Come sottolineato anche nel numero scorso, purtroppo, Grosseto non ce l’ha fatta. Non sarà Capitale italiana della Cultura 2024. Alla fine a spuntarla è stata Pesaro, ma questo conta fino ad un certo punto, perché nonostante l’esito finale non sia stato quello auspicato, quanto inserito nel dossier di candidatura nei prossimi anni verrà realizzato. E allora conosciamolo più da vicino questo dossier pieno di contenuti che verrà comunque tradotto in pratica anche senza la conquista del titolo – SECONDA PARTE
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È un dossier davvero articolato quello messo in piedi per la candidatura di Grosseto a Capitale Italiana della Cultura 2024. Un dossier ricchissimo di progetti culturali destinati ad essere in ogni caso attuati, che terranno banco con un’offerta incredibile di eventi ed iniziative di tutti i generi e per tutti i gusti da qui ai prossimi anni. Dopo la premessa del numero scorso entriamo nel dettaglio e vediamo quelli che sono i contenuti del dossier.
IL PROGRAMMA
Il programma di Grosseto 2024 si sviluppa seguendo il processo di maturazione di una pianta o di un fiore.
- Semi: i progetti che riguardano le produzioni artistiche e le installazioni, che saranno diffuse su tutto il territorio, dal Giardino dei Tarocchi alla Laguna di Orbetello, dai parchi alle Mura di Grosseto.
- Germogli: cioè i progetti innovativi, che incrociano cultura, natura, tecnologia e scienza. Ma il seme cerca acqua e il germoglio non può crescere senza radici profonde.
- Radici: tutti gli eventi che il territorio ha sviluppato nel tempo e che nel 2024 si rafforzeranno e si amplieranno, connettendosi con nuove progettualità.
Infine, la cultura ha bisogno di moltiplicarsi, così come la natura. - Innesti: i progetti di partecipazione attiva, che prevedono meccanismi di coinvolgimento di giovani, studenti, volontari, scuole, categorie svantaggiate, imprese, chiamate a dare il proprio contributo attraverso bandi e call.
LE CONDIZIONI DI FIORITURA: PREPARARE IL TERRENO AI PROGETTI DEL DOSSIER…