Un omaggio ai lettori di Maremma Magazine a firma di Alfio Cavoli,...

Un omaggio ai lettori di Maremma Magazine a firma di Alfio Cavoli, per tenere viva la memoria

133
0
CONDIVIDI

Con questo numero di Maremma Magazine i lettori hanno trovato in allegato un omaggio: si tratta del Nuovo Bianciardino edito da l’Associazione Strade Bianche dei Libri di Stampa Alternativa intitolato «La terra lavoratela solo con la zappa». Il libriccino ha trasferito su carta la relazione tenuta dallo scrittore mancianese in occasione della mostra Documenti delle lotte contadine nel Mancianese (1904-1908) nel lontano ottobre del 1977. L’intento dell’operazione? Tenere viva la memoria…

****

DI DANIELA CAVOLI

La memoria traccia dei segni indelebili nel modo di sentire, di interpretare l’esistenza se vive con noi, tra noi, negli atti quotidiani. Grillo parlante e mangiafuoco, può spronarci ad alimentarla affinché diventi non un prezioso orpello da utilizzare per promuoversi, ma, piuttosto, la delicata infrangibile traccia da trasmettere a chi vuol recepirla per crescere. Così facendo è memoria viva… È il lettore che, immaginando, colora il passato.
Adolfino – Lorenzo Adolfo Denci – finché un bombardamento nel 1944 non lo ha seppellito sotto il tufo dirotto del proprio paese natale, ha realizzato un ritratto profondamente aderente alla realtà dell’animo maremmano. Articolato tra i contrasti della povertà, rappresentativo del vivere quotidiano, muto, ma urlante la condizione umana dei nostri antenati, sarà eterna guida a partire dalle sue fotografie per non incorrere nell’errore di essere sopraffatti da testi sciatti di qualche leguleio seduto dall’altra parte del tavolo dell’esistenza.
La sua e nostra eredità l’ha voluta raccogliere anche Alfio Cavoli che, però, nell’epoca in cui l’ignoranza incominciava a poter essere relegata in un angolo dallo studio, ha deciso di non fermarsi a guardare. Ha deciso di perlustrare luoghi, di infilarsi e frugare in disordinati archivi quasi mai aperti al pubblico; ha fatto saltar fuori dalle carte le vere storie dei briganti, sapientemente imboscate di nuovo alla sua morte perché deleterie per l’immagine che si vuole dipingere della Maremma di oggi; ha fatto riemergere la storia reale dal poco e persino dall’apparente nulla di documenti destinati a marcire tra le grinfie di qualche scaffale odorante di muffe ben nutrite dalla polvere antica dedicando il proprio lavoro soprattutto a soddisfare la comprensione di chiunque desiderasse avvicinarvisi e, per non lasciare nulla d’intentato, ha incominciato a scrivere nella cronaca di uno sparuto quotidiano locale, poi sulle pagine di periodici a tiratura regionale e nazionale…
Nel Nuovo Bianciardino «La terra lavoratela solo con la zappa», quella storia riporta le gesta di un gruppo di indomiti affamati mancianesi in un periodo – ultimi anni del XIX e primi del XX Secolo – in cui la ribellione per potersi guadagnare almeno un po’ di pane quotidiano era un dovere e si mischia alla attualizzazione che il conferenziere compie parlando del 1977. Il nostro più recente passato…
L’editore di «Maremma Magazine» Celestino Sellaroli ha accolto la proposta permettendo all’Associazione Strade Bianche dei Libri di regalare ai lettori di questa rivista una copia del Nuovo Bianciardino di Alfio Cavoli.
Il curatore, sia de «La terra lavoratela solo con la zappa», sia dell’agostana antologia presto online, e l’editore di entrambi, ringraziano augurando buona lettura!

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di aprile 2023 di Maremma Magazine (alle pagine 20-22), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI