Avvicinare il Parco della Maremma al territorio, trasformandolo in un soggetto aggregatore, propulsivo e strategico rispetto al comparto turistico maremmano. Sembra essere questa la mission che si è dato il nuovo presidente del Parco Simone Rusci in carica dal maggio scorso. Il suo mandato è appena iniziato, ma se il buongiorno si vede dal mattino, crediamo davvero che la svolta ed il cambio di passo saranno significativi…
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DI CELESTINO SELLAROLI
Simone Rusci, 42 anni, architetto e professore di tecnica e pianificazione urbanistica all’Università di Pisa. Insediato presidente il 15 maggio del 2022 dopo aver seduto per 5 anni nel consiglio direttivo con delega al Piano del Parco.
Si dichiara appassionato da sempre di scienze naturali e fino ad un certo punto della sua adolescenza ha pensato di fare il naturalista, e in particolare l’etologo. Poi ha prevalso l’altra sua grande passione, ma non ha mai dimenticato il primo amore al punto che oggi dichiara: “Se da bambino mi avessero detto che avrei fatto il presidente del Parco non ci avrei certo creduto, oggi per me è come essere riuscito a diventare astronauta o a giocare in serie A”.
Con lui abbiamo approfondito diverse tematiche relative al Parco della Maremma e alla sua rilevanza…
Simone Rusci: “Il Parco della Maremma ha un potenziale ancora inespresso che può costituire un importante volano per il territorio. Dobbiamo riuscire a tirarlo fuori e a metterlo a sistema. Le azioni non possono in questo senso essere estemporanee né produrre solo annunci. Serve lavorare, conoscere, analizzare i dati e vedere cosa fanno realtà simili in Italia e all’estero”…
Simone Rusci: “Il Parco è un attrattore di flussi, ma deve saper fare squadra con gli altri attori del territorio, pubblici e privati. Mi piacerebbe che avesse un ruolo cruciale nella tanto auspicata destagionalizzazione dei flussi; più di altre realtà è in grado di farlo”…