Grosseto si avvicina… al Parco della Maremma

Grosseto si avvicina… al Parco della Maremma

5384
0
CONDIVIDI

Sono oltre undici i milioni di euro che saranno investiti nel grande progetto di riqualificazione urbana che la Giunta del Comune di Grosseto ha deliberato di recente. Un intervento complesso e multisettoriale che cambierà per sempre, ed in meglio, il volto di Roselle.
Emergenza abitativa, nuove povertà, disagi nell’accessibilità ai servizi, dinamiche demografiche legate all’immigrazione, limitate opportunità sociali e culturali, accessibilità dipendente dal traffico su gomma, insufficiente decoro urbano, caratterizzano l’ambito d’intervento. Il Comune interverrà qui per ricostituire un sistema di relazioni e generare nuove qualità urbane.
Il piano, articolato in interventi con finalità sociale, turistica e culturale, concorrerà al Bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul “Programma straordinario di interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”. A fine novembre, l’esito della gara.
Tra gli interventi in cantiere ne segnaliamo tra gli altri due molti importanti anche dal punto di vista turistico.
Il primo è la Pista ciclabile Stazione/Ponte Ombrone (Loc. la Barca). Il Comune di Grosseto con un impegno di spesa complessivo di un milione e 600mila euro ha predisposto un progetto di fattibilità dedicato alla realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile in grado di collegare la stazione ferroviaria al futuro ponte sull’Ombrone in località La Barca. La lunghezza del tracciato sarà di circa dieci chilometri e toccherà piazza stazione, poi vie Mameli, Sonnino, Meda, Moro, Del Sarto, Sordi.
Il secondo intervento è invece il Ponte pedonale e ciclabile sul fiume Ombrone (Loc. La Barca), l’opera destinata a unire le due sponde del fiume all’altezza della località La Barca. L’infrastruttura permetterà di raggiungere in condizioni di comodità e sicurezza anche le frazioni turistiche di Alberese e Marina di Alberese all’interno del Parco della Maremma. Il costo del progetto è di un milione e 800mila euro.
Felice per queste previsioni si è mostrata ovviamente anche Legambiente che ha manifestato la propria soddisfazione per bocca di Angelo Gentili e Fabio Tognetti. “Riprendere e continuare il progetto ciclabile che unisca Grosseto al Parco della Maremma – hanno detto i due – non è solo strategico ma anche fondamentale per incentivare la mobilità dolce. Il percorso era stato pensato proprio grazie ai suggerimenti di Legambiente e Fiab Grossetociclabile che, preoccupate dal fatto che il ponte potesse divenire una ‘cattedrale nel deserto’, avevano evidenziato la necessità di collegarlo alla città attraverso un tracciato che fosse al contempo attrattivo, sicuro ed economico. Per questo, diventava strategico utilizzare percorsi già esistenti e in particolare il tracciato dell’argine del Fiume Ombrone”.
“Collegare il ponte ciclopedonale sull’Ombrone a Grosseto – hanno aggiunto Angelo Gentili e Fabio Tognetti – è senza ombra di dubbio una decisione molto importante per il nostro territorio, che darà forte impulso al turismo e alla mobilità dolce. La città avrebbe la sua connessione naturale con il Parco della Maremma e sarebbe collegata con un percorso utile e suggestivo alla Ciclovia tirrenica. È evidente che, se queste infrastrutture verranno realizzate, la nostra città diventerà sicuramente una meta importante per il cicloturismo”.
Per superare la difficoltà del complesso attraversamento della ferrovia, che interseca l’argine proprio a sud della città, Legambiente aveva suggerito di sviluppare un percorso che, partendo dalla ciclabile di Gorarella, attraversasse il quartiere del Casalone e, proseguendo nella campagna, raggiungesse l’argine a valle della ferrovia. Questa idea era stata accolta con entusiasmo dalla precedente amministrazione, poiché oltre a risolvere il problema dell’attraversamento della ferrovia, avrebbe contribuito a migliorare la mobilità cittadina, permettendo il collegamento ciclabile del quartiere del Casalone, altrimenti pericoloso da raggiungere in bici. In sostanza, con una sola infrastruttura, sarebbero stati risolti due problemi.

News - Ponte sull'Ombrone