Poggio La Luna, la bella storia di una donna speciale: Elisabetta Tommasoni

Poggio La Luna, la bella storia di una donna speciale: Elisabetta Tommasoni

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Questa non è una storia qualunque, ma una sfida all’insegna del coraggio, della grinta e della determinazione. Questa è la storia di Elisabetta Tommasoni, una donna non comune che ad un certo punto della sua esistenza lascia una città caotica come Roma per dedicarsi anima e corpo alla campagna e ai suoi frutti, soprattutto quelli nobili del vino, dell’olio e del miele, in quel di Scansano

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DI LINA SENSERINI

“Per la nostra azienda, l’armonia vale più dell’efficienza, l’amore più del profitto, la tutela del territorio più della chimica. Non solo perché è utile al pianeta, ma perché appaga il palato”.
È la prima cosa che si legge entrando nella sala degustazioni dell’azienda agricola Poggio La Luna, una fattoria biologica tra Scansano e Saturnia, sulle colline dove le vigne e gli olivi sono i padroni assoluti del paesaggio, dove la natura è ancora selvaggia, non si usano pesticidi e chimica di sintesi, dove ogni prodotto nasce dal lavoro artigianale e la mano dell’uomo segue il processo produttivo con amore e attenzione. È qui che ha scelto di vivere e lavorare la titolare, Elisabetta Tommasoni, romana, con una vera passione per la campagna.

Una scelta di vita

Elisabetta Tommasoni arriva in Maremma nel 2012. Dopo una vita a Roma, acquista i 20 ettari di terreno che successivamente diventano Poggio La Luna, “con l’idea di fare la contadina – dice sorridendo – seguire l’orto, occuparmi dei due asini che avevo comprato,
vivere una vita più tranquilla”.
In realtà, poi, il disegno non va proprio così, perché Elisabetta è quel tipo di persona che si appassiona alle sfide e che ama veder germogliare e crescere le proprie idee. Infatti, una delle prime cose che fa una volta trasferita a Scansano è quella di adottare due arnie di api. Il che di per sé potrebbe sembrare normale se non fosse che decide di farlo perché ha la fobia degli insetti. “Un modo per esorcizzare la paura – racconta – e in maniera del tutto inaspettata, imparare ad amare la natura e a rispettarne l’equilibrio, osservando la perfezione delle api”.
Certo non immaginava che in pochi anni sarebbe passata da fare attività di apicoltura, a scoprire il vecchio vigneto, decidere di fare il vino, impiantare nuovi filari, costruire una moderna cantina con annessa la sala degustazione e diventare una produttrice di ottimo vino, olio e miele biologico. Complice anche l’incontro con l’enologo orbetellano Francesco Rossi, la sua visione innovativa del vino che si è subito sposato con la voglia di provare di Elisabetta. Il risultato oggi sono 8 etichette e 30 mila bottiglie di vino all’anno.

Il vino

La passione per il vino è nata per caso. “Ho riscoperto un vecchio vigneto di sangiovese e ciliegiolo ormai lasciato andare. Ho cominciato a potare le viti, ridare loro forma, concimarle, finché non sono tornate a produrre ottimi grappoli. La prima vendemmia è del 2013, anche se all’inizio vendevo l’uva e non producevo vino. Poi l’incontro con Francesco Rossi e la decisione di provare a vinificare in proprio. È nata così la mia prima etichetta, L’Uno, un rosso Doc Maremma Toscana, Sangiovese e Ciliegiolo, così chiamato perché in dialetto maremmano l’uno significa il primo. Il nostro primo vino, appunto”, racconta Elisabetta.
Dalla prima etichetta, all’impianto di nuovi vigneti e alla realizzazione della cantina il passo è stato breve. Elisabetta si è messa a studiare enologia, ha fatto corsi di degustazione, ha voluto percorrere fino in fondo questa sfida, scegliendo anche produzioni meno facili, come il governo all’uso toscano Vin della Luna, fino all’ultimo nato nel 2019: il Lunatica un rosato frizzante Igt Toscana, prodotto da uve Sangiovese, vinificate con il metodo ancestrale, senza aggiunta di lieviti, senza il passaggio della “sboccatura”. Un esperimento, lo definisce, ma decisamente ben riuscito, curato nel dettaglio, dal tappo a corona, all’etichetta disegnata da un pittore di 87 anni, Virginio Civiltà, vincitore della manifestazione “Arte in cantina”, che si è svolta a Scansano nel 2019.
E sull’onda del successo di Lunatica, Elisabetta Tommasoni ha in testa un nuovo progetto. “Un Lunatica ma rosso, prodotto con le stesse uve e lo stesso metodo. Un vino da merenda, di pronta beva, mai fatto prima. Devo ancora trovargli un nome”, dice sorridendo.
Ognuna delle etichette raccontano una storia, come l’Igt Toscana rosato Diana, così chiamato dal nome della nipotina di Elisabetta, nata in una notte di luna piena.
Tra i vini di punta, l’Igt bianco L’Una, ottenuto da Vermentino e Chardonnay, vinificati separatamente; il Lunarius, un Syrah in purezza, “da meditazione”, spiega Elisabetta, il rosso Primo Vere, ispirato ai versi di D’Annunzio, il vate, “Gioconda vite,/ che lasciva ti stringi a l’olmo erculeo/ e custodisci i tuoi rubenti grappoli/ co ’l verde onor de’ pampini…” Sangiovese e Merlot. Infine, l’immancabile Morellino di Scansano Docg, pura espressione del territorio.

La filosofia

Il “pallino” di Poggio La Luna, nel vino come in nell’olio e nel miele, è la naturalità della produzione, qualcosa che va oltre il biologico. “Da noi solo i grappoli migliori diventano vino, le viti sono allevate con il metodo biologico, integrato da alcune pratiche vicine alla “biodinamica”. Ricorriamo il meno possibile all’uso delle macchine, usiamo solo zolfo e rame, cerchiamo di favorire l’inerbimento della vigna e di stimolare le difese naturali delle piante. Il vino viene prodotto mettendo il minimo indispensabile di anidride solforosa, per conservarlo e permetterne l’affinamento in bottiglia. Lavoriamo secondo l’etica della minima intromissione, guardando al patrimonio del terroir come decisivo nel formare il carattere del vino”.

Il miele

La stessa filosofia si ritrova nella produzione del miele, che Elisabetta estrae personalmente dai favi con una centrifuga manuale. Usare quella elettrica faciliterebbe il lavoro e consentirebbe di estrarre una maggiore quantità di miele, ma allo stesso tempo lo renderebbe meno di qualità, rompendone la struttura.
Confezionato artigianalmente, non viene riscaldato, pastorizzato o trattato in alcun modo. “Dato che proviene da una moltitudine non precisata di fiori, il nostro Millefiori di Maremma può avere sapore e colore diversi di anno in anno, cosa che non accade con il miele monofloreali nei quali questi due caratteri sono costanti”, spiega Elisabetta.

L’olio

Così anche per l’olio, l’extravergine prodotto da circa 300 piante di Moraiolo, Frantoio e Leccino. Le olive vengono raccolte e selezionate a mano, molite in un moderno frantoio a poca distanza dall’oliveto, attraverso un processo di estrazione a freddo da olive ancora non pienamente mature, da piante che non hanno subito alcun trattamento chimico, ma solo procedimenti biologici.

La grappa

Sugli scaffali della vendita diretta di Poggio La Luna, anche una pregiata grappa bianca, prodotta nella distilleria artigianale Nannoni, da una selezione delle vinacce di sangiovese dell’azienda. Come acquistare e/o degustare Oltre che al punto vendita-sala degustazione della fattoria, i prodotti sono
acquistabili on line sul sito www.poggiolaluna.it. Sono distribuiti nella linea Horeca, anche se una fetta importante è il mercato estero, in particolare Stati Uniti, Germania e Svezia.
Ma c’è anche una curiosità, in cui il percorso delle bottiglie di Poggio La Luna va dal produttore direttamente al tavolo del ristorante: a Roma, da Vinnico, non a caso gestito da Filippo, figlio di Elisabetta. “Speravo che lui o suo fratello Andrea mi avrebbero aiutato nell’azienda, invece hanno preso altre strade, vuol dire che aspetterò che cresca mia nipote Diana e se amerà la Natura e la campagna passerò a lei il testimone”, dice alzando le mani. Non certo in segno di resa, perché la storia di Poggio La Luna è solo all’inizio!

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Poggio La Luna organizza visite e degustazioni in cantina tutti i giorni su prenotazione.
Informazioni e contatti:
Poggio La Luna, Strada Provinciale
Ragnaie 58, 58054 Scansano (Grosseto)
Mobile: +39 335 659 4040
Email: elisabetta@poggiolaluna.it
Web: www.poggiolaluna.it