Situata nel cuore dell’omonimo Golfo, Follonica è una meta ambita per il turismo, non solo balneare! In questo lembo di Toscana, infatti, non c’è solo sabbia bianca, mare cristallino e una verdeggiante pineta: qui abbiamo anche infinite opportunità di divertimento e tante iniziative culturali. Un luogo ideale per una vacanza in grado di soddisfare le più svariate esigenze
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DI MIRELLA ROSSI
Dai, si va? Stamattina mio figlio è entrato in cucina per la colazione con indosso una bandiera blu paludata sulle spalle come una cappa. “Ma che novità”, gli ho detto. “Fai lo stilista?” La risposta secca: “Dici che questo fine settimana andiamo a scoprire Follonica e poi non sai che da oltre 20 anni è Bandiera Blu!”
Potenza della rete, magari non è come penso, che col computer ci gioca e basta, invece…
Così facciamo colazione, mettiamo in auto il necessario per stare fuori tre giorni
e partiamo.
Raggiungere Follonica è stato facile, una sosta soltanto e poi eccoci qua.
Durante il viaggio mio figlio (chi l’avrebbe mai detto) mi ha informato su quelle che secondo lui sono le cose da vedere, i luoghi da visitare, un po’ di storia della cittadina lagunare.
Follonica nacque nell’800, quando Leopoldo di Lorena, il Granduca che tanto fece per la Maremma, decise di spostare le fonderie di Valpiana, che lavoravano il ferro proveniente dall’Elba, più vicino alla costa, per limitare i viaggi e ovviamente i costi di trasporto. In quella zona comunque reperti archeologici hanno dimostrato insediamenti umani già dalla preistoria; lo sviluppo della cittadina avviene però nel periodo etrusco, proprio per l’importanza che assume per la lavorazione dei metalli. In loc. Rondelli sono state infatti rinvenute piccole fornaci circolari rivestite in argilla. Proprio per questa sua tradizione e
per la vicinanza dei boschi che potevano fornire carbone per le fornaci di lavorazione del ferro, Follonica venne scelta come sede delle Imperiali Regie Fonderie, da cui sono uscite, negli anni, pregevoli opere di architettura in ferro. Ovviamente mio figlio aveva fatto una ricerca scolastica, e quindi mi racconta che alle spalle della attuale Follonica sono state trovate altre due aree, per così dire “industriali”, etrusche.
Oggi di quella storia, da cui è nata la città, resta testimonianza nel villaggio-fabbrica, l’area che un tempo ospitava lo stabilimento siderurgico dell’Ilva, in cui si lavorava il ferro e la ghisa che ha lasciato un’impronta indelebile sulla città.
Le fonderie, divenute proprietà dell’Italsider, cessarono negli anni ‘60 la loro attività. Successivamente nacque in una sede provvisoria il Museo del Ferro e della Ghisa, poi trasferitosi nel 1998 nel Forno di San Ferdinando, l’edificio più antico della città, che oggi ospita l’innovativo Museo delle Arti in Ghisa nella Maremma denominato MAGMA…