La tragedia mineraria di Ribolla del 1954: solidarietà e impegno della Chiesa...

La tragedia mineraria di Ribolla del 1954: solidarietà e impegno della Chiesa di Grosseto

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La tragedia mineraria di Ribolla del 4 maggio 1954, che causò la morte di 42 minatori, ha lasciato un segno profondo nella storia della Maremma. Nell’occasione la Chiesa di Grosseto, sotto la guida di Mons. Ferdinando Baldelli, si distinse per la sua vicinanza e solidarietà, soprattutto nei confronti degli orfani dei minatori…

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DI EMILIANO EUSEPI

Tra i documenti custoditi a Niccioleta, negli Archivi Minerari Montecatini – Montedison – Solmine, si trovano numerose fotografie che raccontano la tragedia del 4 maggio 1954 a Ribolla. Grazie alla gentile concessione della Biblioteca comunale Gaetano Badii di Massa Marittima, possiamo pubblicare alcune di queste immagini, per fare memoria delle vittime
di quel giorno tragico. A settant’anni dall’evento, è doveroso riflettere ancora su una sciagura che ha lasciato un segno profondo nella storia e nell’identità del territorio maremmano.
Più che osservare queste foto, occorre lasciarsi attraversare dallo sguardo di quei volti segnati dal dolore. Essi testimoniano una tragedia umana e sociale che ha toccato profondamente la vita di intere famiglie e comunità.
Molto è stato scritto e detto sulla sciagura di Ribolla, e non sono mancate polemiche e contrasti tra le varie posizioni.
All’epoca, un giornalista scrisse amaramente: “Si sono divisi anche le vittime”. Probabilmente era vero. Le tensioni sociali e politiche erano forti, e la tragedia divenne anche il terreno su cui si scontrarono ideologie e posizioni contrapposte. Tuttavia, in mezzo a queste divisioni, ci fu anche tanta solidarietà, vicinanza e sostegno reciproco. La Chiesa di Grosseto, con il suo Vescovo, i sacerdoti diocesani e le suore presenti a Ribolla, fece la propria parte, offrendo conforto spirituale e materiale. In particolare, l’attenzione del Vaticano verso i minatori e le loro famiglie fu un segno tangibile della sollecitudine della Chiesa per le vittime. Monsignor Ferdinando Baldelli, presidente della Pontificia Opera Assistenza, si recò personalmente a Ribolla e negli ospedali dove erano ricoverati i sopravvissuti, dichiarando che i figli dei minatori rimasti orfani potevano considerarsi come “adottati dal Papa”…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di novembre 2024 di Maremma Magazine (alle pagine 101-103), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI