
Con l’acquisto del territorio di Alberese da parte del Granduca Leopoldo II di Lorena, questo divenne luogo di soggiorno e battute di caccia per il sovrano, profondamente legato alla Maremma e alla Toscana. Due aneddoti raccontano la sua umanità e vicinanza al popolo di cui aveva grande rispetto e dal quale era molto amato. Dopo quello pubblicato nel numero scorso in questo presentiamo il secondo
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DI GIUSEPPINA LAMIONI
Con l’occupazione da parte dei Medici di gran parte della Maremma, il territorio di Alberese passò nel 1783 al Comune di Grosseto che lo tenne sino al 1831 data in cui lo vendette ai Principi Corsini che lo cedettero allo Stato nel 1839.
Successivamente Alberese fu comprato dal Granduca Leopoldo II di Lorena, il quale vi costruì un bel palazzo dove si recava spesso, specialmente nella stagione della caccia, essendo egli un appassionato cacciatore.
Leopoldo II amò molto Alberese come del resto tutta la Toscana; tanto è vero che quando fu cacciato dai suoi stati nel 1849, prima di andare a Talamone per imbarcarsi alla volta di Porto Santo Stefano, dove lo attendeva la nave da Guerra inglese “Bulldog” per portarlo in esilio in Galles, passò da Alberese… In questo secondo aneddoto Leopoldo II di Lorena ricompensa tre carbonai (anzi due…) per l’ospitalità ricevuta…
Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di luglio 2025 di Maremma Magazine (alle pagine 101-103), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI