Una riforma della governance relativa alla gestione dei beni precedentemente gestiti dall’Ente Terre Regionali Toscane rende più accessibile e fruibile un patrimonio storico straordinario – costituito dall’Abbazia di San Rabano, dalle Torri dell’Uccellina, di Collelungo, di Castel Marino e dal Granaio Lorenese – che sarà integrato nelle offerte turistiche e culturali del Parco della Maremma
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DI BEATRICE STELLI
La nuova gestione e fruizione dei beni storici
Nel 2020 con la modifica alla legge 80/2012 il Consiglio regionale della Toscana ha prefigurato una nuova governance per la gestione di beni storici regionali ricadenti entro il perimetro del Parco della Maremma. Dopo l’iter amministrativo il percorso si è chiuso lo scorso marzo con la firma degli atti concessori che attribuiscono all’Ente Parco la gestione diretta dell’Abbazia di San Rabano, della Torre dell’Uccellina, della Torre di Collelungo, della Torre di Castel Marino, del Granaio Lorenese, oltre ad aree ed immobili già utilizzati
dal Parco. Fino ad oggi questi beni erano gestiti dall’altro Ente regionale che opera sul territorio: Ente Terre Regionali Toscane (già Azienda Agricola di Alberese). Un passo importante che segna un efficientamento nella gestione del patrimonio regionale sul territorio, separando più nettamente quello che è funzionale alla implementazione nella conduzione agricola e della tutela genetica – compito di Ente Terre Regionali Toscane – da
quello che riveste interesse di tutela e conservazione storica e naturale – compito del Parco Regionale della Maremma.
Un atto destinato a migliorare le sinergie fra i due Enti, realtà importanti, e ormai storiche, che amministrano, gestiscono e innovano le pratiche agricole e quelle della conservazione naturale sul territorio…
I progetti di utilizzo
Quali sono i progetti di utilizzo di questi immobili?
Per l’Abbazia di San Rabano è prevista l’apertura alle visite della chiesa, del campanile e della Torre dell’Uccellina, fino ad oggi chiuse alla visita. Dalla
torre dell’Uccellina, in particolare, è possibile godere di uno dei più spettacolari affacci sull’area protetta. L’intero complesso monumentale sarà così integrato negli itinerari che portano a San Rabano (A1 ed A1 b). È in corso di valutazione la possibilità di utilizzare la
chiesa per piccoli concerti ed eventi.
Anche la Torre di Collelungo sarà aperta e sarà possibile accedere alla terrazza panoramica che svetta sul mare e sull’omonima spiaggia. Anche in questo caso la visita sarà integrata nell’itinerario A2 Le Torri.
Il Granaio Lorenese sarà destinato ad accogliere gli eventi invernali organizzati dal Parco: musica, teatro, convegni e laboratori. Uno spazio funzionale e flessibile che diventerà luogo di incontro e di confronto. Anche per il Granaio saranno attivate visite guidate per conoscerne l’importante storia che lo caratterizza…