Monteverro, una tenuta gioiello nata dalla passione per la terra e per...

Monteverro, una tenuta gioiello nata dalla passione per la terra e per il vino. A Capalbio

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Nata agli inizi degli anni 2000 da un’idea visionaria del proprietario Georg Weber, alla ricerca del luogo ideale dove dar vita al suo progetto di produrre vini di eccellenza, Tenuta Monteverro è un piccolo gioiello sulla Costa d’Argento, ai piedi del borgo medievale di Capalbio, nel cuore della Maremma Toscana

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Una storia di passione

Passione per la terra e per il vino, sagacia e spirito pionieristico. Sono questi i fondamenti di Monteverro, una tenuta vinicola di 40 h sulla Costa d’Argento, ai piedi del borgo medievale di Capalbio, nel cuore della Maremma.
Sono i primi anni del secondo millennio quando George Weber decide di cercare il luogo ideale dove dar vita al suo progetto di produrre vini di eccellenza. Qui, all’estremo Sud della Toscana, un po’ al di fuori dei circuiti vinicoli tradizionali, trova quello che cercava: una terra autentica e naturale, ancora ricca di tradizioni e genuinità. Il luogo perfetto dove mettere radici.
Dal 2011 Julia Weber condivide con il marito l’amore per Monteverro e la gestione della tenuta. Li affianca un team dinamico e internazionale, accomunato da un credo comune di rispetto per la natura e le persone…
Un grande lavoro in vigna e scelte attente in cantina si ripetono da 13 vendemmie per dare vita alle 6 eccellenze di Monteverro: il capofila taglio bordolese Monteverro, il fratello minore Terra di Monteverro, uno Chardonnay in purezza e un intrigante Syrah Grenache chiamato Tinata e due vini di base, Vermentino e Verruzzo…

La Maremma autentica di Monteverro, un viaggio tra vino e arte

La cantina gioiello di Capalbio – nell’anno dedicato a Niki de Saint Phalle – ospiterà una delle opere dell’artista franco-americana. Anche il MoMA PS1 di New York presenta una grande retrospettiva dedicata a questa geniale visionaria del Nouveau Réalisme

Il 2021 però è un anno davvero speciale per Capalbio: si apre infatti – dopo esser stato rimandato nel 2020 a causa della pandemia – l’anno dedicato all’artista Niki de Saint Phalle che proprio qui, in località Garavicchio, ha realizzato il Giardino dei Tarocchi, un parco quasi onirico costellato di sculture ciclopiche ispirate agli arcani dei Tarocchi, nato dal fortunato incontro con Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli che mise l’artista in contatto con i fratelli, proprietari di una tenuta in località Garavicchio che le concessero due ettari nella parte meridionale dei loro possedimenti. Così nel 1979 iniziarono 17 anni ininterrotti di lavori, con la collaborazione del marito e artista Tinguely, per realizzare un ambiente fantastico di 22 statue ricoperte di mosaici, specchi e vetro pregiato che spuntano tra la macchia mediterranea. All’interno di una di queste statue giganti la scultrice aveva fissato la dimora, tuttora visitabile, degli ultimi anni della sua vita.
Per rendere omaggio all’artista e al suo rapporto con l’Italia, il Comune di Capalbio ha organizzato una grande mostra diffusa che si aprirà ufficialmente il 9 luglio 2021 di più di 100 opere tra sculture, disegni, litografie provenienti da varie parti del mondo, fotografie originali degli anni che vanno dai Sessanta ai Novanta, molte delle quali inedite…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di luglio 2021 di Maremma Magazine (alle pagine 108-111), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI