Enologia toscana, il settore vicino al collasso. Servono al più presto misure...

Enologia toscana, il settore vicino al collasso. Servono al più presto misure urgenti

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È un grido d’allarme accorato e quasi disperato quello che si leva all’unisono dal comparto enologico toscano per voce dei rappresentanti delle principali associazioni di categoria: Confagricoltura, Fedagripesca Confcooperative Toscana e A.VI.TO – Associazione Vini Toscani DOP e IGP. Tutti uniti in un coro che invoca urgenti misure per garantire la sopravvivenza delle aziende

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In Toscana la viticultura svolge un ruolo strategico, è un settore vitale dell’agricoltura e dell’economia regionale, con una presenza diffusa su tutto il territorio, alta intensità occupazionale e un importante indotto. La Toscana è fin dagli anni ‘70 uno dei motori trainanti della viti-vinicoltura italiana ed è ormai stabilmente parte del gotha enologico mondiale, ciò nonostante è importante ricordare che la viticoltura della Regione, come del resto quella di tutto il nostro Paese, è dominata da piccole imprese che dispongono di limitate risorse finanziarie e organizzative. Si tratta di un comparto certamente non in grado di sopportare senza alcun aiuto la crisi dovuta all’espandersi del Coronavirus in Italia e nel mondo…

Nella prima metà del mese di marzo le vendite di vino toscano attraverso i canali diversi dalla grande distribuzione (detti Horeca, ovvero quelli che riforniscono bar, ristoranti, alberghi, catering) hanno subito un calo del 90%. Il dato drammatico arriva anche dall’ultima rilevazione Nielsen. Nella GDO il vino ha subito un calo di vendite del 20%: ma quello dei supermercati è un canale distributivo che pesa soltanto il 30% per il vino toscano, venduto per il 70% attraverso canali diretti e Horeca.

Il risultato è il disastro del settore, come denuncia Francesco Colpizzi, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana. Confagricoltura chiede una moratoria di almeno 24 mesi sulle operazioni a lungo, medio e breve termine; occorre nuova finanza pari ad almeno la metà del volume di affari realizzato l’anno scorso, attraverso mutui trentennali garantiti dallo Stato e finanziamenti a 12/60 mesi assistiti dalla garanzia del vino dato in pegno. (…)

Sulla stessa lunghezza d’onda si colloca Ritano Baragli, vicepresidente Fedagripesca Confcooperative Toscana che, per spiegare la situazione della viticoltura messa in ginocchio dalla crisi economica derivante da Covid 19 usa la metafora che più gli si addice: “Il bicchiere è davvero mezzo vuoto e il problema è che sta rapidamente finendo”…

A tutela del comparto si è mossa anche A.VI.TO – Associazione Vini Toscani DOP e IGP. che riunisce tutta la Toscana del vino. L’associazione, presieduta da Francesco Mazzei, ha lanciato un appello alla Regione Toscana ed in particolare all’assessore all’Agricoltura, Marco Remaschi, sottolineando la necessità di attuare urgentemente interventi specifici per il settore che l’Associazione rappresenta e per garantire la sopravvivenza delle aziende…

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