
Immerso nella splendida campagna maremmana, Paganico ne racconta la storia con le sue stradine, l’antica cinta muraria, il cassero: un borgo che con il suo fascino e tranquillità offre una piacevole esperienza a chi desidera esplorare un luogo inedito di Toscana. Massimo Tosi con le sue tavole ci guida alla scoperta dei suoi angoli più significativi
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TESTO DI ELISABETTA RUSSO E MASSIMO TOSI – TAVOLE DI MASSIMO TOSI
Paganico è una piccola frazione del comune di Civitella Paganico, a poco più di 20 km da Grosseto, lungo la strada statale Grosseto – Siena. Pur non essendo tra le mete turistiche più note in Maremma, vanta come tanti altri borghi del territorio una storia antica di cui troviamo interessante testimonianza in ciò che è rimasto della cinta muraria e del cassero e nella sua stessa conformazione.
Paganico è una “terra nuova” senese, un insediamento urbano murato fondato a difesa dei confini meridionali dello stato senese nella valle dell’Ombrone. Il paese era di strategica importanza in quanto situato sugli importanti assi che conducevano a Siena, a Grosseto e al mare, al Monte Amiata…