La cucina toscana in una trilogia firmata dall’Accademia Italiana della Cucina

La cucina toscana in una trilogia firmata dall’Accademia Italiana della Cucina

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“I primi piatti toscani: differenze e analogie”, “I secondi piatti della Toscana: tradizioni e ricette” e “Antipasti, sfiziosità e dolci nella tradizione toscana”: questi i titoli dei 3 volumi realizzati rispettivamente nel 2016, 2017 e 2018 dal Centro Studi Regionale Toscano dell’Accademia Italiana della Cucina

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DI DOMENICO SARACENO

Il Centro Studi Regionale Toscano dell’Accademia Italiana della Cucina nel 2016 ha avviato una serie di tre volumi dedicati alla cucina della nostra regione. L’opera rappresenta una ricerca sulle variabili che, nel tempo, le abitudini e le possibilità economiche hanno prodotto sui piatti del territorio. Si tratta, come scriveva nella sua prefazione il compianto gastronomo Alfredo Pelle, già presidente del Centro Studi nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina “Franco Marenghi” di una specie di catalogo dei ricordi, nei quali certamente ciascun lettore ritrova la propria memoria, non solo nei sapori e nei profumi, ma anche nelle voci e nelle luci di casa, nei sorrisi e nelle risate, dunque nelle proprie emozioni. Un testo dai cui contenuti ciascuno di noi può veder riaffiorare l’anima del fanciullino piuttosto che quella del critico delle regole gastronomiche. La ricerca, come sempre in Accademia, ha più lo scopo di scavare nella cultura del piatto che nella ricetta che lo compone. Un lavoro che tiene vivi i giudizi su un mondo che sempre più lentamente si adegua alla società, evidenziando le differenze, sia pur piccole ed esaltando l’individualità di una cucina regionale la cui storia si è costruita nei secoli sempre con grande passione La Toscana, scrive l’architetto Ruggero Larco, direttore del Centro Studi Toscano, è una Regione d’eccellenza anche a tavola, dove nascono e si radicano abitudini alimentari che sono un miracolo di equilibrio, buon gusto e sobrietà.

Lo storico rapporto stretto fra città e campagna ha favorito, in Toscana, l’instaurarsi di usanze alimentari rispettose della stagionalità dei prodotti agricoli locali, distribuiti ovunque con facilità, tanto che non si riscontrano differenze sostanziali fra i cibi di uso corrente nelle campagne e quelli in uso nelle città. Un tradizione gastronomica risultato di secoli di utilizzazione corretta delle risorse agroalimentari del territorio e di elevata parsimonia: è questa è la vera chiave di lettura che in sintesi emerge dall’analisi compiuta dal CST sulla cucina toscana.

Se vuoi leggere l’articolo completo, pubblicato sul numero di dicembre 2019 di Maremma Magazine alle pagine 80-82, acquista la tua copia cartacea in edicola oppure la versione digitale, on line! Clicca QUI

I tre volumi non sono in vendita ma si trovano nel Fondo Bibliotecario Cento Libri della Fondazione Rotariana Carlo Berliri Zoppi presso la Fondazione Grosseto Cultura (Clarisse Arte, Via Vinzaglio, Grosseto) e possono essere consultati mediante ricerca sul catalogo della Rete Biblioteche di Maremma, consultabile 24 ore su 24 ed aggiornato in tempo reale, che contiene oltre 350 mila schede e dove è possibile effettuare sia la ricerca libera, sia avanzata (per campi), sia per liste.