Poggio Nibbiale, il sogno diventato realtà di Nikolaus Buchheim

Poggio Nibbiale, il sogno diventato realtà di Nikolaus Buchheim

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Produrre vini di qualità e spessore in grado di competere sui mercati mondiali con le più importanti etichette maremmane e toscane (e non solo). È il sogno diventato realtà di Nikolaus Buchheim con Poggio Nibbiale, piccola azienda vitivinicola a conduzione familiare che punta tutto sull’autenticità e sulla forza di un territorio unico e speciale come quello della Maremma Toscana

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DI CELESTINO SELLAROLI

La Maremma, è proprio il caso di dirlo, è una scoperta infinita. Pur conoscendola a fondo non si finisce mai di imparare cose nuove, di scoprirne dettagli, di apprezzarne l’essenza, i tratti distintivi che la caratterizzano e che ne costituiscono certamente i punti di forza. E non si finisce mai di entrare in contatto con le bellissime storie di coloro che qui hanno deciso di investire, magari dopo essersi innamorati dei luoghi.
Un esempio tra i tanti è quello offerto da Poggio Nibbiale, il sogno diventato realtà di un dentista e medico tedesco che nel 1998 da Monaco di Baviera è arrivato in Maremma per cacciare e da allora ha deciso di buttarsi a capofitto nel mondo del vino, dando vita ad un’azienda vinicola a conduzione familiare che fa dell’autenticità e della tipicità i must su cui puntare con forza, sempre nel rispetto della storia dei luoghi.

Una scommessa vinta

Ma andiamo con ordine. Lui è Nikolaus Buchheim e l’azienda si trova tra le meravigliose colline del sud della Toscana, a 300 mt. sopra il livello del mare con vista sul mar Tirreno, nel cuore della Maremma, più o meno a metà strada tra Magliano in Toscana e Scansano.
La scommessa è stata quella di produrre vino… dalla pietra, ovvero avviare un’attività vitivinicola su terreni estremamente rocciosi, contro ogni ragione, seguendo solo l’istinto e l’amore per il vino e per la natura selvaggia. Così nel 2000 Nikolaus, il “dentista pazzo” come è stato definito, pianta i primi vitigni convinto che, nonostante il terreno difficile, il luogo fosse quello giusto.

E i fatti gli danno ragione. “Questi vitigni – sottolinea oggi con orgoglio – sono nella nostra posizione migliore per il Cru, da cui produciamo i nostri vini migliori”.
La prima vendemmia, quasi sperimentale e per gli amici, è del 2003, ma quella invece che lascia presagire un futuro roseo e che immette sulla strada giusta della viticoltura di qualità è del 2007.
Nel corso degli anni, Nikolaus Buchheim affiancato dalla moglie Elke (venuta a mancare nel 2015), danno forma e sostanza al sogno estendendo il vigneto fino agli attuali 11 ettari di superfice coltivata.

Poggio Nibbiale oggi

Poggio Nibbiale è sempre rimasta un’azienda di famiglia. Una dimensione che consente di seguire, con meticolosa attenzione e amorevole cura, ogni fase del processo di produzione, dando vita a vini autentici e di eccellente qualità, sempre nel rispetto della storia di questi luoghi.
“I nostri vigneti – puntualizza Nikolaus – sono stati creati sull’antico paesaggio culturale etrusco, nel cuore della Maremma, dove già 2000 anni fa si produceva vino. Luoghi dunque vocati da sempre alla viticoltura e con una grande storia, che noi poniamo al centro anche di un momento importante del ciclo produttivo. L’invecchiamento dei nostri vini avviene infatti in Tonneaux francesi all’interno di una cantina a volta sotto la chiesa di Giovanni Battista a Scansano del XIII secolo”.
La produzione si aggira intorno alle 100.000 bottiglie tutte vendute, in molti casi, come per il Vermentino, su prenotazione prima ancora dell’imbottigliamento.
I mercati di riferimento sono quelli nazionali, ma ovviamente molte bottiglie vengono commercializzate anche in giro per l’Europa e per il mondo (per lo più Germania, Svizzera, Stati Uniti), con una suddivisione in ugual proporzione (50%) tra Italia ed estero.

Le persone

I casi di successo non sarebbero tali se non vi fosse il giusto affiatamento tra le persone che animano una qualunque intrapresa. E qui l’aria che si respira è davvero quella di un team vincente che vive per Poggio Nibbiale e che dà forza, con l’energia dei singoli, al vino prodotto lungo tutto il percorso dalla vigna al calice.
Detto di Nikolaus Buchheim, cui va il merito di aver avuto il coraggio di iniziare a coltivare la vite sui terreni sassosi e di continuare a essere il visionario propulsore di Poggio Nibbiale, gli altri protagonisti di questa bella avventura enologica sono: Olympia Romba che si occupa di Vendite Estero & Marketing (ha il merito di saper gestire con fascino e capacità di negoziazione, tutta la parte commerciale e la distribuzione internazionale dei vini); Agnese Simonetti, l’enologa: mediatrice tra tradizione e modernità, dona ai vini eleganza femminile e freschezza giovanile; Emanuele Rossi che si occupa delle Vendite in Italia ed è considerato il “Matador Locale” in Maremma: è lui il responsabile per tutti i canali di distribuzione del mercato italiano; Enzo Busonero il capo operai e responsabile di cantina che conosce ogni vite e ogni singola roccia di Poggio Nibbiale; Pier Luigi Verga il consulente finanziario, fiscale e revisore legale, ovvero il padrino economico della cantina e stretto confidente di Nikolaus.

Il terroir

I vigneti di Poggio Nibbiale sono situati sulle colline della Maremma, esposti a sud-ovest tra Scansano e Magliano in Toscana.
Siamo come detto a 300 mt. sopra il livello del mare e da qui si apre un panorama mozzafiato sulle isole del Giglio, d’Elba, di Monte Cristo e sul Monte Argentario.
Inutile dire che questo paesaggio e il suo clima rappresentano i tratti caratteristici della tradizione della viticoltura toscana.
Il terroir, fatto di terreni calcarei di arenaria, favorisce la crescita di radici profonde, trattenendo l’umidità degli inverni piovosi e regalando ai vini una mineralità inconfondibile.
“I nostri vigneti – spiega ancora Nikolaus – si trovano ad un’altitudine ottimale su terreni estremamente rocciosi e calcarei, che costringono le radici delle viti a cercare acqua in profondità. Questo terreno, fatto di rocce, sabbia e pietra vulcanica, dona ai nostri vini la loro mineralità. Le estati secche e calde e il vento costante del vicino mare, invece, sostengono la naturale resilienza delle viti. L’esposizione dei nostri vigneti al Mar Tirreno, la sua particolare luce e brezza marina, caratterizzano la sapidità dei nostri vini e la loro eleganza”.

Il biologico

I vini di Poggio Nibbiale sono il prodotto di vigneti rigorosamente biologici che tradotto significa viticoltura in armonia con la natura.
“Gran parte del terreno – evidenzia ancora Nikolaus – è lasciata alla custodia della natura, immerso nella macchia mediterranea, fatta di vecchie querce da sughero che crescono rigogliose, di ginestre fiorite, di olivi selvatici. Qui trovano ancora rifugio il nibbio rosso – il fiero rapace, emblema di Poggio Nibbiale – e gli istrici, che si aggirano nel sottobosco”.
“I nostri vigneti non sono mai stati pensati e gestiti come monocultura, ma inseriti in un ecosistema naturalmente funzionante. La cura e il rispetto per i valori della natura accompagnano e definiscono ogni passaggio della nostra produzione vinicola. E seguendo la natura, le uve di Poggio Nibbiale giungono a piena maturazione, senza l’artificio di diserbanti sintetici o fertilizzanti; a fine estate vengono raccolte a mano, poste in contenitori permeabili all’aria, e trasportate in cantina per l’ulteriore lavorazione. Per ottenere l’eccellente varietà degli aromi dei nostri vini, utilizziamo solo la fermentazione spontanea, senza l’aggiunta di lieviti coltivati. Anche l’affinamento avviene secondo i principi della produzione vinicola biologica. Crediamo che la forza del nostro vino risieda nella sua naturalità”.

I vini

E allora scopriamoli i vini di Poggio Nibbiale. Su 11 ettari sono coltivati i vitigni rossi, quali Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Canaiolo. Tutti i vini sono rigorosamente biologici e “lavorati a mano”.
Il suolo roccioso e calcareo fa emergere vini con struttura, profondità e grande eleganza e una mineralità molto speciale.
La maturazione (dai 12 ai 24 mesi) avviene come detto in barriques francesi sotto la chiesa di Scansano del XIII secolo, un luogo unico, molto suggestivo dove l’azienda propone anche le sue degustazioni.
La gamma di prodotti include tre rossi, un rosato ed un bianco.
Il vino di punta della casa è il “Tommaso”, un Sangiovese in purezza molto elegante, equilibrato e minerale, caratterizzato da tannini maturi e quindi con grande potenziale di invecchiamento.
Le uve provengono dal più antico vigneto di Poggio Nibbiale con esposizione a sud-ovest e affaccio sul Mar Tirreno. Sia il terreno che l’aria sono contraddistinti da un’elevata mineralità che quindi plasma il carattere minerale del vino.
Un’autentica chicca è poi “Il Nibbio”, un blend a base di Cabernet Sauvignon e Sangiovese, integrato, a seconda dell’annata, con Petit Verdot e altre varietà. È considerato un vino del mondo, in quanto dosa alla perfezione il suo aroma specificamente regionale con il carattere di vini moderni e internazionali. Anche in questo caso le uve provengono dai vitigni più antichi di Poggio Nibbiale in grado di apportare un tratto distintivo ben preciso a questo vino.
Quindi abbiamo il Morellino di Scansano DOCG, un vino rosso fruttato, buono ed accessibile, universalmente godibile a base di Sangiovese (85%) e Cabernet Sauvignon, Canaiolo, Montepulciano (15%). Grazie ad un tannino piuttosto morbido per un Morellino, questo vino si caratterizza per l’ottima beva.
Freschissimo e di grande interesse è poi il Rosato (100% Montepulciano), un vino fruttato al naso, ma abbastanza corposo al palato, che è molto più di un classico vino da aperitivo.
Chiude la serie il Vermentino in purezza, un vino bianco cremoso che unisce aromi freschi di agrumi con profumi di frutta tropicale matura che gli conferiscono uno stile davvero unico.

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Contatti
Az. Agr. Poggio Nibbiale Srl
Loc. Pereta, 3 – Magliano in Toscana (Grosseto)
Tel. 340 1377931
www.nibbiale.com