La Maremma tra lockdown e voglia di ripartire

La Maremma tra lockdown e voglia di ripartire

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Dopo due mesi di chiusura totale, con un’attenzione massima alla salute pubblica, bisogna necessariamente guardare al futuro. Se lo spettro del Covid-19 mette in pericolo la vita delle persone, è importante ricordare che un’altra grande vittima di questa crisi è la nostra economia. Necessita, sempre di più, un programma (prudente) di ripartenza per salvare tutta la nostra comunità

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DI LORENZO MANTIGLIONI

Purtroppo, nonostante siano passati circa due mesi dal lockdown totale (o quasi) del nostro Paese, la situazione non pare volgere al meglio. Abbiamo compreso, ascoltando gli esperti del settore medico e la politica, che il Covid-19 è un nemico subdolo e, purtroppo, difficile da abbattere. Servono le cure, il vaccino e una struttura sanitaria potenziata ed attrezzata. Il cammino, dunque, è ancora lungo. Inoltre, come se non fosse già abbastanza, il virus si è fatto mattatore fatale di settori che vanno al di là della salute pubblica, come l’economia. Il mondo, il nostro mondo, quello del turismo e quel del commercio, in cui le nostre città e il Made in Italy hanno da sempre fatto da padroni e fornito ottimi risultati, sta soffrendo in maniera irricevibile. Ogni giorno l’idea che il Covid-19 esondi ben oltre la salute di tutti quanti noi, colpendo il lavoro e le certezze delle famiglie, è sempre più chiara. Serve uno Stato (decisamente con la “s” maiuscola) che faccia da argine. Serve una sorta di corpo unico, di squadra unita ed amalgamata, che comprenda le Regioni, le Province ed i Comuni (senza alcuna eccezione), forte del ribattere colpo su colpo di quella che potrebbe essere la più grande sciagura di questo secolo, almeno dal punto di vista del Belpaese.

In tutto questo quadro, complesso e contorto, in cui la salute di tutti è messa a repentaglio da un nemico invisibile che soffoca i polmoni, c’è la nostra Maremma. Una terra coraggiosa, vissuta da un popolo che nelle situazioni di difficoltà ha sempre dimostrato di avere una marcia in più, sia nell’animo che nell’impegno, che deve provare ad affrontare il futuro nel miglior modo possibile.
Il tema degli aiuti economici, del supporto ai più deboli (argomento rivendicato anche da papa Francesco), degli incentivi agli imprenditori e alle piccole e medie imprese, è il sale di ciò che saremo nei prossimi anni. È necessario, soprattutto ora che siamo in prossimità (speriamo!) della tanto attesa ‘Fase 2’, razionalizzare le strategie di ripartenza, comprendere dove intervenire ed accrescere la liquidità di chi vive, da sempre, nel settore del turismo e del commercio.
Il domani della Maremma, e così per tutta l’Italia, si gioca tutto in queste settimane in cui lo Stato deve essere una spalla fedele alla quale potersi appoggiare con fiducia.
Ed è questo il grande appello che emerge dalle nostre interviste. Una richiesta, doverosa e fondamentale, di chi rappresenta le Istituzioni e le categorie lavorative della nostra zona. Si tratta di indicazioni, di suggerimenti (più che fortemente consigliati), di bisogni necessari, che devono essere ascoltati e sviluppati nelle strategie governative – e non solo – delle prossime settimane.

Abbiamo rivolto le nostre domande, sempre relative alla situazione del Covid-19, anche a chi rappresenta le nostre istituzioni e associazioni di categoria…

  • RICCARDO BREDA, Camera di commercio di Grosseto e Livorno
  • LUCA AGRESTI, vicesindaco Comune di Grosseto
  • RICCARDO GINANNESCHI, assessore del Comune di Grosseto
  • GIOVANNI CASO, Confesercenti

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul doppio numero speciale di maggio 2020 di Maremma Magazine (alle pagine 15-19), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI