Il “Villino Pastorelli”, una piccola perla nel cuore della città di Grosseto

Il “Villino Pastorelli”, una piccola perla nel cuore della città di Grosseto

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Un piccolo castello alle porte del centro storico ci ricorda la bellezza della città e la capacità di un’impresa locale, Fidia, di farla emergere. Parliamo del “Villino Pastorelli” un complesso architettonico molto particolare, a due passi da Corso Carducci, progettato all’inizio del secolo scorso dall’architetto Lorenzo Porciatti, al quale i grossetani sono molto affezionati

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DI ROSSANO MARZOCCHI

La città di Grosseto, appiattita nel tempo da un’architettura senza identità fuori le mura, conserva dentro di sé ancora degli sprazzi di una bellezza oggi difficilmente riproducibile. Alcuni vanno ricercati con cura, altri sono ancora presenti negli stessi isolati, altri infine sono disseminati qua e là a ricordarci che, nonostante tutto, abbiamo tuttora qualcosa di bello e storico.
Uno di questi esempi si trova alle porte del centro storico: è il “Villino Pastorelli”, ubicato tra via Oriana Fallaci e via Lorenzo Porciatti. Si tratta di un complesso architettonico molto particolare, con l’aspetto e l’imponenza di un castello medioevale, ma con un’aria molto familiare ed al quale i grossetani sono affezionati.
Progettato all’inizio del secolo scorso dall’architetto Lorenzo Porciatti (che porta lo stesso nome del nonno a cui è intitolata la strada a ridosso del villino) in stile neogotico, fu realizzato dall’impresario Pietro Ciabatti. Il punto è che questo forte dagli stili sovrapposti è stato chiuso per 6 anni e, come accade spesso in Italia, si è temuto il peggio, ovvero che potesse trasformarsi per l’eternità in un vero e proprio castello dei fantasmi.
Invece no. È avvenuta la magia o il miracolo o, più realisticamente, sono arrivati il coraggio e la possibilità di investire.

Fidia e la nuova vita del Villino

Il 19 giugno 2019, il villino è stato riaperto grazie alla Società FIDIA, che l’ha restaurato e preso in affitto per svolgere la propria attività. Fidia è un’azienda grossetana, un società di capitali per la precisione, conosciuta in Italia per l’alta qualità delle sue progettazioni e realizzazioni: ultima in ordine di tempo la chiesa di Santa Teresa di Calcutta alla Cittadella. Ma cantieri importanti sono stati aperti e completati a Castiglione della Pescaia,
Roma, Firenze, Milano, tutti commissionati da chi ha ritenuto di trovare nell’azienda grossetana il partner ideale per un affidamento completo. “Il nome Fidia – ci ha dichiarato
Rossano Massai (noto e stimato imprenditore grossetano e Presidente del consiglio di amministrazione FIDIA e presidente dell’Associazione Costruttori Edili) – si associa al celebre scultore ateniese e quindi al bello, all’artistico, al raffinato. Per questo la scelta di questo nome per la società è stato intenzionale”. Non a caso, a conferma di questo spirito, che sembra la mission aziendale, sull’home page del sito di Fidia compare l’immagine evocativa di una gru che si staglia su un cielo in chiaro scuro, di fronte alla quale spicca la scritta: “Noi costruiamo bellezza”.

Le origini dell’edificio

Il villino Pastorelli, grazioso e accogliente, diviso su tre piani con il torrino, e un piano interrato sapientemente restaurato ed adibito da Fidia a galleria d’arte in cui ospitare eventi culturali e mostre artistiche, viene realizzato tra il 1908 e il 1912 come residenza familiare del ricco possidente Millanta. Il materiale da costruzione è composto da mattoni pieni provenienti dalla fornace di san Lorenzo a Grosseto di proprietà della stessa famiglia Porciatti, ubicata indicativamente dove oggi c’è il Centro Commerciale Aurelia Antica…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di giugno 2020 di Maremma Magazine (alle pagine 72-75), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI 

Lorenzo Porciatti, progettista dell’edificio e di tantissime altre opere maremmane 

A pag. 75 l’articolo dedicato all’architetto grossetano…