
Voleva essere un duro Lucio Corsi, ma in realtà è riuscito nell’intento di farsi amare e di conquistare il cuore di tutti con la sua dolcezza e la sua semplicità. Sul palco del 75esimo Festival di Sanremo il cantautore di Vetulonia ha regalato tante emozioni, classificandosi al secondo posto e ricevendo anche il Premio della critica “Mia Martini”
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DI SUSANNA GUALTIERI
La Maremma è terra di autenticità, di semplicità e di forza. Da questa terra, e precisamente da Vetulonia, frazione di Castiglione della Pescaia, nasce e cresce un talento unico, quello di Lucio Corsi. Il cantautore maremmano ha strabiliato tutti alla 75esima edizione del Festival di Sanremo, qualificandosi al secondo posto, portando sul palco non solo il suo indiscutibile talento, ma anche la sua Maremma.
Lucio non è un artista come gli altri: il suo stile fuori dagli schemi, il suo modo di raccontare il mondo e la vita con leggerezza e profondità, lo fanno emergere e riflettono in tutto e per tutto la semplicità e la bellezza della sua terra d’origine. Chi lo conosce sa che il suo legame con questa terra è autentico e profondo, quasi viscerale. Nei suoi testi e nelle sue melodie, Vetulonia e la Maremma vivono sempre: lui stesso la descrive come un “Far West” poetico, di cui canta i colori, i profumi e le atmosfere.
La sua musica abbraccia chi l’ascolta, così come Lucio, che è una di quelle persone così limpide, pulite e schiette che rimangono impresse al primo colpo…