È il Trebbiano il vino scelto questo mese da Maremma Magazine. Questo ottimo bianco maremmano, frutto dell’esperienza del Podere 109, in località Banditella, pochi chilometri a sud di Grosseto, è vinificato in purezza da antichi vitigni di Trebbiano Toscano puro al 100%, coltivati con tecnica naturale e biologica
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DI LINA SENSERINI
Nel cuore della Maremma, di fronte ai monti dell’Uccellina, verdi di macchia mediterranea e con il mare a meno di 10 chilometri, nasce il vino che Maremma Magazine presenta per il mese di agosto: il Trebbiano dell’azienda biologica Podere 109. Siamo in località Banditella, pochi chilometri a sud di Grosseto, dove Giuseppe Esposito e la moglie Nannina Orlandi due anni fa, quando hanno acquistato la proprietà, hanno deciso di portare la propria personale impronta nella produzione del vino e degli altri prodotti della terra, nell’ospitalità e nell’accoglienza.
L’azienda
«Da noi – spiegano – l’agricoltura sostenibile è più di una filosofia, è lo stile di vita della società e dei nostri clienti». Qui hanno i loro vigneti, 4 ettari coltivati a Trebbiano, Sangiovese e Ciliegiolo dove vitigni di 60 anni si mescolano ai nuovi impianti con lo stesso clone e regalano vini preziosi dai profumi autentici, che stuzzicano il naso prima di dare il meglio di sé nel palato.
Come racconta Giuseppe, infatti, «Podere 109 s.ar.l. è nato il 5 ottobre 2022 su iniziativa nostra e di alcuni amici, nello stesso giorno in cui è nato il nostro primo nipote Giuseppe Adriano. È proprio dalla spinta emozionale di questo piccolo Esposito che ha inizio un percorso aziendale biologico oltre le normali convenzioni. Salvare il mondo futuro ora più che mai restando fedeli alle tradizioni con una punta di innovazione».
Da allora l’azienda agricola, che ha origine nel 1955, si è spinta sempre di più verso la coltivazione «fatta di sovescio che soppiantava la concimazione – spiega ancora Giuseppe – verso l’uso di polvere di zeolite e olio di neem al posto di zolfo o rame, abolendo quasi del tutto la plastica. E quella che usiamo la ricicliamo nel migliore dei modi. Ogni giorno lavoriamo la terra con passione e rispetto per l’ambiente, seguendone i ritmi lenti e utilizzando solamente metodi naturali. Dall’uliveto alle vigne, ci prendiamo cura dei tesori della natura per offrire prodotti genuini e di qualità».
Una visione ben precisa della produzione, che Giuseppe e Nannina hanno voluto improntare alla qualità e non alla quantità, fermandosi a una produzione di circa 10 mila bottiglie di vino all’anno acquistabili solo in azienda e su prenotazione. «Chi compra i nostri vini è un amatore, che cerca un’esperienza diversa. Sono vini che “fanno stare bene” che non si trovano comunemente e che non per questo hanno prezzi straordinari, ma assolutamente abbordabili. Insomma, come si dice, se devi bere un bicchiere di vino, bevilo buono», ci tiene a dire Giuseppe.
I vini di Podere 109
Dunque, eccole le tre etichette di vini biologici Doc Maremma Toscana, monovitigno prodotte da uve di Trebbiano, Ciliegiolo e Sangiovese:
Il Ciliegiolo in purezza: vinificato in acciaio per 3 mesi, passaggio in tonneaux per 4 mesi, affinato in bottiglia per altri 3 mesi prima della commercializzazione. Rosso rubino luminoso, al naso offre piacevoli sentori fruttati a richiami floreali. All’assaggio è dotato di struttura, godibile e ben bilanciato.
Il Sangiovese in purezza: vinificato in acciaio, dove matura per 2 mesi, riposa 3 anni in barriques, prima dell’affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi. La prima produzione sarà in commercio nel secondo semestre del 2026, ma le bottiglie sono già in prevendita.
Il vino del mese
È il Trebbiano il vino del mese scelto da Maremma Magazine. Questo sensazionale bianco maremmano, frutto dell’esperienza del Podere 109, è vinificato in purezza da antichi vitigni di Trebbiano Toscano puro al 100%, coltivati con tecnica naturale e biologica. Le vigne si trovano nell’areale del Parco della Maremma, su terreni argillosi e calcarei, addolciti dal clima mite e ventilato, che questo vitigno restituendo tutti i caratteri, i gusti ed i profumi del territorio.
La vendemmia viene svolta nella seconda e terza decade di agosto per raggiungere il corretto grado di maturazione delle uve e il giusto grado zuccherino, per ottenere l’eccellenza del gusto e della qualità. Nella vinificazione, frutto dell’esperienza dei contadini e della professionalità dei tecnici, il mosto viene lasciato fermentare a una temperatura controllata per 10-15 giorni. Dopodiché, il vino viene trasferito, seguendo le fasi lunari, prima in acciaio per 6 mesi, e affinato in bottiglia per altri 3 mesi.
Di colore giallo paglierino brillante, al naso si presenta intenso e fruttato, con note di frutta e fiori bianchi, come la mela e l’acacia, accompagnate da sfumature erbacee e floreali. Equilibrato e di struttura è corposo al sorso e intenso al palato. Fresco e acidulo, regala anche in bocca un aroma floreale e fruttato.
«Il Trebbiano di Maremma – sottolinea Giuseppe Esposito – è una combinazione unica di fattori ambientali che contribuiscono alle caratteristiche delle uve utilizzate per produrre questo vino bianco tipicamente toscano. Il vitigno è coltivato con una coltivazione naturale e biologica, in un terreno baciato da un clima caldo mediterraneo. Il suolo è calcareo, con diversi livelli di argilla ghiaia. Questa composizione del suolo vivo di tanta biodiversità, unita alla topografia e al clima, crea le condizioni ideali per la crescita di questo vitigno.
La vinificazione frutto di esperti contadini e tecnici professionisti, parte dal mosto che viene lasciato fermentare a una temperatura controllata, a circa 16-18 gradi Celsius per 10-15 giorni. Finita la fase di fermentazione, il vino viene trasferito, seguendo le fasi lunari, in botti prima d’acciaio e poi in bottiglia per alcuni mesi per l’affinamento dell’oro liquido della Maremma».
Benché di elevato grado alcolico (14°) è perfetto per antipasti di pesce, carni bianche, formaggi freschi, pesce e crostacei al vapore, finger food, uova e torte salate.
Servito a 11/12°C è un vino che porta nel bicchiere la lunga storia del Podere 109 e rappresenta una scelta eccellente per chiunque voglia scoprire i tesori enologici di questo angolo di Toscana rappresentato dalla Maremma.
Per gli amanti del vino che cercano un’esperienza nuova e interessante il Trebbiano del Podere 109 è sicuramente da provare.
L’ospitalità
Podere 109 offre agli ospiti un soggiorno decisamente particolare. «Chi viene da noi – dice Giuseppe – può vivere la giornata di lavoro nella vigna, partecipa alle attività all’aperto e molti dei nostri ospiti, soprattutto gli stranieri, hanno decisamente apprezzato la possibilità di “vedere” la “nascita” del vino prima che arrivi in cantina. Abbiamo 6 camere, progettate e pensate in ogni singolo dettaglio per il massimo comfort, a partire dai materiali naturali e i colori caldi che si fondono con tocchi di design. Infine, la posizione privilegiata permette di esplorare a piedi o in bici il Parco della Maremma con le sue biodiversità, le lunghe distese di sabbia bagnate da acque cristalline».
A colazione, ma anche nelle degustazioni di olio e vino proprio che vengono organizzate in azienda, gli ospiti trovano ad accoglierli un’ampia selezione di prelibatezze locali che non si trovano altrove, «non a km, ma a centimetri zero», scherza Giuseppe, accompagnate da pane fresco. «Offriamo solo prodotti locali, ovviamente di stagione, scegliendo laboratori artigianali per salumi, formaggi e dolci. Ci piace l’idea di dare, ogni mattina, il benvenuto ai nostri ospiti nel modo più dolce possibile, offrendo loro un momento di puro relax e piacere», conclude.
Contatti
Podere 109 Sarl,
Strada Banditella (Grosseto)
telefono +393313555101
info@podere109.it
www.podere109.it
@podere109
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