
La presentazione del numero di settembre di Maremma Magazine a firma del direttore responsabile Celestino Sellaroli
Settembre, tempo di bilanci e di nuove prospettive. La lunga estate maremma, con i suoi contrasti e le sue emozioni, lascia spazio a una stagione che invita alla riflessione e all’approfondimento, senza però rinunciare alla vivacità culturale e turistica che da sempre contraddistingue questo territorio. Il numero di settembre di Maremma Magazine si inserisce in questo passaggio con un’offerta editoriale ricca e articolata, capace di raccontare la complessità e la bellezza di una terra che vive di luce propria.
In primo piano, inevitabilmente, il turismo: settore vitale, ma oggi attraversato da contraddizioni profonde. Se da un lato i numeri degli stranieri confermano l’appeal internazionale della Maremma, dall’altro la crisi del mercato interno, i costi crescenti e le infrastrutture carenti continuano a pesare come un macigno sul futuro della destinazione. Dalle analisi della Cisl Grosseto ai dati Irpet emerge con chiarezza la necessità di una visione condivisa, di investimenti mirati e di un vero patto territoriale per uscire dalla stagnazione. Una sfida non più rinviabile, che riguarda tutti: istituzioni, operatori e comunità.
Parlare di turismo significa anche affrontare il nodo delle infrastrutture. La vicenda infinita della Tirrenica resta emblematica di un Paese che troppo spesso sa solo promettere senza realizzare. L’Aurelia, sempre più pericolosa e insufficiente, continua a registrare incidenti e vittime. Non è più tempo di rinvii: la Maremma ha bisogno di certezze e di risposte immediate.
Accanto a questi temi di attualità, la rivista dedica ampio spazio agli eventi che rendono settembre un mese straordinario. Grosseto torna al Trecento con “A Spasso nel Medioevo”, rievocazione dell’assedio del 1328 che trasforma il centro storico in un villaggio medievale animato da cortei, spettacoli e arti antiche. Sempre a Grosseto, dal 19 al 28, si svolge la sedicesima edizione de “La Città Visibile”, quest’anno dedicata agli anni Ottanta: dieci giorni di arte, musica e memoria collettiva che culminano con la Notte Visibile della Cultura.
Capalbio, dal canto suo, chiude l’estate con un programma intenso che spazia dal cinema alla grande tradizione popolare, con il Film Festival, il Premio Gastone Franci, la Sagra del Cinghiale e persino un galà equestre. Massa Marittima torna etrusca con le giornate dedicate a Camporeale, Pitigliano ospita “Genio & Bellezza”, mostra che mette a confronto Leonardo da Vinci e Antonio da Sangallo, e Vetulonia celebra i 25 anni del MuVet con un percorso che unisce archeologia e arte contemporanea.
La Maremma che eccelle si racconta anche attraverso l’impresa: dal rilancio dell’Antica Sartoria di Maremma, al dinamismo del settore enologico con riflessioni autorevoli sul futuro del Morellino. Si parla di destagionalizzazione al Parco della Maremma, di cicloturismo con la “InGravel Morellino” a Magliano, e di rigenerazione urbana con il progetto “Green Art Maremma”, modello già esportato a livello nazionale.
Non mancano le storie che intrecciano tradizione e memoria: il cantastorie David Vegni, con la sua inseparabile fisarmonica, che tiene viva la voce del territorio; le donne maremmane della Resistenza, finalmente celebrate per il loro coraggio; i ricordi legati al leggendario Motel Rodeo, simbolo di un’epoca d’oro; e la figura poetica di Giovanni Domenico Peri, improvvisatore contadino di Arcidosso capace di conquistare la corte medicea.
Tra le proposte di viaggio spiccano il magico Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle e il borgo misterioso di Rocchette di Fazio, sospeso tra storia templare e leggenda. Spazio anche ai libri, con il volume dedicato a Don Ameleto, sacerdote che parlava al cuore della comunità, e al lavoro sulla flora spontanea dell’Amiata.
E poi il gusto, immancabile protagonista. Dai vini di ColleMassari, simbolo di un territorio che sa coniugare qualità e ospitalità, alla Tenuta La Faretra, scelta per il vino del mese con il suo “Passo Indietro Rosso”, fino alla cucina del ristorante Il Frantoio di Capalbio e alla ricetta identitaria dell’acquacotta, piatto dei butteri e dei pastori che ancora oggi racconta la semplicità e la forza della tradizione maremmana.
Questo numero di settembre è, insomma, un caleidoscopio di voci, immagini e suggestioni. È il ritratto di una Maremma che non smette mai di sorprendere, capace di guardare avanti senza dimenticare le proprie radici. Una Maremma che chiede infrastrutture, strategie e investimenti, ma che intanto continua a produrre cultura, bellezza, eccellenze. Una terra che sa raccontarsi e che, mese dopo mese, noi di Maremma Magazine abbiamo l’onore e il piacere di raccontare.
Buona lettura!
Celestino Sellaroli
Direttore Responsabile
Maremma Magazine
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