Il futuro dell’energia rinnovabile, al tempo del Coronavirus

Il futuro dell’energia rinnovabile, al tempo del Coronavirus

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L’impatto della pandemia nei confronti dell’ambiente, del clima e dell’energia e, più nello specifico, nei confronti delle rinnovabili. Un tema interessante, che saremo sicuramente costretti ad affrontare nel post emergenza. Ne parliamo con Enrico Banchi, fondatore e CEO del Gruppo Società Elettrica Italiana

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L’impatto della pandemia nei confronti dell’ambiente, del clima e dell’energia e, più nello specifico, nei confronti delle rinnovabili: un tema interessante, che saremo sicuramente costretti ad affrontare nel post emergenza. Ne parliamo con Enrico Banchi, fondatore e CEO del Gruppo Società Elettrica Italiana, impegnato in prima linea da circa 20 anni nel promuovere, progettare e realizzare impianti eolici, fotovoltaici ed idroelettrici.

La transizione dalle fonti di energia tradizionali è oramai avviata, non ci sono dubbi su questo. Quel che, invece, adesso è in gioco, sono piuttosto i tempi e le modalità. Certo che l’Italia rispetto al resto del Mondo è un caso atipico da trattare a parte, basta solo dire che dal 2017 al 2019 siamo rimasti senza un decreto che incentivasse il settore con gravi ripercussioni sulla catena degli operatori che si sono ridotti in modo innumerevole. A livello globale sembrava che nulla potesse rallentare la corsa mondiale delle energie rinnovabili. Nulla, fino all’emergenza coronavirus, di cui oggi dobbiamo tenere conto. Secondo il mio parere personale, la crisi generale si ripercuoterà anche in modo molto accentuato sulle rinnovabili bloccando e rallentando i progetti di investimento, sia delle più grandi compagnie energetiche del mondo, sia delle medie e piccole compagini del settore, nonché dei privati. Le notizie di agenzie del settore sono già allineate in questo; ad esempio Bloomberg New Energy Finance ha messo mano alle sue previsioni sulla domanda globale di energia solare 2020, tagliando di quasi il 9% le aspettative, lasciando intendere che quest’anno sarà negativo anche per le installazioni fotovoltaiche globali dagli anni ‘80 a oggi…
Lo scenario energetico cui saremmo destinati a fine pandemia di coronavirus, secondo molti, è che le più grandi economie del mondo, travolte dalla recessione, decidano di tagliare gli incentivi a favore di energie pulite. Il timore è che bloccare progetti infrastrutturali e ricerche per contenere le emissioni di CO2 e favorire la transizione energetica potrebbe vanificare gli sforzi fatti e interrompere il trend positivo che era in atto da anni e che era indispensabile per raggiungere gli obiettivi fissati a livello internazionale…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul doppio numero speciale di maggio 2020 di Maremma Magazine (alle pagine 52-53), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI