
In questo articolo del 1° luglio 1971 pubblicato su Cultura d’oggi, Alfio Cavoli ricorda la figura del “Trappola”, ambulante dell’Ottocento che portava cianfrusaglie e allegria ai bambini di Montorsaio. Nel 1872, però, la sua assenza rivelò una tragica verità: il “Trappola” fu trovato assassinato lungo la strada, ucciso per pochi spiccioli e una mula
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Era il giullare dei bambini di Montorsaio, con il suo naso a patata, la mula carica di giocattoli e il sorriso smodato che sapeva far dimenticare la miseria. Lo chiamavano “Trappola”, perché non era mai puntuale e amava più il vino che gli affari. Ma quando non arrivò per la Pasqua del 1872, il paese capì che la sua allegria si era spenta per sempre.
Una cronaca di Alfio Cavoli che restituisce, con affetto e malinconia, un frammento di Maremma ottocentesca…
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