Batignano, una piccola perla da scoprire tra arte, storia e… olio del...

Batignano, una piccola perla da scoprire tra arte, storia e… olio del “Venerabile”

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Inizia con questo numero un viaggio alla scoperta delle frazioni del comune di Grosseto, piccole perle nascoste, ma ricchissime di cose da vedere, curiosità da scoprire, storie da raccontare. La prima tappa ci porta a Batignano ad una decina di chilometri dal capoluogo maremmano piccolissimo borgo arroccato sopra una delle ultime propaggini collinari della Valle dell’Ombrone che dominavano l’antica città di Roselle, quella che, di fatto, rappresenta la porta d’accesso alla pianura grossetana

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DI GIADA RUSTICI

C’è un mondo tutto a sé stante lontano dalla città, separato dal frastuono della frenesia. C’è un mondo di panorami mozzafiato, natura incontaminata, prodotti a Km. 0, tradizioni e cultura che spesso rimangono ignote alla maggioranza: un’esperienza di vita nel solco della qualità, lontana da ogni forma di stress cittadino. Un patrimonio dal valore inestimabile da valorizzare e riscoprire, pena la perdita di un pezzo della storia dell’Italia.
La riscoperta parte da un borgo non molto lontano da casa, circa 10 km, immerso tra le colline maremmane: siamo a Batignano, piccolissima frazione arroccata sopra una delle ultime propaggini collinari della Valle dell’Ombrone che dominavano l’antica città di Roselle, quella che, di fatto, rappresenta la porta d’accesso alla pianura grossetana.

Un po’ di storia

Di origini incerte, Batignano nasce come decumano romano appartenente alla centuriazione più antica della pianura rosellana…
Dall’età romana, Batignano si sviluppò poi in epoca medioevale attorno al castello che controllava lo sbocco della via verso Siena sulla piana grossetana e alcune miniere di piombo e di argento. Il luogo fu documentato per la prima volta nel 1119, quando regnò la famiglia Visconti, vassalli degli Aldobrandeschi…

Da vedere

Ecco, dunque, che qua passeggiare tra viettine e stradine caratteristiche significa respirare la storia del tipico borgo maremmano. Entrando in paese dalla Porta Grossetana, già sull’arco spiccano i segni del suo passato…

Padre Giovanni Nicolucci, conosciuto come Giovanni da San Guglielmo, il Venerabile

L’olio

Oltre alla sua storia, Batignano conserva un altro tesoro di grande valore: l’olio. Intorno al paese si è sempre coltivato l’olivo e ciò è dimostrato dalla grande quantità di uliveti presenti e la notevole qualità indiscussa dell’olio che si ottiene e che si tramanda da tempo ormai immemorabile, complici le condizioni geologiche e climatiche particolarmente favorevoli… In passato, la raccolta durava più mesi, da novembre a gennaio circa, e coinvolgeva tutte le famiglie del paese. Oggi questo tesoro è celebrato dalla Festa dell’Olio, che si svolge ogni anno i primi di Novembre e dalla nascita della Comunità che produce l’olio extra vergine di oliva a nome “Il Venerabile” che è stata ufficializzata nel corso di un convegno dal titolo “Extra vergine in salute”, nel novembre 2009, promosso dal Comitato Festa dell’olio di Batignano…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di maggio 2022 di Maremma Magazine (alle pagine 92-94), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI