Monte Labbro, Arcidosso, Bagnoli: sono alcune delle località toccate da questo itinerario sulle pendici del Monte Amiata, alla scoperta di luoghi magici, talvolta mistici, sicuramente poco frequentati, ma pieni di storia, bellezze naturali, ricordi, memorie di un tempo ormai andato che qui sembra essersi fermato…
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TESTO DI DAVID BERTI – FOTOGRAFIE DI GIUSEPPE GUERRINI
Una piramide di roccia grigia mi sovrasta. Tende verso il cielo terso austera, forte, solida. Sembra anelare a quell’imperscrutabile azzurro.
Sono sul monte Labbro, uno dei luoghi più mistici e suggestivi della Maremma Toscana. La sua cima si eleva di 1193 metri sopra il livello del mare. Qui il silenzio è una presenza. Ti avvolge, è denso, pare di poterlo toccare. Solo il sibilo del vento lo viola, quasi a ricamarlo, a renderlo vivo.
Rumore di zoccoli sulla pietra. Mi volto. Sono tre asini amiatini che cercano sparuti ciuffi d’erba in equilibrio sull’impervio pendio. Alzano la testa placidi, curiosi, sorpresi. Joe, il mio compagno di viaggi con la Fuji a tracolla, cerca di avvicinarsi a loro per immortalarli. Questa peculiare specie equina è stata raffigurata da Giotto nella cappella degli Scrovegni di Padova. Sono in via di estinzione, nonostante siano protetti. Vedo Joe inginocchiarsi, trattenere il respiro, poi tre rapidi click. Si gira verso me, sorride d’intesa…
Un viaggio calmo, comodo e rilassato in territori particolari, dove il flusso della vita si rallenta e lo slow-motion diventa un mantra anche per il turista…