LE TRADIZIONI POPOLARI UNA RISORSA TURISTICA DA… GRIFONE D’ORO

LE TRADIZIONI POPOLARI UNA RISORSA TURISTICA DA… GRIFONE D’ORO

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TRADIZIONI

LE TRADIZIONI POPOLARI UNA RISORSA TURISTICA DA… GRIFONE D’ORO

Ma le tradizioni popolari e nel caso specifico quelle che più ci caratterizzano, quali ad esempio il Maggio ed il canto in ottava rima possono essere viste come attrazioni anche in chiave turistica e soprattutto possono concorrere a creare sviluppo economico?

Noi riteniamo che la risposta a questa domanda debba essere affermativa proprio perchè la cultura popolare, che ha contribuito a dare un’identità così particolare al territorio maremmano, è un qualcosa di specifico che ormai è connaturato con la nostra stessa essenza e ci contraddistingue quasi al pari delle nostre bellezze caratterizzate da spazi incontaminati, da siti archeologici, da parchi tematici e da insediamenti artistici… senza trascurare la filiera dei prodotti agricoli e la tipicità della nostra enogastronomia.

E dunque proprio perché divenuto tratto distintivo di questa terra crediamo che le tradizioni ed in questo caso la poesia estemporanea non possa che essere vista come risorsa anche dal punto di vista turistico. Basterebbe che le associazioni culturali e le aziende che operano in questo settore dialogassero tra loro e concorressero, con le loro offerte, a creare le condizioni necessarie per far conoscere le manifestazioni più caratteristiche della tradizione locale, così come succede per i prodotti tipici o per i luoghi caratteristici.

Eventi come quello di Ribolla insieme alla manifestazione di Pomonte (organizzata dalla Lega Italiana di poesie estemporanea) potrebbero essere promossi attraverso pacchetti turistici ad hoc come momenti per entrare in contatto con una cultura immateriale che permea questo angolo di Toscana ormai da generazioni.

Ma c’è di più. Per tutte queste ragioni pensiamo che la Poesia estemporanea meriterebbe qualcosa di speciale, ovvero un riconoscimento formale come ad esempio potrebbe essere il Grifone d’Oro, la massima onoreficenza conferita dalla città di Grosseto ormai dal 1957. Sarebbe una dimostrazione del fatto che andiamo fieri di certe peculiarità della nostra identità culturale al punto da riconoscerle ufficialmente e premiarle.

È troppo? Crediamo di no. La Maremma che piace è anche questa.

(Corrado Barontini e Celestino Sellaroli)