
In questo articolo del 1977 Alfio Cavoli ricostruisce la vicenda di Antonio Magrini, detto il Basilocco, uno degli ultimi briganti toscani. Nato a Campiglia, dopo un licenziamento in miniera reagì con violenza uccidendo un sorvegliante e dandosi alla macchia. Per anni seminò paura tra Siena e la Maremma, finché una soffiata ne permise la cattura: fu ucciso dai carabinieri il 15 febbraio 1904 nel podere Serratina di Roccatederighi. Con la sua morte si chiuse definitivamente l’epoca del brigantaggio maremmano
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DI ALFIO CAVOLI
La storia di Basilocco, uno degli ultimi briganti toscani, incarna l’ultima coda inquieta del brigantaggio fra Siena e la Maremma.
Dopo un delitto compiuto in seguito a un licenziamento, Antonio Magrini scelse la macchia e visse per anni di imboscate e violenze che terrorizzarono contadini, mercanti e fattori.
La sua latitanza terminò nel 1904, quando un’accurata operazione dei carabinieri pose fine alla sua fuga nel podere Serratina di Roccatederighi…
Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di novembre 2025 di Maremma Magazine (alle pagine 105-107), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI





