I Lecci – Fontetinta, una bella storia di famiglia, innovazione, territorio e...

I Lecci – Fontetinta, una bella storia di famiglia, innovazione, territorio e futuro sulle colline maremmane

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È una bellissima storia quella che sta scrivendo la famiglia Milaneschi nel cuore dell’entroterra maremmano dalle parti di Scansano con l’azienda agricola I Lecci – Fontetinta. Una storia che vede il coinvolgimento convinto di tutto il nucleo familiare impegnato a portare avanti un progetto davvero di eccellenza nella produzione di vino e olio

DI LINA SENSERINI

Quella dell’azienda I Lecci – Fontetinta è una storia imprenditoriale, nata da un’intuizione che si è trasformata in un progetto condiviso dalla famiglia e portato avanti fino ai risultati attuali: 70 ettari di vigneti, 23 di oliveto, situati a nord di Scansano, al confine con il comune di Grosseto, sulle colline del Morelllino e nel cuore della Doc Maremma. Si aggiungono la cantina e il frantoio per la produzione in proprio di vino e olio.
Per mandare avanti un’impresa di queste dimensioni, tra le più grandi del settore in provincia di Grosseto, accanto ai titolari, Alessandro Milaneschi e la moglie Barbara Giannoni, lavorano i tre figli, Irene, Giulia e Simone, e 64 dipendenti tra fissi e stagionali.
Il loro olio e i loro vini rappresentano un’eccellenza della produzione maremmana, grazie alla qualità delle uve e delle olive, che qui sviluppano proprietà e sentori unici grazie alla posizione e alla vicinanza al mare. La cura meticolosa delle viti e delle circa 7000 piante di olivo, un attento processo di lavorazione in cantina, seguito dall’enologo aziendale, e nel frantoio fanno il resto. E lo si può sentire nel bicchiere e nel piatto.
Tuttavia, per arrivare a oggi ci sono voluti 30 anni di lavoro, investimenti e il coraggio di andare sempre avanti.

Dal podere della Riforma fondiaria e un’azienda di 90 ettari

È la signora Barbara a raccontare il percorso che da un piccolo podere dell’Ente Maremma ha portato I Lecci agli attuali 90 ettari di terreni. «La proprietà apparteneva ai genitori di mio marito – dice – che lavorava con loro nel podere e nell’impresa di macchine movimento terra per conto terzi. Quando aveva appena 19 anni, suo padre è morto e il peso della conduzione aziendale è ricaduto tutto sulle sue spalle. Eravamo alla fine degli anni ‘80, dal 1978 esisteva la Doc del Morellino e sempre più aziende investivano nei vigneti. Alessandro lavorava molto nella sistemazione dei terreni per i nuovi impianti e cominciò a chiedersi se non fosse arrivato il momento di buttarsi in questo nuovo mondo produttivo che stava dando risultati interessanti. Così, nel 1990, abbiamo comprato i primi terreni, cui se ne sono aggiunti via via altri, fino all’estensione attuale. Abbiamo impiantato le prime viti, curandole con amore e impegno, con un occhio alla tradizione, ma sempre guardando avanti alle innovazioni del settore».

Cantina e frantoio per la produzione diretta in azienda

La prima etichetta, il Morellino di Scansano Docg è uscita nel 2013, poi sono seguite le altre, fino alla più recente, il Ciliegiolo Maremma Toscana Doc. Nel frattempo, nel 2016 è stata costruita la cantina, e, successivamente il frantoio, che lavora le ulive aziendali e per conto terzi. «Inizialmente ci appoggiavamo ad altre cantine, poi abbiamo deciso di costruire la nostra, così come ci siamo convinti a realizzare il frantoio, che è a disposizione anche degli altri olivicoltori. Per quanto riguarda il vino, quindi, siamo diventati un’azienda verticale, dalla vite al tappo e all’etichetta. Lo stesso vale per l’olio. Crediamo fortemente che chiudere in sede il processo produttivo sia un modo per dare più valore ai nostri prodotti e più in generale a far conoscere il territorio da cui provengono», spiega Barbara.

Vitigni autoctoni e internazionali per vini di grande qualità

Nei 70 ettari di vigneti vengono coltivati vitigni autoctoni come Sangiovese e Ciliegiolo per i rossi, Vermentino per i bianchi, cui si aggiungono Incrocio Manzoni, Chardonnay, Viognier, Merlot e Syrah. Una parte del vino viene venduto sfuso o in bag-in-box come Rosso di Toscana Igt “I Lecci”, una parte imbottigliato in due diverse linee produttive: I Lecci, destinata alla grande distribuzione, e Fonte Tinta, per la linea Horeca. Il nome prende origine dalla zona in cui si trovano i vigneti caratterizzata dalla presenza di una antica fonte di origine etrusca, conosciuta appunto come “fonte tinta”. «I vini sono gli stessi – spiega Barbara Giannoni – ma le due diverse linee evitano che la Gdo entri in concorrenza con Horeca e viceversa. Una scelta, la nostra, che è stata fatta anche da altre aziende».
I vini prodotti, che possono essere acquistati anche in azienda e on line, sono quattro rossi, tre bianchi, uno spumante e un rosato: della linea Fonte Tinta fanno parte il Morellino di Scansano Docg, il Rosso di Toscana Igt (Sangiovese, Merlot e Syrah), il Sangiovese Doc Maremma Toscana, il Ciliegiolo Doc Maremma Toscana, il Vermentino e il Viognier Igt Toscana, il rosato “Sigiré”, Igt Toscana da uve Sangiovese e Syrah. Infine lo spumante brut “Fontetinta” da uve Chardonnay e Vermentino. Il rosso di Toscana e il Vermentino sono venduti anche sfusi e in bag-in-box con il marchio I Lecci.
«La vendemmia si svolge tra la prima e la terza settimana di settembre tramite raccolta meccanica», spiega Barbara. «La lavorazione e la spremitura delle uve sono effettuate direttamente all’interno della nostra cantina. La vinificazione avviene in botti di acciaio a cui segue un affinamento in bottiglia al termine della fermentazione».

L’altra eccellenza: l’olio extravergine di oliva Igp toscano

Da sempre Alessandro e Barbara si prendono cura anche delle loro piante di olivo, in prevalenza Moraiolo, Leccino, Frantoioe Pendolino, dalle quali estraggono un eccellente olio extravergine d’oliva Igp toscano. «Il processo di preparazione della pasta di olive mediante frangitura – spiega Barbara – è essenziale per determinare la qualità e quantità dell’olio. Per questo abbiamo installato sia la frangitura a dischi che a martelli. Nell’arco di poche ore le olive, raccolte tra la fine di ottobre e il mese di novembre con l’ausilio di pettini e reti, vengono trasportate in frantoio e molite con la spremitura a freddo da un moderno impianto continuo, che coniuga la tradizione toscana con l’innovazione tecnologica, mantenendo inalterate le preziose caratteristiche organolettiche dell’extra vergine di oliva. L’olio prodotto viene conservato in cisterne di acciaio inox con saturazione di azoto, per evitare l’ossidazione, e mantenuto a una temperatura costante di 16-18 gradi».
Il risultato è un olio con bassissima acidità, dal caratteristico colore verde dorato, dal tipico aroma fruttato con sentori di sfumature erbacee e dall’inconfondibile persistenza aromatica di amaro e piccante, tipico degli oli toscani. Imbottigliato con il marchio aziendale, viene venduto in vetro e latta, si trova nella Gdo e sui tavoli dei migliori ristoranti, oltre che nello shop aziendale.
Sia il vino che l’olio vengono presentati con degustazioni in azienda accompagnate da formaggi, salumi e altri prodotti locali, organizzate su prenotazione, in un ambiente elegante ed accogliente, curato nei minimi dettagli. Un modo per far conoscere i prodotti ai potenziali clienti e contestualmente promuovere le attività aziendali. Le degustazioni possono essere prenotate direttamente sul sito dell’azienda.

Il futuro nella seconda generazione

Come si racconta all’inizio, i figli di Alessandro e Barbara lavorano in azienda insieme ai genitori, segnando così il passaggio alla seconda generazione. Tutti e tre si sono ritagliati una porzione di attività che seguono con le loro conoscenze e la voglia di fare: Simone, 32 anni, si occupa degli aspetti prettamente agricoli, Giulia, che di anni ne ha 26, segue la cantina, mentre Irene, 24 anni, la più giovane, laureata in Economia e commercio, si occupa della contabilità. Per loro rimanere nell’azienda di famiglia è stata una scelta di vita consapevole, dettata dall’amore per la propria terra, consci dei sacrifici che i genitori hanno fatto per raggiungere i risultati di oggi. Lo spiega Irene, con la schiettezza e l’entusiasmo che la contraddistingue.
«Si tende a pensare che i più giovani siano meno interessati al lavoro in agricoltura, che richiede impegno e dedizione, con i tempi dettati dalle stagioni», dice. «In realtà io sono felicissima di lavorare nella nostra azienda, con la mia famiglia, ma anche con i nostri dipendenti con i quali si è creato il giusto spirito di collaborazione e una squadra affiatata. Devo dire che i miei genitori, mio fratello e mia sorella mi hanno spinto a fare altro, a guardarmi intorno, in altri luoghi e in altre città oltre Siena in cui mi sono laureata, ma io sono rimata ferma nelle mie decisioni, legata alla mia terra e alle mie origini. Quello che i nostri genitori hanno creato con tanto impegno e fatica è oggi anche il nostro futuro», conclude Irene.

Contatti

Società Agricola i Lecci
Località Perazzeta, 59
58054 Preselle – Scansano GR
Tel. 0564 585050 – 331 4081699
aziendailecci@gmail.com
www.aziendafontetinta.it

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