Pitigliano, un borgo magico per tutte le stagioni. E in estate ancora...

Pitigliano, un borgo magico per tutte le stagioni. E in estate ancora di più!

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La Maremma è bella tutta. Ma ci sono luoghi che incantano ancora di più. Uno di questi è sicuramente Pitigliano, borgo dell’entroterra collinare, arroccato su uno sperone tufaceo, con un fascino tutto particolare, bello da scoprire in ogni stagione dell’anno ed in particolare nel periodo estivo quando si anima di un’infinità di eventi, di tutti i generi e per tutti i gusti

La bellezza di un luogo si può misurare anche dalla capacità di essere attraente in tutte le stagioni. Tra le tante qualità che possiede, Pitigliano può annoverare anche questa straordinaria caratteristica visto che la Città del Tufo ha un fascino particolare in ogni periodo dell’anno coniugando molto bene una serie di iniziative che si adattano in base alle varie stagioni e che può avere molteplici proposte di intrattenimento adatte alle esigenze più disparate.
Sembra quasi che Pitigliano sia un luogo camaleontico riuscendo a rimanere sempre uguale seppure ispiri sensazioni diverse in base alla stagione in cui viene visitato. In autunno il richiamo alla natura va a braccetto in maniera automatica con la vendemmia e la raccolta delle olive che poi sfociano nella produzione di vino e olio, prodotti tipici di Pitigliano che attirano un gradimento del pubblico in costante ascesa.
L’inverno regala magie nel periodo natalizio mentre in altri periodi è possibile gustarsi l’andamento lento del tempo che scorre come una volta dove i rintocchi dell’orologio non rappresentano l’ansia di correre verso i tanti appuntamenti che ci attendono nella vita frenetica di tutti i giorni bensì rappresentano la gioia di gustarsi quei momenti dove restare “a veglia” è una straordinaria regola quotidiana e quindi a chi non è più abituato a simili rapporti umani sembra di tornare a ritroso nel tempo.
Un appuntamento che può rendere bene l’idea di questo spirito è la notte dell’Epifania quando andare “a cantare la Befana” è una tradizione che risale alla notte dei tempi e che i giovani e meno giovani del posto continuano a esercitare con immenso entusiasmo.
Poi c’è la primavera il cui inizio a Pitigliano è scandito da una data ben precisa, il 19 marzo, è questo il giorno della torciata di San Giuseppe, manifestazione unica nel suo genere che compie il miracolo di mettere d’accordo la ricorrenza religiosa con il rito pagano in cui il grande falò “all’invernacciu” deve servire di auspicio verso la bella stagione.
La festività di San Giuseppe è anche l’occasione per celebrare i tanti artigiani di Pitigliano, in particolare i falegnami ma questa ricorrenza è ormai la festa degli artigiani che arricchiscono Pitigliano con le loro creazioni.
Si arriva quindi all’estate, ovvero la bella stagione che come da tradizione a Pitigliano arriva un po’ in sordina per poi esplodere in tutto il proprio splendore verso la fine di luglio e successivamente sbalordire ad agosto con una serie incredibile di iniziative adatte a tutti i gusti e proponendo soluzioni valide per qualsiasi tipo di preferenza.
Anche l’estate ha alcune date ben precise, di solito dopo una decina di giorni da ferragosto – quest’anno dal 22 al 24 agosto – la Festa della Contea offre l’impressione autentica di tornare come per magia indietro nel tempo e quando la manifestazione volge al termine subentra quel senso di malinconia di dover tornare ai giorni nostri. Quest’anno la festa rientra nel calendario delle iniziative collegate al progetto “Le vie dei Medici” volto a celebrare il quinto centenario della nascita di Cosimo I De’ Medici (1519-1574), primo Granduca di Toscana.
Il congedo dall’estate arriva nel fine settimana a cavallo tra agosto e settembre in cui la manifestazione Settembre Divino, conosciuta anche come festa delle cantine, è ormai diventata un appuntamento cult per tutti coloro che vogliono riscoprire una antica tradizione vivendo il borgo di Pitigliano nella propria interezza. Questa manifestazione è praticamente il saluto all’estate che Pitigliano effettua ormai da molti anni dove ogni singola cantina sfoggia il proprio estro, il proprio stile e la propria classe.
Un aspetto da non sottovalutare è che le varie iniziative che vengono allestite e organizzate sono rivolte congiuntamente ai turisti e agli stessi pitiglianesi che partecipano con slancio ed entusiasmo nell’ottica di vivere in pieno le qualità del loro paese. Questo fatto non è affatto da sottovalutare perché proprio lo stile di vita dei pitiglianesi piace particolarmente perché i cittadini di questo stupendo borgo hanno la naturale capacità di integrarsi in maniera naturale con chi vive la vita del paese, sia che lo si faccia in maniera permanente o sia che viva a Pitigliano solo temporaneamente. Infatti visitare Pitigliano non significa soltanto restare estasiati dagli imperdibili scorci oppure farsi catturare dai molteplici spazi culturali che offre ma per comprendere Pitigliano è fondamentale parlare con gli abitanti di questo luogo e in questo caso non sarà difficile percepire la loro spontaneità che trasmette una spiccata e naturale simpatia. Ovviamente se il dialogo avviene intorno a una tavola imbandita il feeling si instaura immediatamente perché quella che ormai viene comunemente definita enogastronomia a Pitigliano è un arte sempre esistita e particolarmente gradita.
Inoltre Pitigliano ha un’altra immensa qualità che è quella di provare a resistere al generale calo demografico con una gioventù numerosa e ricca di entusiasmo, non a caso il sindaco Giovanni Gentili rappresenta perfettamente le giovani generazioni avendo compiuto da poco 30 anni e quando è stato eletto era tra i sindaci più giovani d’Italia.
Il primo cittadino di Pitigliano esprime il suo parere sulle straordinarie potenzialità del suo paese: “I pitiglianesi sono molto attaccati alle loro tradizioni e questo aspetto spesso comporta il fatto che il ricambio generazionale non diventi un problema insormontabile. In tal senso penso alla torciata di San Giuseppe e ai tanti ragazzi che si propongono il 19 marzo per essere torciatori, oppure alla festa delle cantine che coinvolge molti giovani ma è prevalentemente un appuntamento multi generazionale sia per chi la organizza e sia per chi ci partecipa come ospite, ma anche eventi di cultura come la festa della Contea sono una forte calamita di attrazione per i pitiglianesi di tutte le età. Questo aspetto rende il nostro paese vivo e in continuo fermento e questa caratteristica viene notata dal turista più attento e genera una immagine positiva sul paese”.
Seguendo questo ragionamento il sindaco Giovanni gentili aggiunge: “A Pitigliano esistono molte associazioni che coinvolgono tantissimi cittadini e voglio ringraziarli tutti pubblicamente perché è grazie all’impegno di ognuno di loro che il nostro splendido paese riesce ad allestire costantemente una serie davvero numerosa di eventi e mi sento di poter dire che molti di questi eventi sono sicuramente di elevata qualità”.
In perfetta sintonia con il sindaco è il suo vice Paolo Mastracca che per non ripetere i concetti espressi dal sindaco Gentili si limita a una osservazione: “Pitigliano va visitato in ogni periodo dell’anno, soltanto in questo modo si potranno cogliere dettagli e aspetti che faranno esaltare completamente la grande bellezza di questo luogo”. Con tali caratteristiche Pitigliano punta sul turismo e lo fa con un’offerta che tiene conto di vari fattori dove comunque l’aspetto culturale rimane monitorato con grande attenzione come conferma l’assessore al Turismo e alla Cultura Irene Lauretti: “In ambito culturale abbiamo voluto investire in maniera costante su quelle iniziative che mettono in risalto l’identità etrusca del nostro territorio valorizzando il Museo Civico e il Museo Alberto Manzi con le sue aree archeologiche. Questi musei propongono ormai regolarmente un calendario di iniziative come convegni tematici, presentazioni di pubblicazioni e libri di vario genere sempre accompagnate da degustazioni dei prodotti del territorio oltre a divertenti laboratori didattici per bambini”.
“Particolare risalto inoltre – prosegue l’assessore Lauretti – è stato conferito al filone dei percorsi e dei trekking con un calendario da giugno ad agosto fitto di appuntamenti adatti a tutti i tipi di camminatori che abbiano desiderio di conoscere ed esplorare il borgo con la sua ricca storia nonché le spettacolari vie cave che lo circondano. Nel periodo invernale, infine, è stata precisa volontà dell’amministrazione di contribuire all’attuazione di una stagione teatrale di rilievo realizzata grazie alla direzione artistica della Fondazione Caffeina. Ciò permette ai pitiglianesi, ma non solo a loro, di apprezzare opere teatrali di grande rilievo e presenti nei più importanti teatri nazionali e di vivere il teatro sentendosi dei veri protagonisti”.

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