Un dolce tipico del periodo della vendemmia, da gustare solamente in autunno quando il caldo afoso lascia spazio ai primi venti freschi che preannunciano l’attesa fine dell’estate. Cambia la stagione e, di conseguenza, mutano gli ingredienti in cucina e con essi anche i profumi e i colori…
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DI ANDREA RICCHIUTI
L’uva è da sempre presente sulla tavola dell’uomo, sia sotto forma di vino o aceto che come frutto semplice. La sua tradizione è antichissima, addirittura la coltivazione risale al 3000 a.C., e presso le varie popolazioni dell’antichità ha assunto anche significati religiosi o magici.
A Firenze e, soprattutto, nelle campagne circostanti viene tutt’oggi preparata una particolare focaccia con l’uva al suo interno; questa è anche diffusa in alcune zone di Prato e della provincia di Grosseto, denominata a volte “pan coll’uva”.
Oggi si può trovare in quasi tutti i forni e pasticcerie della città, venduta ad autoctoni e turisti curiosi di provare questo matrimonio gastronomico.
La preparazione originaria era piuttosto semplice in quanto veniva sfruttata la pasta, sempre presente nelle famiglie contadine, del pane e l’uva raccolta durante la vendemmia…