
Un’accurata ricerca ha raccolto per la prima volta gli appellativi popolari dei paesi maremmani, soprannomi nati nei secoli dal campanilismo e dall’ironia paesana. Dai “Buzzi Verdi” di Follonica e Grosseto ai “Nobili” di Massa Marittima, dai “Caperci” di Arcidosso ai “Porcai” di Manciano, ogni comunità conserva un modo colorito e affettuoso per distinguersi dalle altre
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DI FRANCO BALLONI
Dietro ogni soprannome c’è una storia, una risata o un ricordo. I maremmani, da secoli, si chiamano fra loro con nomi scherzosi e pungenti: un lessico di identità collettiva che parla di orgoglio, rivalità e appartenenza: dalla fantasia contadina sono nati i “Buzzi Verdi”, i “Nobili”, i “Cinghialai”, i “Granocchiai”…
Una ricerca appassionata restituisce questo patrimonio linguistico unico, dove il campanilismo si fa memoria viva e sorriso di comunità.
Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di novembre 2025 di Maremma Magazine (alle pagine 72-76, disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI





