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La Rete museale punto di riferimento (uno dei pochi rimasti) per il turismo in Maremma

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È una Rete museale decisamente innovativa, proiettata verso il web, i social, le app e chi più ne ha più ne metta, quella che ha in mente il presidente Giulio Detti. Con lui parliamo di tutte le ultime novità, a cominciare dal progetto cardine dal titolo “Lo sviluppo turistico ed economico della Maremma attraverso i propri musei 2.0”

di Celestino Sellaroli

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La crescita del turismo sul nostro territorio ha un unico comune denominatore: la Rete museale che coordina le attività dei musei in tutta la provincia di Grosseto. Un soggetto aggregatore oggi decisamente importante in grado di dar vita a politiche sinergiche quanto mai utili di questi tempi se si considera il quadro frammentario che per vari motivi si è venuto delineando (leggi abolizione delle APT Agenzie per il Turismo e delle Province, difficoltà operative della Camera di Commercio, ecc.). Politiche che stanno già prendendo forma con il varo del progetto dal titolo “Lo sviluppo turistico ed economico della Maremma attraverso i propri musei 2.0” operazione non fine a sé stessa ma appunto capace di unire il territorio dal punto di vista turistico, culturale e museale.
Dopo varie riunioni organizzate nell’autunno dello scorso anno fra i 19 comuni che fanno parte della Rete museale per capire come rilanciare l’attività complessiva della struttura si è arrivati a mettere insieme un budget importante che consentirà di svolgere, nell’auspicio degli ideatori, un lavoro sicuramente rilevante.
In totale, il progetto presentato è di 191.561,16 euro, di cui 55mila richiesti alla Regione e tutti gli altri garantiti dagli enti che fanno parte della rete.
Fra le progettualità presentate, lo sviluppo di un’applicazione mobile, restyling sito web, gestione pagina Facebook attraverso un social media manager, advertising sui social network, formazione per operatori museali, acquisto tablet 13 pollici, redazione guide musei e campagna comunicazione stampa.
Inoltre, sono stati elaborati progetti tematici con singolo ente capofila per i comuni di Follonica, Manciano e Unione dei Comuni dell’Amiata.
Per saperne qualcosa di più abbiamo incontrato il nuovo presidente della Rete museale, nonché assessore al Turismo del Comune di Manciano, Giulio Detti.

Allora, presidente intanto ci racconti cosa è la Rete museale?
È una struttura composta da un centro di rete, con sede a Massa Marittima, da un comitato tecnico (fatto dai direttori dei musei e dai responsabili degli uffici cultura dei vari comuni) e da un’assemblea politica composta dagli assessori alla cultura. La principale funzione è lo sviluppo delle progettualità del piano integrato della cultura regionale ed il coordinamento delle attività di area vasta. Si parla di 45 musei in 19 comuni, quindi è una realtà molto importante per la Maremma.
Quali sono i passi che hanno portato alla costituzione della “nuova” Rete Museale?
Nell’autunno del 2014 si sono tenute diverse riunioni in provincia fra i comuni che fanno parte della Rete museale per capire come rilanciare l’attività della rete, ormai rimasto l’unico strumento di aggregazione territoriale nell’ottica turistica e culturale, in un sistema in cui si è in evidente deficit di governance. Soprattutto grazie alla disponibilità dei comuni medio grandi, in particolare Grosseto, che hanno aumentato le quote di adesione, all’impegno della Provincia che ha garantito la propria partecipazione e all’apertura alle strutture private e fondazioni, si è riusciti ad arrivare a un budget che permette di svolgere un lavoro importante.
Quali sono le linee guida del progetto 2015 e di che risorse stiamo parlando?
In totale, il progetto presentato è di 191.561,16 euro, di cui 55mila richiesti alla Regione e tutti gli altri garantiti dagli enti che fanno parte della rete. Fra le progettualità presentate, lo sviluppo di un’applicazione mobile, restyling sito web, gestione pagina Facebook attraverso un social media manager, advertising sui social network, formazione per operatori museali, acquisto tablet 13 pollici, redazione guide musei e campagna comunicazione stampa.
Oltre ai progetti di rete, i territori sono riusciti a sviluppare delle progettualità zonali, a beneficio di tutta la provincia e in quest’ottica ringrazio gli enti capofila dei singoli filoni che hanno garantito i cofinanziamenti: Follonica, Amiata e Manciano. Voglio inoltre ringraziare la struttura tecnica della Provincia e del centro di rete di Massa Marittima e tutti i colleghi assessori. Insieme abbiamo rilanciato l’investimento in cultura, dal punto di vista turistico e dell’innovazione, dimostrando che i territori sanno stare insieme, garantendo una vera governance e assicurando un futuro alla rete maremmana che è sempre stata una grande eccellenza toscana.
Perchè il titolo “Lo sviluppo turistico ed economico della Maremma attraverso i propri musei 2.0”?
“Lo sviluppo turistico ed economico della Maremma attraverso i propri musei 2.0” è il titolo migliore che si potesse dare alla progettualità. Viviamo in una terra la cui economia si basa principalmente sull’indotto turistico, forse non ce ne siamo resi conto fino in fondo, per questo ho voluto dare questo titolo al progetto di rete. Cultura e turismo sono i due principali motori dello sviluppo economico maremmano, dobbiamo crederci fortemente. Per molti anni si è abusato del termine “fare sistema”, presto avremo più elementi per riuscirci realmente. Grazie alle innovazioni tecnologiche sviluppate dalla rete, ogni singolo museo diventa un info point turistico in cui è possibile trovare oltre alle informazioni sugli altri musei della rete anche eventi, itinerari turistici, percorsi naturalistici con possibilità di acquisto dei biglietti. Il tutto progettato per il turista, vero e unico protagonista, con lo scopo di migliorare la sua esperienza stimolando la condivisione della stessa sui social.
Pensa davvero che si possa fare la differenza usando le nuove tecnologie?
Non lo dico io, lo dicono i numeri. Di certo è un lavoro molto complesso, spesso si sottovaluta la potenzialità dei social ritenendoli uno strumento semplice e per certi versi poco concreto. Il progetto di rete copre la filiera a 360 gradi ed è molto ambizioso, si passa da un social media manager che farà attività di scouting dei contenuti elaborando una strategia ad una importante attività di advertising. L’obiettivo è quello di diventare la rete museale italiana con maggior numero di fans ed engagment con l’utenza. Questo aumenterà anche il nostro potere contrattuale come territorio.
Avete pensato anche ad un’eventuale partecipazione all’Expo?
La cultura ed i musei saranno fra i protagonisti dell’allestimento maremmano nella settimana dal 2 al 9 Giugno a Fuori Expo. Noi come Rete museale ci siamo dati un obiettivo molto ambizioso, direi un azzardo considerando il pochissimo tempo a disposizione: realizzare la prima versione dell’applicazione mobile. Ci sarà da correre, ma l’occasione è importante, per certi versi irripetibile quindi dobbiamo moltiplicare le energie e riuscirci. Io prometto di mettercela tutta ed assieme al centro di rete siamo già a lavoro. Intanto vi fornisco il QR CODE con cui scaricarla (immagine sotto, ndr).
Lei è molto giovane ma dimostra di avere le idee molto chiare e soprattutto tanta voglia di fare. Ha un sogno nel cassetto?
Prima di pensare ai sogni occorre lavorare duramente nella quotidianità. Sono onorato di essere stato eletto per questo importante incarico e prometto ai colleghi assessori di metterci il massimo impegno. Un sogno ce l’ho. È riuscire, seppur in piccolo, a contribuire a generare un flusso di turisti stranieri in Maremma. Questo, credo, darebbe un grande impulso economico al territorio e ci farebbe dipendere meno dalla situazione economica italiana.
In che modo pensa di riuscirci. Ha già delle idee in proposito?
Ne ho molte, una concreta ed immediata. I turisti stranieri sono sempre più alla ricerca di esperienze autentiche, la Maremma in quest’ottica ha tutti gli ingredienti necessari. Dobbiamo lavorare su questo aspetto, puntando al viaggiatore che fa la seconda vacanza in Italia. Per farlo va amplificata la visibilità della Maremma attraverso i suoi musei ed il filo conduttore degli Etruschi, creando visibilità del territorio in portali di accesso dove c’è flusso straniero. Penso a Firenze ed a Roma. Ecco il primo sogno del cassetto è una grande visibilità al museo etrusco di Villa Giulia. Con gli strumenti che stiamo sviluppando questo è possibile. Andrò a chiederlo al MiBACT.
Cosa si aspetta dalla nuova politica regionale?
Io mi aspetto la definizione di una vera e propria governance turistica. La crisi economica si fa sicuramente sentire ed occorre dire con franchezza che non è possibile garantire servizi e modelli pensati nel passato. Questo però non deve essere un alibi per la politica. Si può sempre migliorare e con l’utilizzo della rete si può stare vicini anche a distanza. Basta volerlo!

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