Giovanni Lamioni: “Mi auguro che il 2022 possa essere un...

[L’INTERVISTA] Giovanni Lamioni: “Mi auguro che il 2022 possa essere un anno importante per la Maremma!”

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Dopo un 2021 da incorniciare Giovanni Lamioni, prova a leggere il futuro e dall’osservatorio speciale in cui si trova ad operare (è titolare della Atlante srl, nonché presidente di Confartigianato Grosseto, vicepresidente vicario regionale della Confartigianato e presidente di Artex) si aspetta un anno all’insegna della ripartenza e del rilancio dell’economia, anche grazie alle risorse del Pnrr ed ai patti territoriali

di Celestino Sellaroli

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Giovanni Lamioni

Che Giovanni Lamioni sia uno a cui piacciono le sfide è noto. Chi lo conosce sa perfettamente che non ama stare con le mani in mano, che ha sempre qualcosa che gli frulla per la testa e che soprattutto si diverte a brillare di luce propria. Proprio così. Una cosa che non sopporta sono gli invidiosi, quelli che mettono i bastoni tra le ruote, i “rosiconi” come lui stesso li chiama, che godono delle disgrazie altrui e che stanno lì a gufare gli insuccessi degli altri, perché magari non riescono a centrare i loro e a vivere appieno le loro vite. C’è una frase che gli è cara e che ripete spesso ed è questa: “In Maremma c’è troppa gente che si diverte più a spegnere i ceri degli altri, piuttosto che ad accendere i propri”. Giovanni Lamioni è così. Non ha peli sulla lingua. È uno diretto che va dritto al nocciolo delle questioni e non ama girarci intorno.
È il classico esempio di uno che si è fatto da solo, che è partito dal niente, per arrivare a togliersi tante soddisfazioni in campo professionale in primis, ma non solo. Ruoli pubblici e politica non mancano nel suo curriculum e chissà che un giorno non possano aprirsi anche porte ancora più importanti. Il suo nome viene spesso accostato a quello di sindaco della città di Grosseto; al momento le condizioni per una discesa in campo per andare a ricoprire tale carica elettiva non si sono ancora verificate, ma non è detto che ciò non possa accadere per il futuro…
Lamioni è oggi presidente di lungo corso di Confartigianato Grosseto, è vicepresidente vicario regionale della Confartigianato, nonché vicepresidente nazionale di Artigiancredito, il più grande consorzio Confidi d’Italia. È docente titolare di due cattedre all’università telematica Pegaso in Artigianato artistico e Marketing vitivinicolo (a giugno tre studenti si laureranno con lui con tesi proprio in ambito enologico) e guida da tre anni Artex Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, nato nel 1987 su iniziativa di Confartigianato e CNA, con l’obiettivo di tutelare, sviluppare, innovare e promuovere le produzioni artistiche e tradizionali in Italia e nei principali mercati esteri. In passato Lamioni è stato anche vicepresidente dell’organizzazione europea delle piccole e medie imprese artigiane, per otto anni presidente della Camera di Commercio e vicepresidente di Unioncamere. Ha ricevuto il Grifone d’oro, massimo riconoscimento della città di Grosseto, nel 2013.

Una storia di successo

Ma facciamo un passo indietro e partiamo dall’inizio.
Sono passati ormai trent’anni (l’anniversario ricorre proprio quest’anno) da quando Giovanni Lamioni ha creato la sua impresa, ovvero quella Cooperativa Atlante, oggi Atlante srl, che dà lavoro a 50 dipendenti. L’azienda ha cominciato a muovere i primi passi nel 1992 operando dapprima nel settore della formazione professionale. Successivamente si è specializzata nel restauro, ma ormai spazia anche in altri ambiti, al punto che tra le prossime mosse vi è quella di creare una Holding di famiglia in grado di gestire i variegati interessi portati avanti insieme a figli e collaboratori.
Dal restauro l’azienda è poi passata ad occuparsi – più recentemente – di edilizia, anche grazie ai bonus facciate e al superbonus energetico 110%. «Siamo una delle poche aziende in Italia – ci tiene a sottolineare – ad avere ottenuto la certificazione SOA OS 20 che adesso, tra le altre cose, ci consente di lavorare al ripristino della facciata dell’ex cinema Marraccini di Grosseto (insieme all’azienda di Saimo Biliotti), permettendo dunque alla nostra azienda di dare ancora volta un contributo determinante alla riqualificazione della nostra città».
E prossimamente arriverà lo sbarco anche nel settore turistico.
«L’azienda – sottolinea ancora Lamioni – va benissimo, soprattutto da quando abbiamo deciso di investire anche sull’edilizia, sfruttando i bonus governativi. Abbiamo anche comprato un capannone nuovo e stiamo diversificando. Nel mese di dicembre sono stato a New York in vacanza, ma con mia figlia e abbiamo visto alcuni appartamenti perché pensiamo di aprire un B&B nella Grande Mela».
Intanto, ormai già da qualche anno è attiva la Fondazione Atlante per la Maremma, un’altra delle sue creature, nata per amore della Maremma, con l’intento di «mettere al centro di ogni iniziativa – si legge nell’atto istitutivo – un territorio straordinario, promuovendone l’immagine e la reputazione sui mercati nazionali e internazionali (…) con un brand che ne espliciti l’unicità e irripetibilità, senza confonderla tra le miriadi di altre aree della Toscana». Un progetto che ha messo al centro della sua azione il mondo dei giovani – come dimostra la scelta di affidare il ruolo di presidente a Viola Lamioni, 24 anni – e che si è posto sin dall’inizio «l’obiettivo di evitare, per quanto possibile, che i giovani lascino la Maremma perché nella loro terra non trovano speranze e vogliano cercare altrove la loro valorizzazione professionale. Un obiettivo da perseguire offrendo alle nuove generazioni una serie di strumenti (come borse di studio e stage) in grado di qualificare e valorizzare le loro competenze, sempre in relazione alla Maremma e alla promozione territoriale».

Il presente

Giovanni Lamioni con la figlia Viola

E veniamo al presente. L’anno appena trascorso, nonostante la pandemia, ha portato grandi soddisfazioni. Ed è lo stesso Lamioni ad illustrarcele.
«Il 2021 – dice – è stato un anno per me davvero eccezionale, prima di tutto perché sono stato nominato vicepresidente vicario regionale della Confartigianato, con tutte le deleghe in mano. Grosseto non aveva mai avuto un ruolo così nel tempo. E poi sono diventato vicepresidente nazionale di Artigiancredito, che è il consorzio Confidi più grosso d’Italia. E ho avuto due cattedre come professore straordinario all’università, una per l’artigianato artistico e una per marketing vitivinicolo. Insegno all’Università Pegaso, che è quella di proprietà di Danilo Iervolino, nuovo presidente della Salernitana».
Ma il 2021 oltre che sul piano personale si è rivelato importante anche per Confartigianato.
«È stata una grande annata anche per la mia associazione di categoria. Nel 2021 abbiamo avuto 175 nuove aziende iscritte, un risultato che non veniva raggiunto da decenni. Da questo punto di vista, siamo la sede toscana che ha fatto registrare i risultati migliori. Questo anche a dispetto di chi diceva che, dopo aver appoggiato Vivarelli Colonna, ci sarebbe stata una rivolta dei nostri associati. È successo il contrario. Alla fine – posso dirlo senza tema di smentita – la scelta, chiara e trasparente operata in campagna elettorale a favore del sindaco uscente, ha pagato in pieno. È stata eletta mia figlia Viola, la donna più votata, ottava assoluta, prima dei “nuovi”, cioè di coloro che non erano stati assessori o consiglieri. Siamo contenti che in giunta al bilancio ci sia Simona Rusconi, che è dipendente di Confartigianato e, sono certo, farà un lavoro eccezionale».
Come detto Lamioni è anche presidente di Artex, con il quale si sta togliendo grandi soddisfazioni per l’importante attività portata avanti.
«Artex – sottolinea –, fino a prima della mia nomina, avendo sede a Firenze, organizzava eventi solo nel capoluogo regionale. Invece, da quando sono diventato presidente io, e sono tre anni, il raggio di azione si è allargato ed abbiamo iniziato a portare Artex in giro per la Toscana. Ne è un esempio “Grossetum”, organizzato qui in città insieme a GrossetoFiere a dicembre. A settembre alle Clarisse abbiamo portato la galleria dell’artigianato, un format itinerante che va in giro per l’Italia, ma anche a Parigi e Francoforte e che è sempre presente alla Mostra dell’Artigianato di Firenze. E c’era stato anche Italian Taste Experience».

Il futuro

E per quest’anno cosa bolle in pentola? «Per il 2022 mi auguro, per il territorio, una necessaria armonia, depurata dalle scorie elettorali, perché questo territorio ne ha bisogno. La speranza di avere a disposizione risorse importanti del Pnrr, che vedranno la capacità pubblica e privata di progettare e proporre. Non si potrà avere un atteggiamento passivo di fronte a questa opportunità, nell’auspicio che la regione svolga principalmente un ruolo di cabina di regia, lasciando il ruolo centrale ai vari territori. Inoltre, reputo molto interessante la possibilità di usufruire dello strumento dei patti territoriali che negli anni 80 rappresentarono un vero volano di sviluppo territoriale».

Articolo pubblicato nel numero di marzo 2022 di Maremma Magazine (alle pagine 68-70), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI