Viaggio (ipotetico o reale, decidete voi) alla scoperta delle DOC e DOCG di Maremma e dell’Amiata, e dei territori in cui le diverse denominazioni insistono; un viaggio all’insegna del gusto e della vista, in una terra speciale ricca di profumi e sapori, ma anche di panorami, bellezze naturalistiche, storiche ed artistiche tutte da scoprire
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DI GIADA RUSTICI
La Maremma Toscana è una terra speciale che, lasciandosi alle spalle la costa, si insinua ostinata nell’entroterra: non è solo una culla di civiltà passate, ma è anche uno spazio in cui trovarsi a tu per tu con una natura altrove scomparsa. In questi paesaggi da Far West nostrano, la gente di Maremma ha saputo impiantare colture destinate a farsi apprezzare nel mondo per la propria particolarità: fra queste, almeno due contribuiscono ad arricchire il viaggio alla scoperta della Maremma, alla ricerca di sapori e suggestioni inedite, l’olio extravergine di oliva e i vini DOC.
L’autunno (a partire da settembre, in certi casi anche dalla fine di agosto), si sa, vuol dire una sola cosa: vendemmia. È il periodo che saluta l’estate nel quale i grappoli vengono finalmente raccolti dalla vite dopo un anno di duro lavoro. In Maremma troviamo vini di altissimo spessore tra i rossi, bianchi, rosati, passiti, vinsanti e anche tra le bollicine, proprio perché le caratteristiche pedoclimatiche di questa terra sono particolari: la presenza contemporanea e ravvicinata di mare, montagna e colline, la rendono unica, inoltre gli inverni non sono mai troppo rigidi e le estati mai eccessivamente calde e questo ha reso la Maremma una terra con una tradizione vinicola molto antica.
Il viaggio alla scoperta dei vini del nostro territorio parte dalla costa per dipanarsi poi nell’entroterra, svelando le otto DOC e DOCG presenti in provincia di Grosseto: Capalbio DOC, Parrina DOC, Ansonica DOC, Pitigliano DOC, Sovana DOC, Monteregio DOC, Morellino DOCG e Montecucco DOCG…