Racconti di-vini, viaggio alla scoperta delle terre del Morellino di Scansano

Racconti di-vini, viaggio alla scoperta delle terre del Morellino di Scansano

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Viaggio alla scoperta del Morellino di Scansano, un grande vino sempre più apprezzato che nasce in una delle aree più inviolate e incontaminate dell’intera Toscana: la zona interessata comprende una morbida fascia collinare e pedecollinare situata nella parte costiera più a sud della regione, racchiusa tra le valli del fiume Ombrone e del fiume Albegna

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DI GIADA RUSTICI

La Maremma sa di vino. Lo si sente nei viottoli dei borghi, nelle colline arse dal sole, nei filari che dominano scorci mozzafiato. La Maremma sa di vino e lo si sente ribollire nelle storie e nelle tradizioni della sua gente che rispecchiano l’aspetto più autentico di questa terra, rappresentandone la bellezza, la passione e la genuinità. Nel grande patrimonio maremmano e toscano, il Morellino di Scansano è senza dubbio uno dei vini più conosciuti e apprezzati, sia in Italia che all’estero. L’identità di questo rubino maremmano dal sapore caldo e asciutto affonda le sue radici nell’antichità.
Furono gli Etruschi ad introdurre la coltivazione della vite in Maremma, influenzati dalla cultura greca, dando così il via alla tradizione enologica che conosciamo e che è apprezzata in tutto il mondo.
In epoca medioevale molte citazioni di studiosi e ricercatori esaltavano l’eccellenza delle condizioni pedo-climatiche che l’area scansanese garantiva per la coltura della vite, che ebbe particolare protezione con apposite norme statutarie, molte delle quali stabilivano multe salatissime per chiunque danneggiasse le vigne locali. Dal tardo Medioevo, il timore di essere colpiti dalla malaria spinse la popolazione della pianura maremmana, quella delle zone più acquitrinose e esposte al rischio, a spostarsi verso la zona collinare della provincia di Grosseto: questo fenomeno migratorio, definito “estatatura”, portò all’arrivo nel comune di Scansano di diverse famiglie benestanti che investirono sul suo territorio, valorizzando la pratica vitivinicola così prospera e diffusa in passato. Da quel momento in poi Scansano si affermò come la capitale vinicola della Maremma…
Il termine “Morellino” è stato introdotto, intorno al 1700, dai viticoltori di Scansano per indicare il loro vino. Secondo la tradizione, prende il nome dai cavalli detti “morelli”, cioè dal mantello scuro, solitamente nero ma che può presentare sfumature rossastre. Il colore, il vigore e l’intensità del manto di questi cavalli, che venivano utilizzati per trainare
le carrozze delle famiglie e dei funzionari che si spostavano a Scansano, ricordano il colore e la personalità del vino prodotto in queste zone.
La denominazione Morellino di Scansano DOC è stata istituita nel 1978 e più di recente, nel 2007, la denominazione del Morellino di Scansano è diventata una DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita)…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di ottobre 2021 di Maremma Magazine (alle pagine 48-51), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI