Storie di ossa senza pace, ovvero reliquie sacre medievali in alta Maremma

Storie di ossa senza pace, ovvero reliquie sacre medievali in alta Maremma

728
0
CONDIVIDI
Massa Marittima, Cattedrale di S. Cerbone

Il culto delle reliquie, il loro commercio nei secoli, i loro poteri, sono da sempre oggetto di studi e approfondimenti non sempre convergenti e spesso ammantati da lampi di fede, frammisti a leggenda o anche a superstizione. Nell’alta Maremma “ossa senza pace” furono quelle dei due vescovi di Populonia san Regolo e san Cerbone

****

DI MASSIMO SOZZI

“Ossa senza pace” è il curioso titolo di un interessante libro scritto da James Bentley sulla storia delle reliquie sacre e profane dall’antichità ai giorni nostri, edito in Italia da SugarCo Edizioni nel 1985. Nel testo l’autore effettua un’analisi molto approfondita di quelle che sono state le origini del culto delle reliquie, del loro commercio nei secoli, dei loro poteri, asserendo che alla base di tutto ci sia sempre stata, come ovvio, una buona dose di superstizione. Sembra che per quanto riguarda quelle sacre, siano state proprio le spoglie dei primi martiri cristiani a iniziarne la tradizione del culto, tanto che molti di loro erano più contesi da morti che da vivi. In un primo momento le loro ossa vennero sepolte e venerate ma, ben presto, furono riesumate e fatte a pezzi per essere trasmesse ad altri luoghi di culto cristiano. Infatti, fin dalla fine del III secolo dopo Cristo la gente iniziò a vedere nelle ossa dei santi dei veri e propri talismani da tenere e custodire privatamente e al tempo dell’imperatore Valentiniano III i vescovi e i sacerdoti erano addirittura considerati dei veri e propri predatori di tombe. Uno dei primi martiri ad essere oggetto di questo tipo di attenzione da parte dei cristiani fu proprio Santo Stefano protomartire…

Lucca, Cattedrale di S.Martino. Lunetta con il martirio di san Regolo

Nell’alta Maremma “ossa senza pace” furono quelle dei due vescovi di Populonia san Regolo e san Cerbone. Don Vittorio Burattini afferma che motivo dell’associazione dei due santi nella leggenda «dovrebbe essere stato il ricordo della prossimità delle tombe, all’interno della medesima cattedrale populoniese». In seguito, quando la sede episcopale si spostò da Populonia alla Val di Cornia, le spoglie mortali di san Regolo furono traslate nel Distretto Cornino…

Massa Marittima. Arca di San Cerbone (Goro di Gregorio, 1324)

Le spoglie di san Cerbone, come ritenuto da molti studiosi, furono invece traslate a Massa di Maremma, l’odierna Massa Marittima, più tardi, in seguito al trasferimento della cattedra episcopale, e qui gli fu intitolata la cattedrale che ancora oggi porta il suo nome…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di novembre 2020 di Maremma Magazine (alle pagine 90-92), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI