Sequerciani, il sogno diventato realtà dell’imprenditore e regista svizzero Ruedi Gerber

Sequerciani, il sogno diventato realtà dell’imprenditore e regista svizzero Ruedi Gerber

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Azienda agricola, agriturismo, bed and breakfast e ristorante: sono le perle di un progetto imprenditoriale composito, ideato e fortemente voluto dall’imprenditore e regista svizzero Ruedi Gerber nelle campagne circostanti il piccolo centro abitato di Tatti, dalle parti di Massa Marittima, nel cuore delle Colline Metallifere

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DI LINA SENSERINI

Dire che Sequerciani è una azienda vitivinicola, olearia e ncerealicola biodinamica, naturale, che fa anche ospitalità e produce vini blasonati è decisamente riduttivo. Sequerciani è una filosofia di vita, una piattaforma culturale ed artistica, il centro di un sistema integrato di accoglienza, che include l’azienda agricola vera e propria con il suo agriturismo, il bed and breakfast La Fattoria di Tatti e il ristorante Il Barrino di Tatti. Queste realtà, frutto della lungimiranza e degli investimenti promossi dall’imprenditore e regista svizzero Ruedi Gerber, costituiscono l’anima dell’azienda, delle campagne circostanti e del piccolo centro abitato di Tatti.
Solo chi ha avuto il piacere di conoscere Gerber, la sua famiglia e il suo staff, può capire a fondo le motivazioni più profonde che lo hanno portato da Zurigo a vivere qui. Basta guardare la cura con cui ha trasformato nel tempo i vecchi edifici e i terreni dell’azienda, situata sulle colline tra i comuni di Gavorrano, Roccastrada e Massa Marittima, il sapiente restauro dei vecchi edifici, la bellezza del grande giardino che circonda la casa padronale, le scelte ecologiste, la capacità di rianimare la vita sociale del vecchio borgo di Tatti senza snaturarne cultura e vocazione, anzi dandogli un nuovo appeal anche per i più giovani, molti dei quali sono poi coinvolti lavorativamente nell’Azienda.

La Tenuta

Il cuore da cui tutto è nato è la tenuta, 100 ettari di bosco, vigneti, oliveti, orto e seminativi destinati ai grani antichi di varietà Senatore Cappelli e Verna, per la produzione di pasta e farina. Nei cinque ettari di vigna cui si aggiungono altri sette piantati di recente e ancora non in produzione, si coltivano vitigni autoctoni antichi, come il Pugnitello e il Foglia Tonda, accanto ai tradizionali Sangiovese, Ciliegiolo, Vermentino, Aleatico. Poi gli oliveti di cultivar Moraiolo, Frantoiano e Lazzero che cresce solo sulle colline di Tatti, la produzione di miele, di un orto in cui recuperare e coltivare antiche varietà locali di ortaggi. E su tutto la scelta dell’agricoltura biodinamica e naturale, difficile da fare bene e da far capire, ma che qui tocca punte di vera eccellenza, come nei vini. Ad esempio, il Verment’oro 2019, un Vermentino macerato sulle bucce in giare di terracotta, biodinamico, ammesso di recente nel disciplinare della Doc Maremma.

Ruedi Gerber

La storia di Sequerciani inizia negli anni Settanta, dai primi giri on the road di Ruedi Gerber su e giù in autostop per l’Italia, che allora rappresentava la libertà per uno “svizzero di sinistra”, come lui stesso si definisce. Regista, attore, sceneggiatore, da Zurigo a Tatti, dove è approdato nell’ultimo decennio del secolo scorso, ha compiuto “…sotto il sole italiano…” più che un viaggio la giusta metamorfosi verso quello che voleva diventare: un artista imprenditore agricolo che non avesse dimenticato né abbandonato le prime grandi passioni, come la regia e la scrittura, finalmente piazzato in un luogo del cuore in cui ritrovare pace e spazi giusti di creatività. Sotto il cappello a tesa larga, Ruedi sorride sornione, con l’espressione soddisfatta di chi ha raggiunto il proprio obiettivo e già ne punta un altro ancora più in avanti. Il suo motto, non a caso, è “Think Big”, “pensa in grande” “…e non rimarrai deluso”, viene da aggiungere guardando la villa, le stalle trasformate nelle camere e negli appartamenti dell’agriturismo, la piscina rettangolare costruita su un declivio da cui sembra di tuffarsi in mare, nuotando nel un vasto panorama tra vigne di Pugnitello, piante, fiori e boschi.
L’accoglienza e l’empatia sono i primi e più tangibili tratti della passione e dell’amore che questo signore colto e raffinato ha messo, giorno dopo giorno, per fare di questo posto un paradiso, per sé e per chi lo sceglie per una vacanza. Sempre nel pieno rispetto della natura, dei suoi ritmi e delle sue risorse. La tenuta, ad esempio, produce energia e acqua calda attraverso pannelli solari e termodinamici, pompe di calore e un impianto geotermico.
La produzione totalmente naturale e la conduzione biodinamica certificata è quindi la logica conseguenza della filosofia di vita che Ruedi e i suoi più stretti collaboratori, tra cui Paolo Menichetti, direttore dell’azienda, e, per il vino, l’enologa Laura Zuddas condividono totalmente.

I vini

E proprio il vino è il prodotto di punta di Sequerciani, circa 50 mila bottiglie
all’anno, prevalentemente rosso che escono dalla cantina aziendale. Le etichette sono il Pugnitello, il Foglia Tonda, il Vermentino, il Ciliegiolo, il Libello, ottenuto da Sangiovese e Ciliegiolo, vendemmiati separatamente, l’Aleatico, il Verment’oro. Infine l’ultimo nato, l’Ancestrale, uno spumante naturale rosato, ottenuto da uve rosse autoctone, rifermentate in bottiglia secondo il metodo antico (ancestrale, appunto), ma senza la successiva “sboccatura”.
Gli altri prodotti acquistabili anche on line sul sito dell’azienda sono olio, pasta, farina, miele, grappa, che derivano tutte dalle “materie prime” coltivate a Sequerciani.

La scelta “green”

«I cambiamenti climatici sono una realtà con cui fare i conti, ma “fermare l’escalation” oggi non basta – dice Gerber – occorre invertire la tendenza, contribuendo anche nel nostro piccolo alla salvaguardia del nostro pianeta in pericolo. Prima ne prendiamo coscienza e meglio sarà. La pandemia in corso, con gli effetti economici e sociali che si porta e si porterà dietro, è un campanello d’allarme su come deve essere riscoperto il senso dell’etica e della morale nei comportamenti di tutti, grandi e piccoli, privati o aziende, Stati o corporation. Noi di Sequerciani ci stiamo provando con il progetto, “Sequerciani Green”, che si attua in tre direttrici: analisi e miglioramento dei comportamenti quotidiani in chiave di risparmio energetico e riduzione dei rifiuti non riciclabili; potenziamento di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; sperimentazione e adozione di procedure e sistemi agricoli che rigenerino la fertilità del suolo, lo proteggano dall’erosione e della desertificazione, riducano il consumo idrico e migliorino la salubrità dei prodotti alimentari. Si tratta di tecniche agricole rigenerative quali la biodinamica (la più conosciuta), l’agricoltura sintropica, la permacoltura».
Sull’intera superficie coltivata a Sequerciani non c’è utilizzo di concimazioni chimiche e di sostanze di sintesi, se si esclude il rame e lo zolfo nei limiti minimi previsti dalle certificazioni biodinamiche.
«Legambiente ci ha nominato “Ambasciatori Legambiente sul territorio” – dice Ruedi Gerber – ma per noi più che un riconoscimento è uno stimolo per ciò che andremo a fare in seguito».

Il Barrino di Tatti

Della scelta green fa parte anche il ristorante Il Barrino di Tatti, espressione e proprietà dell’omonimo borgo e della sua gente. Nato intorno al 1970, ancora oggi appartiene all’associazione che l’ha creato. In linea con la visione di Ruedi, offre quanto di più buono, naturale, locale e rispettoso della natura, si possa reperire dai fornitori del territorio. Sulla bellissima terrazza panoramica, si degustano piatti tipici e di stagione, tra cui la pasta di grani Senatore Cappelli e Verna dell’azienda Sequerciani, le sue verdure dell’orto bio. E ad accompagnare lo staff di cucina nelle più tradizionali e vere ricette Maremmane c’è un’esperta d’eccezione: Lella Duranti Bini, chef Cordon Bleu e gran maestra della scuola di alta cucina Caterina De’ Medici, che insieme al compianto marito Giancarlo Bini (uno dei più grandi ristoratori italiani, esperto mondiale di olio extra vergine e tra i fondatori dell’Ais), ha rappresentato negli ultimi 30 anni una guida per la valorizzazione della cucina toscana. La collaborazione tra Ruedi e Lella è stato quindi il naturale punto di congiunzione di due strade che erano destinate ad incrociarsi.
Il Barrino di Tatti è impegnato anche nella riduzione dell’utilizzo di plastica monouso. Niente più bicchieri, cannucce, palette di plastica, le bottigliette verranno presto sostituite da un servizio refill di acqua microfiltrata, con la possibilità di acquistare i contenitori in acciaio inox direttamente al ristorante. Da poco sono state inserite soltanto birre italiane alla spina, per lo più spillate senza usare Co2.

Il B&B La Fattoria di Tatti

Il B&B La Fattoria di Tatti, situato all’interno di un edificio storico Ottocentesco alle porte del paese, offre agli ospiti un soggiorno in piena tranquillità tra le colline maremmane, da cui potersi godere i tramonti con vista fino al mare e riscoprire la bellezza dei ritmi della natura, insieme alla vita di paese, dove sembra che il tempo si sia fermato. Nell’ampio salone e sulla terrazza panoramica viene servita la colazione a base di prodotti freschi provenienti da aziende locali, marmellate fatte in casa con frutta Km 0.
Info: www.sequerciani.it

Trovi questo articolo pubblicato sul numero di ottobre 2020 di Maremma Magazine (alle pagine 94-98), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI