“Giovanni Chelli, sacerdote e cittadino italiano” e soprattutto acceso patriota!

“Giovanni Chelli, sacerdote e cittadino italiano” e soprattutto acceso patriota!

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È stato un personaggio davvero di prim’ordine del pre Risorgimento battendosi per i suoi ideali di libertà ed indipendenza, contribuendo non poco alla redenzione d’Italia, in contrapposizione alla restaurazione Lorenese e ricevendo in cambio, come era naturale che fosse, esilio e dispiaceri. Parliamo di Giovanni Chelli, sacerdote e cittadino italiano e soprattutto acceso patriota. Prima parte: la vita

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A CURA DI GIORGIO BONFIGLIOLI

Ci sono persone che nel corso della loro vita realizzano qualcosa fuori dall’ordinario, la cui
presenza predispone l’ambiente in cui operano ad un miglioramento che durerà più della loro stessa esistenza. Sono le persone, come scrivevano i nostri vecchi che all’interno di ogni generazione non si rimpiazzano.
Infatti, con testamento olografo del 2 luglio 1863 il Canonico Giovanni Chelli lasciava la proprietà della sua ben avviata Biblioteca-Museo-Pinacoteca al Municipio di Grosseto. Nel 1864 pensò di voler confermare questo pensiero con un atto solenne di donazione inter vivos. Il Municipio accettò questa donazione previa speciale autorizzazione avutane da S.M. il Re, col R. Decreto del 6 marzo 1865.
L’atto solenne di donazione fra il Cav. Dott. Canonico Giovanni Chelli e il Municipio di Grosseto fu stipulato il 30 marzo 1865. Tra i patti stabiliti fra le parti, vi fu che la Biblioteca dovesse assumere in perpetuo il nome di Chelliana e il Municipio si obbligò di provvedere ad un conveniente e adattato locale per sistemarvi la Biblioteca la Pinacoteca e il Museo.
Ma chi era Giovanni Chelli e cosa ha fatto per la città di Grosseto?
Giovanni Chelli nacque nel 1809 a Siena da famiglia semplice, non abbiente, appena giovinetto, nel 1821 si trasferì in Grosseto, ove insieme a tutta la sua famiglia fissò il domicilio…

Nel 1831 fece passaggio alla Università di Siena, fu annoverato tra gli studenti di Teologia e nel dì 3 luglio 1835 ne conseguì la laurea dottorale. Elevato fino dal marzo 1833 al Sacerdozio, già, nel novembre 1839 fu eletto Rettore del Canonicato…

Il canonico fu impegnato nella vita politica e notato per queste sue attività fin dagli anni Quaranta dell’Ottocento, considerato un radicale legato agli ambienti dei patrioti. Era impossibile pensarlo in retroguardia: quel giovane diventò un militante rivoluzionario importante. Partecipa all’unificazione italiana, comprende che la dottrina romana non è all’altezza dei tempi e quindi si espone per un progresso del clero e delle condizioni del popolo, diventando necessariamente un po’ eretico. Nell’estate 1847 fece fare un ombrello
di seta a tre colori, bianco, rosso e verde e con esso andò a passeggiare per Siena…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di settembre 2020 di Maremma Magazine (alle pagine 72-75), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI 

“Giovanni Chelli, sacerdote e cittadino italiano”

Per chi volesse approfondire i variegati aspetti della personalità di questo illustre personaggio del 19esimo secolo segnaliamo il volume “Giovanni Chelli, sacerdote e cittadino italiano”, a cura di Giorgio Bonfiglioli, pubblicato lo scorso anno per i tipi della Innocenti Editore (sito web www.innocentieditore.com)