Ristorante da “Antinesco” ovvero “La Stazione del Gusto” a Paganico

Ristorante da “Antinesco” ovvero “La Stazione del Gusto” a Paganico

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Un nome e una famiglia per continuare lungo la strada della buona ristorazione: dove alberga il gusto c’è sempre un valido motivo per fermarsi! Sintetizziamo così l’esperienza a tavola che è possibile vivere presso il ristorante da “Antinesco” situato all’interno dell’Hotel La Pace a Paganico, crocevia conosciutissimo in fatto di accoglienza, apprezzato anche per la buona cucina casalinga

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DI ANTONELLA VITULLO

All’interno dell’Hotel LA PACE situato a Paganico, lungo la strada statale E78, nodo strategico di passaggio tra Grosseto, Siena, Firenze e il Monte Amiata e ben servito dai mezzi pubblici che possono sostare comodamente nell’ampio parco della struttura, giungiamo al Ristorante da “Antinesco”.
A conduzione familiare appartenente alla famiglia Mannucci si è rinnovato nel passaggio di generazione mantenendo intatto lo spirito tradizionale maremmano della cultura alimentare con menù fortemente incentrati sul concetto della genuinità e con un approccio molto attento alle materie prime.
Dalla nonna, alla madre: oggi è la giovane Sandra Barracu con suo marito Aldo Di Giulio a prendere il timone di questo locale che da sempre è un punto di ritrovo, non solo per i viaggiatori di passaggio, ma anche per la clientela affezionata agli “intramontabili” piatti della buona cucina casalinga.

Le scritte luminose che lungo la statale E78 caratterizzano l’insegna dell’Hotel La Pace preannunciano l’arrivo al Ristorante da “Antinesco” che potremmo definire in modo anticonvenzionale, come una vera “stazione del gusto” di prodotti a km 0: dalle carni, alla trippa, alla porchetta, ai taglieri di salumi e formaggi, agli sformati di verdure, ai minestroni, alle zuppe, alla pasta fatta in casa, al cinghiale, tutto qui è genuinamente territoriale.

La volontà di Sandra e Aldo è quella di mantenere intatte nel loro ristorante le tradizioni di famiglia, conferendo altresì modernità alle esigenze di una ristorazione sempre più attenta all’ambiente del locale e alle richieste di una cucina più veloce di chi decide di arrivare qui anche per fare una semplice una sosta per poi tornare a guidare.

Su questa nuova filosofia i prodotti che Sandra e Aldo scelgono per i loro ospiti sono rigorosamente freschi e locali a cominciare dai condimenti, dalle interessanti proposte dei vini del territorio, fino all’uso della materia prima: l’olio biologico di Roccastrada, le carni della macelleria di Lorenzo Scheggi a Paganico, le verdure di stagione dell’orto della zona, la farina per la pasta fatta in casa che passano nelle mani della sapiente cuoca Donatella. Nella cucina di questo ristorante da oltre vent’anni, si può dire che faccia parte anche lei della famiglia: la sua cucina estremamente tradizionale conserva la bontà della leggerezza e della semplicità. Con lei non si parla di frasi fatte come la rivisitazione di un piatto in chiave moderna che va tanto di moda, le sue pentole sul fuoco parlano da sole di odori veri che nascono dalle ricette di una volta secondo le tradizionali usanze locali; ed ecco il suo ragù come la sua trippa profumare di autenticità gustosa e leggera priva di certe aggiunte “eccessive di grassi o materie” che stravolgono o aggrediscono la cottura degli ingredienti base.

Per saperne qualcosa di più su questo bel ristorante di Maremma abbiamo incontrato i titolari Sandra Barracu e Aldo Di Giulio, ai quali abbiamo rivolto alcune domande.

Da cosa deriva il nome del ristorante da Antinesco?

«Antinesco – mi dice la signora Sandra – è il nome di mio nonno, che è stato il fondatore sin dal 1968 dell’Hotel La Pace ed era considerato icona della ristorazione a Paganico; conosciutissimo in paese e punto di riferimento della cucina locale meritava che dedicassimo a lui il nostro ristorante, in onore al suo ricordo e al suo lavoro».

Sandra e Aldo, moglie e marito nella vita e insieme nel lavoro, quali i vostri compiti all’interno del ristorante?

«Sandra – sottolinea Aldo – si occupa dell’ospitalità, dell’organizzazione degli eventi e della ristorazione: da buona padrona di casa, fa sì che tutto funzioni bene, dai contatti con fornitori al rapporto con i clienti. La precisione e la pulizia sono per lei fondamentali e ci tiene a curare personalmente ogni dettaglio sia in cucina che in sala. Io invece mi occupo della parte commerciale, del personale, ma entrambi siamo affiancati nella gestione generale. Proprio come succede in famiglia!».

Essere ristoratori oggi, cosa significa per voi?

«Oggi è sicuramente un mestiere più difficile rispetto al passato. Un mestiere che richiede oltre alla passione e alla professionalità, tantissimi sacrifici. Le esigenze della clientela aumentano sempre di più e bisogna continuamente aggiornarsi per stare al passo con le varie richieste e anche con le varie normative sempre più gravose».

“Cosa bolle in pentola” in termini sia di progettualità che di nuove proposte culinarie?

«A breve riprenderemo la ristrutturazione della Sala Ristorante, rendendola in linea con le tendenze di un arredamento più moderno e più accogliente.
Per quanto riguarda le nuove proposte in cucina, apriremo un menù più vario e “a tema” in occasione degli eventi, come quello per esempio della cena brasiliana che stiamo per organizzare».

La grande sala del ristorante quanti coperti ospita? Ci sono differenti proposte di menù?

«I coperti della nostra sala sono settanta e le proposte della ristorazione variano a seconda del pranzo o della cena: per il pranzo abbiamo un menù a self-service, più easy e dinamico, ma altrettanto soddisfacente. Per la cena c’è invece la carta menù con il servizio a tavola».
Qualche anticipazione da dare ai nostri lettori: «Siamo pronti per offrire al cliente offerte di ristorazione sempre più complete che vanno dalle cene di lavoro, alle varie cerimonie (matrimoni, compleanni, battesimi, feste personalizzate ecc.), ma anche semplici occasioni per stare in famiglia o con amici». Non a caso Aldo Di Giulio conclude così: «Ti ricordi le domeniche a casa mentre la nonna tirava la sfoglia? Bene, quelle domeniche ora le puoi rivivere tutti i giorni qui da noi!».

Info: Albergo La Pace – Ristorante da “Antinesco”
Via della Madonnina, 1 – 58045 Paganico (Grosseto)
Tel. 0564 905046.

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