2003-2023: vent’anni di passione e amore per la Maremma. Buon compleanno Maremma...

2003-2023: vent’anni di passione e amore per la Maremma. Buon compleanno Maremma Magazine!

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Sono passati vent’anni da quell’ormai lontanissimo 1° marzo 2003, giorno, mese e anno in cui approdava in edicola il primo numero della nostra rivista Maremma Magazine. Di questa, per certi versi, straordinaria e unica avventura editoriale parliamo con il fondatore, nonché editore e direttore responsabile Celestino Sellaroli

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DI DIANORA TINTI

Maremma Magazine compie 20 anni. Lo storico periodico ideato e diretto dall’editore Celestino Sellaroli spegnerà nel mese di marzo ben 20 candeline. Un risultato davvero importante per una rivista tematica che, nel corso degli anni, è riuscita a diventare un vero e proprio must non solo per i tantissimi lettori sparsi sia in Maremma che in Italia, ma anche per tutti coloro che, in special modo imprenditori, nella rivista hanno trovato uno straordinario strumento per fare marketing in modo performante. “Il giornale di chi ama la Maremma” è questo il claim che ha accompagnato per molto tempo Maremma Magazine e che racconta, più di ogni altra cosa, quale sia il focus della rivista, ovvero la Maremma nelle sue espressioni valoriali più rappresentative: arte, storia, cultura, ambiente, folklore, società, turismo e intrattenimento. Tutto quello cioè che le ha consentito, in breve tempo, di registrare un così grande successo di pubblico.
I numeri, d’altra parte, parlano chiaro e certificano, a pieno titolo, il successo dell’intero progetto editoriale avviato nel lontano 2003: 218 numeri pubblicati, più di 5000 articoli redatti, 1500 abbonati, 100 inserzionisti fidelizzati, una ventina di collaboratori attivi.
Un periodico, dunque, pensato non solo per raccontare la Maremma a tutti coloro che ne sono innamorati, ma per portare la Maremma nel cuore di chi, non conoscendola direttamente, grazie alla rivista potrà avere la possibilità di innamorarsene e decidere, prima o poi, di andarla a visitare.
Ma come è nata in origine l’idea di dare vita ad una rivista dedicata esclusivamente alla Maremma? [Lo chiedo direttamente all’ideatore del progetto Celestino Sellaroli.]

Celestino Sellaroli, Direttore ed editore di Maremma Magazine

Ho sempre avuto il desiderio di fondare un giornale che parlasse di territorio e di eventi legati ad esso. La Maremma è, di fatto, una fucina di informazioni, che non chiedono altro se non di essere raccontate e categorizzate in modo organico. Quando ho maturato questa decisione stavo lavorando per un settimanale locale, un’esperienza bella e formativa (che mi ha insegnato molto) durata sette anni. In quel periodo è come se qualcuno avesse gettato dentro di me un seme – ovvero la voglia di creare un giornale tutto mio – che lentamente ha iniziato a germogliare e a prendere sempre più forma, fino ad arrivare alla pianta con radici solide che proprio questo mese festeggia venti anni di vita. Così, quando sono maturate le condizioni giuste, mi sono fatto coraggio ed ho deciso di provarci.
Quali sono state le molle decisive che ti hanno portato a fare il grande passo?
Sono state diverse. In primis, una breve collaborazione con un quotidiano locale – successiva a quella con il settimanale (era il 2002) – durata pochissimo e tutt’altro che entusiasmante (cosa che ha rafforzato ancora di più l’idea che avevo in mente). Poi, il desiderio di continuare a lavorare nel settore dell’editoria e del giornalismo che ormai erano entrati dentro di me. Ma la molla decisiva è stata soprattutto la voglia di mettermi in proprio e di inventarmi con le mie mani un lavoro. Il mio lavoro. Senza doverlo andare a cercare, ma costruendolo giorno per giorno con il mio impegno, la mia passione e la mia dedizione.
Alla fase della progettazione è seguita quella della realizzazione, ancora più entusiasmante perché le idee hanno lasciato il posto ai fatti e ai bei risultati che nel tempo, devo dire, sono arrivati a darmi ancora più carica e convinzione. È il bello del lavoro da libero professionista, che ho scelto convintamente, e del resto anche di imprenditore. Nel mio caso i due aspetti si incontrano in ‘Maremma Magazine’.
Hai avuto timori o perplessità nell’affrontare questa nuova avventura?
Certo. Ci avevano già provato in tanti a fare qualcosa di simile. Ma nulla, fino ad allora, era mai decollato davvero. La paura, soprattutto all’inizio, era davvero tanta. Erano in molti a darmi solo tre mesi di vita. Altri mi consideravano un visionario o addirittura un folle. Oggi invece, contro ogni aspettativa dei più pessimisti, siamo qui a festeggiare 20 anni di attività.
Quale è stato secondo te il fattore di questo successo?
Sicuramente una cosa determinante è stata indovinare il focus: Maremma Magazine è una rivista che parla di Maremma in ottica di promozione turistica e di valorizzazione del territorio. Il prodotto, nel suo complesso, è stato giudicato più che buono dal mercato. Ma non basta. Portare avanti un progetto editoriale così impegnativo vuol dire innanzitutto crederci. E per funzionare bene ci devono credere tutti, non solo l’editore. Ci devono credere i lettori, gli inserzionisti, le istituzioni. Insomma, tutti coloro che, a vario titolo, dalla qualità finale del prodotto si aspettano qualcosa. I lettori pretendono aggiornamenti, informazioni e curiosità; gli inserzionisti puntano a valorizzare l’immagine della loro attività e a migliorare il loro business; le istituzioni cercano un canale attraverso cui raccontare le varie iniziative intraprese.
Come riesce Maremma Magazine a valorizzare il territorio?
Sicuramente portando alla luce contenuti di interesse ed informazioni che magari molti ignorano. Chi vive un territorio dà spesso per scontato ciò che gli accade intorno. Con la rivista cerchiamo di far capire quanto invece la Maremma sia un patrimonio di enorme valore da apprezzare tutti i giorni, visto la vastità di ciò che ha da offrire e da dire al suo pubblico. Basti pensare che in 20 anni di attività gli argomenti sulla Maremma non si sono mai esauriti, ma anzi, ogni volta, si arricchiscono di nuovi interessanti spunti. Inoltre, essendo uno strumento di servizio a disposizione del turista, al suo interno vi sono un’infinità di informazioni utili per andare alla scoperta del territorio. E non è un caso se negli anni abbiamo siglato varie convenzioni proprio con i comuni a maggior vocazione turistica della provincia di Grosseto.
Tante cose saranno cambiate, in questi 20 anni. Come siete riusciti a conciliare tradizione e modernità?
Sì, è vero. Tante cose sono cambiate in questi ultimi anni, tante altre sono rimaste inalterate: come l’interesse per la Maremma. Una terra che – non c’è dubbio – ha qualcosa di speciale. Tradizione e modernità si sono dati appuntamento qui, in Maremma, e ne è nato un frutto unico. Dalla montagna al mare passando attraverso le campagne. Ogni scorcio ha storia che lo rappresenta. Per questo motivo in venti anni i contenuti non sono mai mancati alla rivista. Anzi, sono proprio le notizie a cercare noi e ‘Maremma Magazine’
C’è sempre tanto da dire. Per riempire una pagina, anche un piccolo spazio, non è mai necessario ingegnarsi più di tanto perché gli stimoli sono ovunque ed è sufficiente raccoglierli. Negli anni credo di aver trattato i più svariati argomenti e di aver avuto il piacere di interfacciarmi con reciproca soddisfazione con i rappresentanti delle istituzioni, le autorità che si sono avvicendate sul territorio, in tutti i Comuni ed Enti della provincia. Lo stesso vale per gli imprenditori, i personaggi, le associazioni che operano in vari ambiti. C’è sempre una vicenda interessante da approfondire, c’è sempre un particolare che vale la pena conoscere. È proprio questo che mi piace di ‘Maremma Magazine’. La rivista dà l’occasione di esprimere un messaggio più profondo, andando a superare l’immediatezza delle news dei giornali online e dei quotidiani, e scavare negli eventi. Perché tra i pregi del nostro territorio c’è anche quel velo di mistero che ha bisogno del giusto spazio e di immagini suggestive per essere raccontato in modo esaustivo e realistico».
E c’è da scommettere che il materiale non mancherà nemmeno in futuro…
Esattamente. Sarò ripetitivo, ma viviamo e operiamo in una zona che ha tante potenzialità ancora inespresse che prima o poi riusciremo finalmente ad esprimere. Nell’economia, nel turismo, settore dell’accoglienza, nell’enogastronomia, ma anche in altri campi, la Maremma avrà modo di dire la sua anche nel futuro.
Come state affrontando il progresso della tecnologia e il passaggio al digitale?
Su questo fronte abbiamo quasi anticipato i tempi. Nel 2011 abbiamo cominciato a vendere le copie digitali attraverso la piattaforma online che offre la possibilità ai lettori (potenzialmente in tutta Italia e in tutto il mondo) di acquistare e leggere la rivista comodamente davanti al proprio PC, tablet o smartphone. Successivamente abbiamo rivisto il nostro sito web oggi in grado di garantire una straordinaria e funzionale sinergia con la versione cartacea.
Negli anni ci siamo rivolti anche verso un pubblico più smart andando nella direzione dell’evoluzione social. I canali Facebook e Instagram, in questo, ci hanno aiutano e ci stanno aiutando tantissimo.
Perché gli inserzionisti decidono di investire in pubblicità in una rivista come Maremma Magazine?
Maremma Magazine è, a tutti gli effetti, una vetrina delle eccellenze del tessuto produttivo del territorio. E ancor di più una grande famiglia! Abbiamo sponsor importanti e moltissimi di loro sono con noi fin dall’inizio del nostro percorso. Testimonianza del fatto che fare pubblicità su Maremma Magazine genera un ritorno non solo importante dal punto di vista dell’immagine, ma anche dal punto di vista economico, in termini di remunerazione dell’investimento. La cosa più gratificante è sentirsi dire: “Grazie! La pubblicità su Maremma Magazine funziona davvero!”.
Con molti inserzionisti i rapporti si sono consolidati a tal punto che sono oggi veri e propri rapporti di amicizia, oltre che professionali.
Guardiamo oltre l’orizzonte. Come vedi il futuro di ‘Maremma Magazine’?
Il futuro di ‘Maremma Magazine’ parla e continuerà a parlare tre linguaggi: la rivista cartacea (un punto fermo), la versione digitale (per i più tecnologici) e i social media (per chi ama l’informazione in tempo reale). La carta resta predominante per ‘Maremma Magazine’, in edicola o a domicilio in abbonamento, nonostante sia quella che comporta l’investimento economico più importante. Negli anni il pubblico di Maremma Magazine si è abituato a sfogliare la rivista, a portarla con sé e a godersi, oltre alla parola scritta, anche le immagini di alta qualità che permettono un vero e proprio viaggio nelle bellezze del territorio.
È vero, lo stesso messaggio arriva anche dalla versione digitale e dai social, ma alla praticità a volte chiediamo una pausa: fermarsi a leggere la rivista è un modo per staccare dalla frenetica routine, lasciare da parte i cellulari e il computer, e godersi un po’ di relax lontano dagli impegni di lavoro. Che sia a casa sul divano, in un bar o al mare poco importa. ‘Maremma Magazine’ si addice ad ogni situazione. ‘Maremma Magazine’ nasce come rivista stampata e proprio lì sta la differenza. Le immagini e la qualità della carta sono i nostri punti vincenti. Per questo continuerò a investire su questo tipo di offerta, ovviamente stando sempre al passo con i tempi e accettando le nuove sfide che si presentano.
Accanto alla carta ci sono anche la versione digitale e i social, con una pagina Facebook e i profili Instagram e Twitter dedicati che riportano tutti gli aggiornamenti, con migliaia di follower in totale. Un gran lavoro da portare avanti che è già cresciuto enormemente negli anni e che continua a dare grandi soddisfazioni in termini di numeri e di traguardi raggiunti.
Sempre guardando al futuro quali altre prospettive vedi?
L’idea è creare un portale multifunzione e multilingua che offra la fruizione di contenuti di interesse e l’accessibilità ad offerte di prodotti e servizi provenienti dal territorio. Il sogno è che diventi una piattaforma di atterraggio per tutti coloro che cercano qualunque tipo di notizia o info riferita alla Maremma. Un aggregatore virtuoso che consenta davvero alle imprese del territorio di fare sistema e di creare una massa critica in grado di competere con i principali marketplace, OTA o portali di caratura internazionale.
Insomma, un successo che non aspetta altro che di essere replicato nei prossimi vent’anni. E allora, lunga vita a Maremma Magazine!

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