Storie di misteri, maledizioni e jatture nella Sovana etrusco romana

Storie di misteri, maledizioni e jatture nella Sovana etrusco romana

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Magie, maledizioni, jatture, riti strani finalizzati a portare il male non sono pratiche solo dell’oggi, ma a quanto pare erano particolarmente in voga anche in epoche passate ed in particolare al tempo degli Etruschi e dei Romani. E pure qui da noi, nel cuore della Maremma Toscana. Come dimostra la “maledetta” storia d’amore tra Zertur e Velia…

Tantissimi gli esempi e le forme di magia e riti apotropaici adottati nel periodo greco-romano per allontanare il malocchio o indirizzarlo ad altre persone…

di Riccardo Pivirotto

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Gli studi dell’Ottocento sulla Maremma antica
La Maremma è una terra singolare, ricca di emergenze archeologiche conosciute e da scoprire, che hanno influenzato noi e storicamente una nutrita cerchia di archeologi e studiosi che si affacciarono nel diciannovesimo secolo nella Maremma collinare.
Tra questi il disegnatore inglese Samuel James Ainsley. Precursore di una schiera di artisti venuti in Italia per ammirare le nostre bellezze archeologiche e naturalistiche, egli si spinse nel 1843 all’interno dell’incontaminata e ignota necropoli etrusca di “Suana”, dove – illuminato dalla presenza storica dei monumenti funebri – eseguì numerosi rilievi artistici delle tombe monumentali, descrivendo minuziosamente la Tomba Pola, la Tomba del Tifone e la Tomba della Sirena, nominata all’epoca “Tomba della Fontana”.

(…)

L’AMPIO SERVIZIO E’ PUBBLICATO NEL NUMERO DI LUGLIO 2016 DI MAREMMA MAGAZINE

Foto B - 2016