Buriano, i dintorni e il legame inscindibile con il suo Santo Patrono...

Buriano, i dintorni e il legame inscindibile con il suo Santo Patrono Guglielmo

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È un viaggio tra le pieghe della storia, dove la realtà si contamina con la leggenda, quello che proponiamo questo mese alla scoperta degli angoli più nascosti della nostra incredibile terra. Un viaggio con partenza e arrivo in quel di Buriano, piccolo borgo del territorio del castiglionese, arroccato su un colle ad un’altezza di 184 metri con affaccio sulla piana di Grosseto e sul passato…

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DI DAVID BERTI

Un gruppo di case abbarbicato su un impervio colle mi sovrasta. Sembra sfidare le leggi della fisica, non precipitando giù a valle. Sorge come punta di scoglio in un mare verde di olivi e querce.
La forma e i colori degli edifici lo rendono simile a uno di quei paeselli che arricchiscono la scenografia dei presepi. Nel punto più alto svetta una rocca. Annuso l’aria per catturare l’essenza del luogo, di quella visione che incanta.
Mi alzo sui pedali per affrontare i tornanti che mi porteranno a Buriano, posto a un’altezza di 184 metri sulla piana di Grosseto. Vedo un falco roteare sopra la mia testa. Buon segno: ogni volta che questo formidabile rapace si mostra, qualche singolare coincidenza pare attendermi. Forse un incontro, penso. Forse solo una stupida fissazione, obietto. Alla fine della salita mi accoglie una Chiesa. È la pieve di Santa Maria Assunta risalente al 1302. Nonostante la sobrietà architettonica, l’anima vibra sollecitata dalla proporzione e dall’armonia delle forme. È stata costruita con blocchi di arenaria e trachite che alternano l’avana al bianco…
«Oggi, è la seconda domenica dopo Pasqua, ci sarebbe dovuta essere la processione al romitorio di San Guglielmo».
«Sì, ne ho sentito parlare» rispondo.
«Quindi conosci la storia di Guglielmo…».
«So che prima della conversione era stato un cavaliere francese appartenente alla famiglia ducale d’Aquitania. Per alcuni il duca stesso. Da giovane si dedicò ai tornei d’arme, alle battaglie, alla politica, alle belle donne, agli eccessi, ma anche alle arti».
«Fu scomunicato dal Papa Eugenio III, ma l’incontro con San Bernardo di Chiaravalle lo portò a un ripensamento della sua vita. Dopo aver compiuto i tre grandi pellegrinaggi medioevali, Santiago di Compostella, Roma e Gerusalemme, abbracciò un’esistenza solitaria, dedita alla preghiera, alla contemplazione immerso nella natura».
«Come arrivò in Maremma?».
«Fu Buriano, il mio paese, ad accoglierlo. Lascia che ti racconti…».

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di maggio 2021 di Maremma Magazine (alle pagine 44-48), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI