I Waldmann, storia di una famiglia ucraina a Roccalbegna tra il 1941...

I Waldmann, storia di una famiglia ucraina a Roccalbegna tra il 1941 ed il 1943

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Tra le famiglie italiane e di varie nazionalità che subirono le persecuzioni razziali tese allo sterminio, merita di essere ricordata la famiglia Waldmann, che fu internata a Roccalbegna e che nel mese di agosto è stata oggetto di una commemorazione da parte della Pro Loco di Roccalbegna, in collaborazione con il Comune di Roccalbegna, l’associazione culturale Cella Sancti Miniati, la Polisportiva Roccalbegna, le scuole del territorio

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DI LAURA CIAMPINI

Da alcuni mesi anche in Maremma sono giunte molte famiglie ucraine, in fuga dal conflitto iniziato a febbraio; già nel mese di marzo erano 33.796 i minori giunti in Italia, che sono stati accolti in tutte le scuole di ordine e grado, in base all’età anagrafica. Il 14 aprile 2022 Il Ministero dell’Istruzione italiana ha pubblicato le indicazioni operative per gestire l’accoglienza dei profughi ucraini in età scolare, in collaborazione con il Ministero dell’interno. In questo caso l’Italia ha seguito le decisioni della Commissione europea, applicando agli Ucraini le tutele previste per tutti i minori stranieri non accompagnati o per i titolari dello status di rifugiato.
Ottant’anni fa questo non accadde. E vennero sistematicamente esclusi dal diritto all’istruzione sia gli Italiani, sia i minori stranieri che cercavano di salvare la vita dalle persecuzioni, in atto in tutta Europa, contro le persone di fede ebraica.
Questa storia è stata al centro degli studi di due illustri studiosi dell’Ebraismo in Maremma, Giuseppe Celata e Ariel Paggi. Entrambi sono recentemente scomparsi, lasciando un vuoto incolmabile nella memoria della Shoah della provincia di Grosseto. Il prof. Celata si è occupato con rigore storico di ricostruire le vicende degli Ebrei nella zona di Pitigliano dal XVI al XX secolo, ed ha approfondito nel 2014 la tematica della persecuzione in E poi la salvezza. Storie italiane di ebrei strappati alla shoah (1943-1945). Ariel Paggi invece è entrato nel cuore delle vicende familiari dei perseguitati, per aver sofferto questo terribile momento. Dopo anni di dolorosa gestazione nel 2009 Paggi ha pubblicato la propria autobiografia, Un bambino nella tempesta. Ricordi di bambino durante il periodo razziale a Pitigliano, e nove anni dopo, nel 2018, è uscito Il muro degli ebrei. Roccatederighi e la provincia di Grosseto (1943-1945), opera nella quale l’autore allarga la prospettiva, narrando le vicende di tutte le famiglie italiane e di varie nazionalità che subirono le persecuzioni razziali, finalizzate allo sterminio…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di settembre 2022 di Maremma Magazine (alle pagine 95-96), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI