È immersa in una natura incontaminata, meta ideale per rilassarsi ed esplorare una terra misteriosa, ricca di fascino e di storia. Parliamo di Monteverro raffinata realtà enologica maremmana – siamo nella Toscana del sud dalle parti di Capalbio – che merita una visita, magari proprio in questo scorcio d’estate per degustare vini d’ispirazione internazionale, ma dall’anima fortemente territoriale
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DI BEATRICE STELLI
Passione per la terra e per il vino, per le storie ricche di fascino e spirito imprenditoriale. Da qui nasce Monteverro, azienda-gioiello di 50 ettari sulla Costa d’Argento (40 vitati) a metà strada tra lo storico paese di Capalbio e il mar Tirreno. Una raffinata realtà enologica maremmana che nasce nel 2003 per volontà di Julia e Georg Weber – i due proprietari della Tenuta, tedeschi di nascita, ma maremmani d’elezione – che individuano in questo angolo di Toscana il terroir ideale per realizzare la loro visione di creare una tenuta di eccellenza, dove ogni particolare è teso a creare valor al prodotto
Toscana, colpo di fulmine
Ma andiamo con ordine e partiamo dalla storia. Sono i primi anni del secondo millennio, quando Georg Weber – fresco di laurea alla Business e Management School di Losanna – decide di passare da appassionato collezionista di bottiglie pregiate a produttore di vini di eccellenza.
Fin da subito è chiaro, nelle intenzioni di Georg, che il mondo del vino non sarà un semplice passatempo, ma una vera e propria attività imprenditoriale. Il suo desiderio è dare vita a un’azienda vitivinicola che nel giro di pochi anni raggiunga l’eccellenza a livello internazionale, riconosciuta nel Gotha dei maggiori produttori di vino. E questo sogno, sostenuto da un costante impegno e da una grande tenacia, prende presto forma. Il primo passo è la ricerca del territorio dove porre le radici di questa impresa. La scelta è pressoché già scritta: un amore incondizionato lega Georg alla Toscana…
I vini
Georg Weber si è formato enologicamente sui grandi vini di Bordeaux, punto di riferimento e sua ispirazione continua. Ma il suo obiettivo è creare dei vini unici, che traggano spunto dai grandi Cru, ma che siano “rivisitati” alla luce del sole e del suolo tipici della Toscana del sud.
La prima vendemmia, con vigne giovani per potere esprimere tutta la ricchezza e la complessità a cui punta Georg, è del 2008. Le successive raccolte danno grandi risultati, così nel 2011 le bottiglie di Monteverro iniziano la loro strada nel mondo, con 4 diverse etichette.
Oggi se ne contano sei, tra cui spicca Monteverro, da uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot; Terra di Monteverro, stesso uvaggio ma di maggiore immediatezza; Tinata, sensuale Syrah e Grenache; uno Chardonnay fuoriclasse, unico in Toscana. Completano la gamma due vini di pronta beva: Verruzzo – Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot con una piccola percentuale di Syrah – e un croccante Vermentino autoctono…
Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di settembre 2024 di Maremma Magazine (alle pagine 124-126), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI