Aquila Energie e Il Bucchero, dieci anni di impegno, coraggio e passione!

Aquila Energie e Il Bucchero, dieci anni di impegno, coraggio e passione!

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Professionalità, iniziativa, idee, qualità, cortesia e gentilezza, perfino solidarietà. C’è un po’ di tutto questo nel progetto imprenditoriale e di vita ideato e portato avanti con tanto coraggio e passione da Ulrica Fatarella e Luciano Cosmo che insieme gestiscono la stazione di servizio Aquila Energie e l’annesso bar-ristorante Il Bucchero in quel di Roselle (Grosseto)

DI LINA SENSERINI

“La ragazza dietro il banco mescolava birra chiara e Seven-up…” cantava Francesco Guccini nella sua “Autogrill”, raccontando la sosta di un viaggio forse reale, forse immaginario lungo chissà quale autostrada. E piazzava la barista in un tripudio di tendine in nylon rosa, rumorose tazzine di caffè, tir rombanti e odore di gas di scarico. Impersonale e veloce, ma del resto un caffè, un panino e un pieno di benzina è tutto quello che il cliente vuole. Invece anche nel luogo di passaggio per antonomasia, dove raramente lo stop è abituale e ci si ferma il tempo del rifornimento o la sosta al bar, si può dare forma ad un’esperienza diversa, mescolando professionalità, iniziativa, idee, qualità, cortesia e gentilezza, perfino solidarietà. Questo è il lavoro della stazione di servizio Aquila Energie e dell’annesso bar-ristorante Il Bucchero di Ulrica Fatarella e Luciano Cosmo, che quest’anno festeggia i dieci anni dall’apertura avvenuta a giugno 2011.

La filosofia

Siamo sulla Grosseto-Siena, in direzione nord, a poco più di un chilometro dall’innesto nella quattro corsie che porta alla città del Palio. Il capoluogo della Maremma è alle spalle e la strada corre affiancata al centro abitato di Roselle. Non a caso il nome “bucchero” è un omaggio alle antiche terracotte etrusche. Fermarsi qui per un pieno o per prendere un caffè al bar, un panino un gelato, fare uno spuntino al volo, un pranzo o una pizza a cena non è la solita esperienza dell’anonima stazione di servizio, ma è un momento in cui la sosta si colora d’altro…

Voglia di fare e tante idee

“Certo è inusuale per un bar annesso a un distributore – aggiunge Ulrica – ma noi vogliamo essere di più per i nostri clienti, come ad esempio offrire un caffè a chi fa il pieno”…
L’ultima novità è l’app Too Good To Go, per ordinare i piatti che sono rimasti invenduti, a un prezzo conveniente negli esercizi che aderiscono… “Si combatte lo spreco e si risparmia, mangiando con la stessa qualità del piatto servito al tavolo. È il momento di fare qualcosa in questo senso, questo mondo non può più permettersi di buttare tonnellate di cibo al giorno”…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di agosto 2021 di Maremma Magazine (alle pagine 100-103), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI