Un’azienda vitivinicola iconica situata vicino a Massa Marittima, nota per i suoi vini pregiati. È Morisfarms una gran bella realtà della Maremma, sempre più proiettata verso la qualità e l’eccellenza. Oggi, sotto la guida di Giulio Parentini e del cugino Ranieri Moris, l’azienda abbraccia l’enoturismo, offrendo un’accogliente terrazza sul mare e un’esperienza centrata sui vini locali e la gastronomia semplice ma autentica
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DI DANIELE BECCHI
“Segua i cipressi, non può sbagliare”. Sembra questa la migliore indicazione per chi è diretto verso Morisfarms, azienda alle porte di Massa Marittima, lato mare, nota ai più per i suoi vini simbolo della migliore Maremma da bere.
Un lascito ‘in verde’ voluto negli anni ’30 da Gualtier Luigi Moris, che ne ha disegnato l’attuale conformazione e che segna oggi il paesaggio del golfo, specchio d’acqua sul quale l’azienda si riflette mettendo in mostra una proposta commerciale che, partendo dal vino, integrato dall’olio e dalla pasta e passando per quattro enoteche in provincia e altrettanti poderi dedicati all’ospitalità, arriva fino a una nuova e appassionante sfida di nome enoturismo.
A raccontarci questo microsistema è Giulio Parentini, chiamato assieme al cugino Ranieri Moris a gestire anche l’azienda che si trova qualche chilometro più a sud, a Poggio la Mozza, nello scansanese.
“Un onere e un onore” a detta di Giulio, che sembra essere affrontato con uno spiccato senso di misura e sobrietà, volto a preservare il ‘chi siamo’. Una terrazza affacciata sul mare L’occasione ci è offerta dalla curiosità di conoscere lo spazio che dal 2021 Morisfarms ha destinato agli enoturisti. Un importante passo in avanti, possibile grazie alla trasformazione di quello che fin lì era il parcheggio destinato agli ospiti in una vera e propria terrazza affacciata sul mare, dove gli stessi possono incontrarsi davanti a un calice di vino…
Dalla Spagna alla Maremma
Quella raccontata da Giulio è una storia che inizia nel sedicesimo secolo, quando la famiglia Moris lasciò la Spagna per trasferirsi ai piedi di Massa Marittima, in quel luogo oggi noto come Tenuta Poggetti. Tanti i frutti attesi dalla terra, raccolti sempre all’insegna di quella fatica che non distingue le persone per l’origine, ma solo per l’impegno profuso. E di impegno i Moris devono averne messo tanto, se è vero che nel tempo sono stati capaci di adattarsi ai grandi mutamenti della storia e della società, consolidando e costruendo nuovi orizzonti, anche commerciali.
Dal canto suo, il trascorrere del tempo ha rinsaldato anche il loro legame con la terra toscana, simbolicamente espresso dagli oltre 3.600 cipressi che, a partire da Poggio dell’Avvoltore (si, proprio quel-l’Avvoltore), fissano gli spazi e le strade interne. A decidere di piantarli nel 1937 fu Gualtier Luigi Moris, capostipite dell’azienda come oggi la conosciamo…