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SEI, azienda leader nel settore delle energie rinnovabili ed ora anche nell’edilizia con il progetto Casa Futura!

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Per lo spazio “Aziende al Top – Storie di imprese e di imprenditori di Maremma”, questo mese parliamo della S.E.I. – Società Elettrica Italiana, azienda leader in materia di energie rinnovabili (eolico, fotovoltaico ed idroelettrico) che negli ultimi anni è entrata nel settore edilizio ed abitativo delle Green Building per integrarlo con la domotica e le energie rinnovabili

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Dal 2016 all’agosto 2019 il mercato delle rinnovabili è stato “bloccato” dall’assenza di incentivazione, un vuoto che ha causato notevole rallentamento del settore. Poi pochi giorni prima della caduta del Governo Giallo Verde in agosto è finalmente uscito il Decreto FER che, vista la riduzione degli incentivi e l’aumento delle pratiche burocratiche, non è e non sarà un grande veicolo di rilancio del settore, ma almeno dà agli operatori dei punti di riferimento per i prossimi tre anni, con la necessità che diventa “virtù” di fare economie, risparmi ed efficienza nei progetti al fine di renderli compatibili con il nuovo quadro di incentivazioni, ma anche di andare oltre gli stessi e vedere un prossimo futuro per le rinnovabili non più legato agli incentivi ma alla cosiddetta Grid Parity o Market Parity che dir si voglia, ovvero la possibilità di vendere energia prodotta sul mercato al prezzo corrente o tramite contratti di medio lungo periodo con trader professionali.
Per tutte le aziende oggi, ma ancor più per il Gruppo S.E.I. con sede a Grosseto e Firenze, è importante avere anche una Mission e dei Valori da condividere con la società nella quale si confronta o meglio con il “Mercato” e la sfida di stare sul mercato senza incentivazioni è stata raccolta!
S.E.I. Società Elettrica Italiana, azienda leader nel settore delle energie rinnovabili ha preso a cuore il settore edilizio ed abitativo partendo dal fatto che in periodi di crisi il migliore investimento è nel proprio “nido”, nella propria casa dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo ed attività umane. L’intento del progetto “Casa Futura” è quello di applicare le esperienze delle energie rinnovabili e della domotica al settore abitativo coniugandole con le possibilità offerte da nuovi materiali costruttivi ed impiantistici.
Il progetto Casa Futura è sviluppato da Mubiz Energy Management, società del gruppo S.E.I. holding, dedicata alla progettazione e realizzazione di interventi nel settore edilizio. Di come sta evolvendosi questa attività in questi ultimi anni ne parliamo con i vertici di SEI Società Elettrica Italiana, Enrico Banchi presidente e Fulvio Santagati direttore tecnico.

Due parole sulla realtà aziendale.

Enrico Banchi: «Il nostro motto è da sempre: “Proteggere la Terra dovrebbe essere lo scopo principale di ogni uomo moderno” (Albert Einstein). Ogni anno che passa sempre più persone si convincono, giustamente, che i cambiamenti climatici sono antropici e l’umanità sta velocemente distruggendo e in modo sconsiderato le risorse energetiche del pianeta rendendolo sempre più inabitabile con gravi danni che fanno male anche alla salute umana.
Veniamo da quasi 3 anni di assenza di incentivazione al settore delle rinnovabili, una cosa paradossale visti gli intenti che le comunità internazionali e nazionali portano avanti, così di necessità abbiamo dovuto fare virtù cercando di individuare settori e opportunità che non necessitano di incentivi pubblici per essere sostenibili economicamente e finanziariamente. L’azienda, negli ultimi anni ha pertanto consolidato la propria presenza in Italia in alcuni segmenti medi del mercato (eolico, idroelettrico, fotovoltaico) con impianti di produzione non più necessariamente legati agli incentivi sviluppando anche per alcune società e fondi programmi di investimento in tale direzione. Stiamo trattando nuove forme di sostegno ai programmi aziendali tramite ricorso alle forme di Crowd Founding e di Venture Capital dove sta aumentando in modo esponenziale l’attenzione al settore delle rinnovabili e presto avremo delle novità in tal senso. Ma in ogni caso il valore della nostra Azienda sta nel capitale umano, il nostro Staff è il vero “capitale” della Società, uno Staff disposto a mettersi costantemente in gioco ed affrontare la “sfida energetica” di questi anni».

Perché è nato il progetto Casa Futura?

Enrico Banchi: «L’esigenza dell’azienda negli ultimi anni era da una parte di diversificare e sfruttare le competenze tecniche e gestionali di cui disponiamo, il mercato delle rinnovabili è rimasto senza incentivi troppo a lungo ma più che altro il mercato ha percepito questa assenza come impossibilità di investire o comunque non opportunità di investire, invece esistono nel settore idroelettrico, fotovoltaico e eolico delle possibilità a prescindere dagli incentivi tutto sta a indagare approfondire e sviluppare adeguatamente i progetti. Inoltre nel guardare al settore edilizio e alla sua evoluzione degli ultimi anni ci siamo resi conto che si parla di case di legno, di case di paglia, di prestazioni energetiche dei fabbricati, di nuovi materiali e di bioedilizia, di case passive, di domotica a servizio del risparmio ed efficienza energetica ma nessuno fino ad oggi nel settore Green Building ha effettivamente coniugato (sia parlando di nuovo che di ristrutturazioni) le possibilità di produzione e gestione di energia elettrica a servizio sia delle esigenze dell’edificio sia al servizio della rete esterna allo stesso creando il presupposto che un fabbricato possa diventare anche produttivo in termini energetici ed economici».

Come è nata l’idea di realizzare la casa del futuro?

Fulvio Santagati: «Ho iniziato a studiare il progetto casa 100K dell’architetto Mario Cucinella che nel 2008 con gli incentivi del fotovoltaico idealizzava una casa che si autopagava con l’incentivo alto e il bonus bioedilizio. Così ho iniziato a capire il funzionamento del fotovoltaico unito alle case in prefabbricato, conseguendo il duplice vantaggio da un lato di realizzare abitazioni con il massimo comfort energetico e dall’altro di utilizzare una fonte rinnovabile per ripagarsi una casa dove abitare. L’esperienza poi si è centrata in maggior parte sulla casa come luogo di dimora da rendere economica dal punto di vista del risparmio nel senso della gestione delle spese delle bollette; nel tempo il concetto si è esteso anche al fabbisogno termico, al recupero e conservazione delle acque meteoritiche, all’accumulo dell’energia elettrica e termica e alla miglior gestione, all’impiego di materiali tradizionali ed innovativi integrando il tutto con la domotica che in questi anni ha ridotto prezzi e fatto passi da gigante nelle soluzioni per il settore edilizio».
Chi si avvicina oggi al mondo della edilizia con questo spirito?
Fulvio Santagati: «I privati con disponibilità economiche sono i più dinamici, soprattutto nelle nuove costruzioni, mentre sulle ristrutturazioni ancora non c’è grande attenzione. Le aziende sono sempre più attente agli edifici ed uffici dove svolgono la propria attività per tenere sotto controllo i costi di gestione e valorizzare l’immobile. Per i privati invece la casa non può essere vista come mero investimento finanziario, ma come un investimento per la famiglia, un luogo dove passare la propria vita; essenzialmente sono persone giovani sotto i 40 anni i più interessati a valorizzare la propria abitazione, che percepiscono in modo forte la necessità di pensare, in un contesto di cambiamenti climatici, in modo lungimirante al futuro e quindi a Casa Futura…».

Quali sono le principali difficoltà?

Fulvio Santagati: «Nel 2009 quando parte agli albori il progetto, esisteva una barriera concettuale e mentale che ora sembra pian piano essere superata grazie al fatto che le persone sono sempre più coscienti del grave rischio che incombe sul nostro Pianeta per lo sfruttamento delle energie fossili e del nucleare. L’idea imperante negli ultimi 50 anni era
quella di avere una casa in mattoni e cemento, una struttura duratura da rivalutare nel tempo, concetto che lasciava poco spazio ad altre prospettive. Ora si è capito che quel genere di casa non si rivaluta, anzi… e che la prospettiva può essere solo Casa Futura, una casa da vivere, ma anche da gestire in modo che non rappresenti solo un costo».
Quale soluzione ora si propone nella nuova costruzione o per una importante ristrutturazione?
Fulvio Santagati: «Tutto deve nascere dal concetto di costruire una casa su misura, che sia specchio del proprio essere e oggi la gente vuole soluzioni semplici e che siano eco-sostenibili. Vuole soluzioni che facciano risparmiare nelle bollette e le manutenzioni, ma allo stesso tempo vogliono tenersi al passo con impianti fotovoltaico, cogenerazione, microeolico, domotica e impiantistica studiata nel dettaglio. Ci sono anche nuove esigenze sulla sicurezza e sull’impiego di risorse locali di cui tener conto, sono sempre più gli eventi catastrofici che possono lasciare le abitazioni senza energia elettrica, senza acqua ecc. e questo oggi si può risolvere in anticipo. In questo ambito (quello dell’impiantistica riscaldamento, acqua, sanitario e riscaldamento) occorre orientare e far capire che in una casa ben isolata è possibile realizzare impianti semplici e gestibili con la domotica anche da remoto con semplici soluzioni.
Rispetto a 10 anni fa i costi si sono contenuti e alla fine non si spende di più rispetto ad una abitazione tradizionale, basta spendere meglio nella progettazione iniziale e si risparmia dopo nella realizzazione finale e nella successiva gestione. In altre parole tutto si può sintetizzare in tre principi: il primo di carattere economico, il secondo di carattere sociale e il terzo di tipo energetico».

Quale soluzione offre Casa Futura in vista del cambiamento sulla mobilità verso l’ibrido ed elettrico?

Fulvio Santagati: «Si è appena avviata una rivoluzione “copernicana” sotto questo profilo, aumenteranno i consumi elettrici e l’energia salirà di prezzo al dettaglio e all’ingrosso nei prossimi 5- 10 anni, molto dovuto alla trasformazione della mobilità verso l’elettrico, a maggior ragione Casa Futura è indispensabile per poter produrre appunto “in casa” l’energia per ricaricare i propri mezzi nel futuro una energia da produrre di giorno, da accumulare e impiegare di notte per ricaricare in tranquillità anche la vettura, il motorino elettrico. Pensi che già da tempo nei nostri preventivi fotovoltaici mettiamo sempre la wall box o la colonnina di ricarica come opzione. Abbiamo un nostro prodotto marcato ED+ che facciamo produrre in Polonia ad un prezzo competitivo con certificazioni e qualità Europea».

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Il Gruppo S.E.I.

S.E.I., Società Elettrica Italiana è nata nel 1999. Fin dall’inizio operante nel settore della consulenza energetica, si è sviluppata e strutturata implementando la progettazione e nello sviluppo tecnico amministrativo e finanziario dei progetti. Negli ultimi anni ha inoltre avviato attività di realizzazione diretta di impianti di generazione energia elettrica come general contractor.
La S.E.I. Holding ha spostato la propria sede a Firenze che è divenuta centro direzionale e sede legale, mentre a Grosseto permangono le attività tecniche e di sviluppo e gestione di alcune Società Operative del Gruppo.
Il Gruppo S.E.I. si avvale della collaborazione in partnership di primarie società ad alta tecnologia, sia per la produzione di energia elettrica che per l’impiego ed ottimizzazione ambientale energetica, nonché di alcune collaborazioni universitarie, associative e enti impegnati nel settore delle Energie Rinnovabili.
S.E.I. HOLDING raggruppa ad oggi tutte le partecipazioni aziendali operative, le società di Scopo, gli impianti e le attività immobiliari del gruppo.
Il CDA è attualmente composto dal Presidente Dr. Enrico Banchi, Vicepresidente Dr.ssa Isabella Silenzi, Direttore Tecnico Ing. Fulvio Santagati.

Siti Internet:
www.societaelettricaitaliana.it
www.seiholding.it
www.wind-engineering.it
www.aktis.it
www.mubiz.it
www.elektraenergyproject.it