Quando la Maremma riuscì a sconfiggere una terribile piaga: la malaria

Quando la Maremma riuscì a sconfiggere una terribile piaga: la malaria

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In piena emergenza coronavirus, che ha cambiato radicalmente le nostre vite, parliamo di una piaga che in epoche lontane ha condannato la Maremma per un lunghissimo periodo, ovvero la malaria. Un flagello da cui questa terra si è affrancata, grazie all’opera di bonifica iniziata con i Lorena e completata agli inizi del Novecento nel primo dopoguerra. Questo per dire che ne abbiamo passate tante, supereremo anche il Covid-19…

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DI CRISTINA CHERUBINI

“Sia maledetta maremma e chi l’ama”: questi i versi della famosa canzone “Maremma amara” che riecheggia nell’animo dei Maremmani e non solo dai primi anni dell’ottocento. La Maremma ha fin dagli albori rivelato un grande senso di adattamento ed una forza spirituale spropositata, non si è mai arresa di fronte alle difficoltà, celando in sé risorse inestimabili, pronte ad essere rivelate a coloro che con coraggio e passione, si fossero impegnati per risanare le sue condizioni. Conformazione paludosa, carenza infrastrutturale, difficoltà negli scambi commerciali e nella comunicazione, una popolazione scarsa e vessata da mortali pestilenze: questo era sommariamente il quadro che il territorio maremmano offriva nel settecento. “A me mi sembra una maremma amara” (come ancora recita la canzone) una vasta distesa paludosa, pullulante di zanzare e odori nauseabondi, ove il passaggio spesso obbligato delle persone, portava paura e preoccupazioni alle famiglie e costringeva i viandanti a ridurre al più breve tempo possibile la loro permanenza in un luogo maledetto…

In Maremma nel 1862 circa il 40% della popolazione era affetta da malaria, ma tale situazione fu debellata grazie alla compresenza di due fattori: la scoperta del chinino e l’opera di bonifica attuata dagli Asburgo-Lorena…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di maggio 2020 di Maremma Magazine (alle pagine 60-62), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI