Alessandra Biondi, il secondo mandato è una sfida ancora più grande

Alessandra Biondi, il secondo mandato è una sfida ancora più grande

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Amministrare una comunità. Una sfida non da poco che può
considerarsi un onore, ma che è certamente anche un onere.
Ne sa qualcosa Alessandra Biondi, sindaca di Civitella Paganico recentemente confermata nei panni si “primo cittadino” dopo la vittoria alle ultime elezioni. Con lei ragioniamo su tanti temi di rilievo per il territorio in cui si trova ad operare

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DI ALESSANDRO MANTIGLIONI

Alessandra Biondi non solo appartiene alla categoria dei sindaci della nostra provincia, ma appartiene anche a quel gruppo di amministratori che hanno avuto l’onore e l’onere di un secondo mandato. Quest’ultimo, sicuramente sintomatico di un attestato di fiducia e di promozione dell’operato precedente, comporta un nuovo cammino ancor più complesso.

“Ho cinque anni in più di esperienza. Sono sicuramente più determinata ed ho maggiore consapevolezza del ruolo. Devo sottolineare che tale consapevolezza non ha ridotto l’entusiasmo, ma lo ha reso più ragionato. Ho dunque una visione del mandato più realistica, ma penso che sarà anche un mandato più difficile. Questo perché verrà davvero misurata la mia capacità di governo. Allo scadere di questi cinque anni, non posso assolutamente fallire. Inoltre, alla base del mandato 2.0 ci saranno dei concetti chiave ed imprescindibili: partecipazione, collaborazione e concretezza.

…Quello che sogno personalmente è di poter assumere con più facilità, soprattutto i giovani che porterebbero competenze ed energie mentali più fresche ed innovative. Serve una sorta di “patto con i cittadini” che permetta di farli protagonisti di un progetto comune. Inoltre, abbiamo già svolto un incontro con gli operatori economici del settore, promettendoci di promuovere nuovi appuntamenti, con cadenza periodica, per fissare gli obiettivi e confrontarsi sul tema. Il mio auspicio è quello di coinvolgere, in una sorta di “tavolo delle idee”, tutti coloro che sono portatori d’interessi diretti nel mondo del turismo. Per l’economia l’obiettivo è quello di ripotenziare i nostri centri commerciali naturali. Vogliamo riattivare un sistema economico basato sia sul commercio che sull’incremento delle presenze, in tutti i borghi del comune. È ovvio che saremmo molto contenti se potessimo registrare, nell’arco del secondo mandato, un’apertura di nuove e molteplici attività.
Sul tema cultura, invece, il discorso è più complicato. Sarei molto soddisfatta se riuscissimo ad aumentare la percezione della ricchezza del nostro patrimonio territoriale. Quando ci renderemo conto che il nostro passato è un passato davvero importante, relativo ad ogni singolo borgo, potremmo dire di aver fatto un bel salto in avanti e di aver lasciato qualcosa. Un qualcosa che va al di là delle semplici opere, per carità anch’esse sono significative, che poggi sulla consapevolezza di quello che siamo e di quello che abbiamo. Credo che sia un punto fondamentale per un popolo che vuole guardare al futuro”…

Se vuoi leggere l’articolo completo, pubblicato sul numero di novembre 2019 di Maremma Magazine, alle pagine 42-44, acquista la tua copia cartacea in edicola oppure la versione digitale, on line! Clicca QUI