Vitozza, il fascino di uno degli insediamenti rupestri più vasti e importanti...

Vitozza, il fascino di uno degli insediamenti rupestri più vasti e importanti d’Italia

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Dopo giorni di pioggia, il sole illumina campi e boschi, risvegliando la natura. Guidando verso Vitozza, un antico insediamento rupestre vicino a S. Quirico, ci si immerge in un viaggio nel tempo. Le rovine medievali e le grotte di tufo raccontano una storia di fioritura e abbandono, da potenti Aldobrandeschi ai Baschi, fino agli Orsini…

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 DI DAVID BERTI

” …Ed eccomi a S. Quirico, in Piazza della Repubblica. Un’indicazione per l’insediamento rupestre mi immette in una stradina. Poche centinaia di metri e si apre un parcheggio sulla destra. Sceso dalla macchina, alcuni pannelli informativi catturano la mia attenzione. Parlano di Vitozza: ne descrivono le origini, lo sviluppo, l’abbandono; ne ricostruiscono con immagini accattivanti l’aspetto urbanistico e architettonico; suggeriscono il percorso da seguire per la visita. Così, tasselli prendono colore e si dispongono in un mosaico che svela ciò che fu questo importante centro medioevale. Tra i meandri della storia, già ne percorro le vie ancor prima di raggiungerle, in un’avventura in grado di scardinare il portale del tempo che separa il passato dal presente…

Vitozza può essere divisa in due settori: la parte con le dirute opere in muratura che sorgono sul piano sommitale dello sperone tufaceo e l’apparato rupestre costituito da circa 200 grotte che si aprono per la maggior parte sullo scosceso fianco occidentale…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di ottobre 2024 di Maremma Magazine (alle pagine 92-96), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI