitare nel suo albergo.

(…)

L’AMPIO SERVIZIO E’ PUBBLICATO NEL NUMERO DI OTTOBRE 2016 DI MAREMMA MAGAZINE

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