Oriente, il sirah top player de La Chimera d’Albegna

Oriente, il sirah top player de La Chimera d’Albegna

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È l’etichetta di punta dell’azienda La Chimera d’Albegna di proprietà di Iacopo Becherini situata tra Manciano, Marsiliana e Magliano in Toscana, in località Guinzoni, sulle colline che scendono gradualmente verso il fiume Albegna. Parliamo dell’etichetta “Oriente” un Syrah in purezza che con l’annata 2019, ha portato a casa riconoscimenti nazionali e internazionali…

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DI LINA SENSERINI

Passione, entusiasmo, amore per la propria terra, la fortuna di trovarsi in un luogo generoso di bellezza e vocato per la produzione di vino, nel cuore della campagna Maremmana. È il segreto del successo dell’azienda La Chimera d’Albegna, di proprietà di Iacopo Becherini. 30 ettari tra Manciano, Marsiliana e Magliano in Toscana, in località Guinzoni, sulle colline che scendono gradualmente verso il fiume Albegna, a cui deve il nome accompagnato dal riferimento alla tradizione dell’antica Etruria: la chimera, il mitologico mostro raffigurato anche nel logo dell’azienda.

La storia

Qui, nel 2001, il padre di Iacopo, Romano Becherini, si trasferì con la famiglia dai Castelli Romani per coronare il sogno di coltivare le viti e fare il vino secondo l’antica tradizione dei produttori vitivinicoli. Piantò i vigneti e costruì la cantina, con l’obiettivo di immettere sul mercato le prime etichette nel giro di 10 anni. Un sogno realizzato, ma che Romano ha fatto appena in tempo a vedere perché è scomparso nel 2011. La prima bottiglia – il Caletra, un blend di Sangiovese, Cabernet e Merlot affinato in barriques per 14 mesi – era uscita giusto nel 2010.
È a questo punto che entra in gioco il figlio Iacopo, che nella vita si occupava di tutt’altro, con un lavoro in ambito fiscale ed esperienze professionali al Parlamento europeo. Ma presto ha prevalso la passione, ereditata dal padre e dalla madre Patrizia, che aveva condiviso da subito la scelta del marito.
Così l’impegno nell’azienda è passato rapidamente dall’hobby all’attività a tempo pieno, proseguendo il progetto del padre: produrre vino di qualità, “beneficiando – spiega – delle caratteristiche dell’azienda, uniche per posizione, qualità del terreno, ventilazione e vicinanza al mare. Ma sempre partendo dal lavoro in vigna perfezionando ciò che la natura ci dona con un approccio tradizionale, avvalendosi della moderna tecnologia”. Dunque “come si faceva una volta, con il lavoro dell’uomo, con l’attenzione di chi fa vino da sempre e lo porta nel proprio Dna da oltre 3000 anni”.

L’azienda

La Chimera di Maremma è un’azienda vitivinicola “verticale” – dalla vigna alla bottiglia – con un vigneto di 10 ettari, metà dei quali dedicati al Sangiovese, il resto a Cabernet Sauvignon e Franc, Syrah, Merlot, Ciliegiolo, Canaiolo, Colorino, Alicante e Vermentino. “I nostri terreni vitati – riprende Becherini – sono costituiti da quattro corpi distinti con dislocazioni diverse, ma tutti orientati in posizioni ottimali. La vendemmia
viene fatta a mano, nei tempi di maturazione dei diversi vitigni, per trarre il massimo dagli aromi varietali che caratterizzano le uve coltivate in Maremma. Una parte viene conferita alla cantina cooperativa I vini di Maremma, di cui siamo soci”. Becherini, peraltro, convinto sostenitore dell’associazionismo e della necessità di fare massa critica per muoversi in blocco sul mercato, è stato tra i primi produttori a iscriversi al Consorzio di tutela della Doc Maremma Toscana, la più giovane e vivace denominazione della provincia di Grosseto. Appassionato dei rosé ancor prima di diventare un produttore, insieme a Elisabetta Ceccariglia è stato uno dei fondatori dell’associazione Rosae Maris nata per promuovere i rosati di Maremma.

I vini

11 sono le etichette della Chimera d’Albegna, per una produzione tra le 40.000 e le 50.000 bottiglie, tutte Doc Maremma o Igt Toscana, per la maggior parte destinate al mercato estero, soprattutto Polonia, Olanda dove sono molto richieste: l’Igt Toscana Ianos Brut Rosè (Sangiovese, Syrah e Merlot), l’Igt Toscana bianco Suley (Sangiovese e Vermentino), l’Igt Toscana bianco Pashà (Chardonnay e Vermentino), il Doc Maremma rosato Ágape (Sangiovese, Sirah e Merlot), il Doc Maremma rosso Raffaello (Sangiovese, Canaiolo e Alicante), un Merlot in purezza sempre Doc Maremma come il rosso Leonardo (Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc).
Poi il Doc Maremma rosso Caletra, il più blasonato (Sangiovese, Cabernet e Merlot), l’Igt Toscana rosso Chimera Riserva (Sangiovese, Cabernet e Merlot) l’Igt Toscana passito rosso Ipsum (Aleatico e Merlot).

Il vino del mese

Ma l’etichetta di punta, che con l’annata 2019 (ora è in commercio la 2020) ha portato a casa riconoscimenti nazionali e internazionali, i 91 punti di Decanter e i 93 punti di Luca Maroni, è Oriente: un Syrah in purezza, non a caso scelto come vino del mese da Maremma Magazine. “Deve il nome al vitigno – dice Becherini – poiché il Syrah viene dai paesi orientali. Anche l’etichetta riporta l’arco solare da est a ovest, su uno sfondo blu di Persia”.
Le uve vengono prodotte in un’unica vigna, situata più in alto rispetto alle altre, su una collina tra due boschi, caratterizzata da terra rossa, ricca di minerali e ben drenata, esposta a sudest.
“Ne mettiamo in commercio circa 4.000 bottiglie, in base all’annata e alla qualità. Per l’annata 2022 uscirà la riserva”. Le uve fermentano a temperatura controllata con un tempo di macerazione di 14 giorni. Il vino fa solo acciaio, per valorizzare al massimo gli aromi varietali del Syrah. Il risultato è un rosso deciso, con 14.5 di gradazione alcolica.
Info: lachimeradalbegna.it

Oriente Sirah, la degustazione

Dal colore rosso rubino intenso, Oriente al naso si presenta con la caratteristica speziatura del Syrah, con spiccate note di pepe nero, accompagnate da profumi di frutti di bosco. È un vino di media struttura, acidità equilibrata, abbastanza tannico e persistente al palato. Consigliato con formaggi stagionati, taglieri, primi piatti saporiti e carni grigliate. Perfetto con cibi etnici speziati.
L’azienda organizza degustazioni su prenotazione, avvalendosi anche del catering gestito dallo stesso Becherini e dalla moglie Shaza, di origini siriane, nato con l’obiettivo di aiutare con il lavoro diversi rifugiati mediorientali. Una specialità sono proprio le degustazioni tosco-siriane che si sposano alla perfezione con le bollicine, i rosati e i bianchi della Chimera d’Albegna.
I vini sono distribuiti nella linea Horeca, ma sono acquistabili anche in azienda.

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